Parabrezza Red Bull sarà testato a Sochi
21 Aprile 2016 - 14:56
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La Red Bull ci sta davvero mettendo anima e corpo nello studio e nella progettazione di un sistema che sia in grado di proteggere la testa del pilota all’interno dell’abitacolo, unica parte del corpo ancora “a rischio” per quanto riguarda la sicurezza.

Kimi halo

Kimi Raikkonen testa l’Halo a Barcellona

Dopo la prima (e finora unica) sperimentazione fatta in questo senso, quella del sistema Halo provato dalla Ferrari durante la seconda sessione di test invernali a Barcellona, arriva in pista anche la soluzione ideata a Milton Keynes, che sarà portata in pista nelle prove libere del Gran Premio di Russia da Daniel Ricciardo e Daniil Kvyat, a condizione però che superi i crash test in programma questa settimana.

Se finora la soluzione Halo era quella favorita per debuttare nella stagione 2017, ora il parabrezza Red Bull sembra l’idea più probabile in vista della prossima stagione.

Parabrezza Red Bull 2

Altra visuale del parabrezza Red Bull

“Quando Red Bull presentò la sua idea, questa era ancora in una fase embrionale, difficilmente giudicabile” ha dichiarato Charlie Whiting in un’intervista a Motorsport.com. “I tecnici di Milton Keynes hanno fatto un lavoro incredibile in questi mesi e finalmente potremo testare la loro soluzione già questa settimana. Non ci aspettavamo certamente un’evoluzione così rapida ed efficace, di conseguenza abbiamo preso in forte considerazione il loro operato. Se i risultati saranno in linea con quelli visti con l’Halo e con quanto atteso da Red Bull, lo presenteremo come una potenziale soluzione allo Strategy Group e alla F1 Commission nella prossima riunione del 26 aprile”.

Nel frattempo i due “toreri” Ricciardo e Kvyat hanno avuto modo di provare al simulatore il parabrezza, esprimendo note molto positive, in quanto pare che vengano ulteriormente ridotti i problemi di visibilità dati dall’Halo proposto dalla Ferrari.

Per quanto riguarda il materiale trasparente utilizzato per la realizzazione del parabrezza, si parla dello stesso tipo di policarbonato utilizzato dalle LMP1 nel WEC. Tuttavia, i test di domani avranno un’importanza fondamentale per la valutazione di tutti i pro e i contro di questa soluzione; bisognerà valutare alcuni fattori, come la facilità di estrazione di un pilota o i problemi di visibilità in caso di pioggia o olio sul policarbonato. Solo in una fase successiva si andrà a discutere di chi potrebbe realizzare il parabrezza, anche se si parla già della possibilità di avere un unico fornitore che dia lo stesso prodotto a tutti i team.