BALTIMORA – Seconda vittoria del 2013 per Simon Pagenaud. Il francese del team Schmidt-Hamilton ha vinto grazie alla sua abilità di tenersi lontano dai guai, che hanno colpito quasi tutto il plotone di piloti della Indycar, tra i quali Bourdais, Dixon e Power, che proprio con Pagenaud lottavano per vincere in quel di Baltimora. Grande sfortuna per Luca Filippi, costretto al ritiro al tredicesimo giro per la rottura del propulsore Honda della sua DW12.
CRONACA Al via Dixon si fa sorprendere da Will Power, che gli toglie subito il comando della corsa. Terzo è Pagenaud, davanti a Justin Wilson e Newgarden. Al tornantino Castroneves frena tardi e rompe la sua ala anteriore toccando Newgarden. Tutti devono frenare di brutto e Hunter-Reay, che ha problemi alla frizione, si pianta all’uscita del tornantino e Filippi non può evitarlo. Luca, che è dodicesimo, rompe un baffo dell’alettone, ma prosegue. Castroneves rientra subito ai box a cambiare il muso. Al quinto giro Filippi, che aveva recuperato altre due posizioni, accusa problemi al motore e scivola ventesimo, dietro ad Hunter-Reay. I primi tre hanno un ritmo molto più veloce degli immediati inseguitori, frenati da Justin Wilson. Dall’ottavo al dodicesimo giro Wilson viene passato da Newgarden, Kimball e Rahal. In grande spolvero è proprio Rahal, che passa anche Kimball. Intanto Franchitti torna ai box con problemi ai freni, mentre Sato e Jakes si ritirano. Al giro 13 c’è la prima caution: Carpenter ha tirato lunga la chicane ed è rimasto bloccato. Ma c’è un altro problema in pista: Filippi, che aveva recuparato tre piazze, si ferma sul tracciato. Si è rotto il motore. I lavori di pulizia della pista sono lunghi, e Castroneves e Andretti decidono quindi di cambiare strategia, rientrando ai box. Stessa cosa aveva fatto prima Bourdais.
Si riparte al giro 20, e Pagenaud infila Dixon. Newgarden è in crisi di gomme e nel difendere la sua quarta posizione tocca un muretto con la posteriore sinistra. Il pilota del team Fisher, dopo aver perso quattro posizioni, va ai box. Pagenaud intanto gira un secondo più lento di Power, che allunga sulla concorrenza. Il francese deve anticipare la sosta rispetto agli avversari, e la paga a caro prezzo, venendo passato da Rahal e Kimball. Dixon dopo il pit è secondo. Al giro 31 si ferma Power: Will arriva lungo alla piazzola di sosta e crea problemi ai suoi meccanici, ma riesce a tornare in pista in testa. Dixon però ci prova, ma Power si difende strenuamente. In testa c’è incredibilmente Bourdais, partito terzultimo. Il francese ha un ritmo impressionante, mentre i suoi diretti inseguitori, ormai con le Firestone alla frutta, vengono passati da Power e Dixon. Al giro 40 Stefan Wilson va a muro e provoca una caution. Bourdais ne aprofitta per rientrare ai box e mantiene la leadership. Hunter-Reay si ritira per la rottura della frizione, mentre Castroneves non si ferma bene alla piazzola di sosta e ha un pit stop lungo.
Restart al giro 48 e Scott Dixon viene colpito da Oriol Servia, bloccando tutti alla prima curva: altra caution. Castroneves deve cambiare ancora l’alettone. Seconda sosta per Pagenaud e Newgarden. Alla successiva ripartenza Power stringe a muro Dixon sul rettilineo. I due causano il panico nel gruppo ed è di nuovo caution: ora in testa c’è Rahal. Nuova ripartenza e nuovo caos: Bourdais viene toccato e si gira alla prima curva, e ancora tutti rimangono bloccati. Bourdais comunque riparte e non ha alcun danno sulla sua macchina. Al giro 67 non ci sono problemi alla partenza. Andretti è in testa, ma la sua vettura non ha il profilo sinistro dell’ala anteriore, saltato via in un contatto. Il figlio d’arte ha quindi un passo insufficiente. Ma c’è un’altra gialla causata da James Hinchcliffe, che al tornantino ha fatto girare Justin Wilson. Alla ripartenza Pagenaud infila subito Andretti e scappa via. Marco viene passato anche da Newgarden, Bourdais e Kimball. Newgarden prova a usare gli ultimi push to pass rimasti per ridurre il distacco su Pagenaud, ma non ce la fa: Pagenaud vince la gara di Baltimora davanti a Newgarden e Bourdais. Quarto Justin Wilson, quinta una splendida Simona de Silvestro. Nono il leader del campionato Castroneves, che rosicchia qualche punticino a Dixon.
CLASSIFICA:
1. Simon Pagenaud Schmidt/Honda 2h16m32.3443s 2. Josef Newgarden Fisher/Honda +4.1592s 3. Sebastien Bourdais Dragon/Chevy +7.9588s 4. Justin Wilson Coyne/Honda +10.7598s 5. Simona de Silvestro KV/Chevy +11.6017s 6. Charlie Kimball Ganassi/Honda +21.4160s 7. James Hinchcliffe Andretti/Chevy +22.8422s 8. Sebastian Saavedra Dragon/Chevy +25.5377s 9. Helio Castroneves Penske/Chevy +29.3117s 10. Marco Andretti Andretti/Chevy +40.5499s 11. Tristan Vautier Schmidt/Honda +1 lap 12. Oriol Servia Panther/Chevy +1 lap 13. EJ Viso Andretti/Chevy +1 lap 14. Ed Carpenter Carpenter/Chevy +1 lap 15. Tony Kanaan KV/Chevy +2 laps* 16. Stefan Wilson Coyne/Honda +3 laps 17. Graham Rahal Rahal/Honda +7 laps* 18. Will Power Penske/Chevy +8 laps