HOUSTON – In condizioni di asciutto era sicuro di poter fare bene, ed è stato così: Simon Pagenaud ha vinto gara 2 a Houston, ottenendo il suo secondo successo stagionale in Indycar. Il pilota francese ha occupato per metà gara la seconda posizione, alle spalle di Helio Castroneves. Pagenaud ha provato l’attacco al giro 35, ma Castroneves lo ha chiuso: i due si sono toccati leggermente, ma non c’è stato alcun danno. L’affondo decisivo è arrivato al giro 46, in seguito alla ripartenza dopo una bandiera gialla causata da un urto di Munoz contro il muro del rettifilo del traguardo. Da lì in poi Pagenaud ha tenuto saldamente la testa della gara. Castroneves, invece, ha finito la sua corsa al quarantottesimo passaggio contro un muro, dopo aver perso il controllo della vettura ed essere stato toccato dalla DW12 di Bourdais.

Ad occupare gli altri posti sul podio sono stati a sorpresa Aleshin e Hawksworth. Aleshin partiva sì dalla seconda piazza ed è stato terzo nella prima parte di gara, ma dopo il primo pit aveva danneggiato l’ala anteriore in un contatto con Graham Rahal. Aleshin ha rimontato grazie ad una strategia vincente, con un pit stop in meno, e il team Schmidt Peterson ha così potuto realizzare una fantastica doppietta. Anche Hawksworth ha usufruito di una tattica di gara perfetta, che gli ha permesso di arrivare molto più in alto di quanto potesse permettergli la velocità della sua vettura. L’inglese ha anche difeso con i denti il terzo posto dagli assalti di Juan Pablo Montoya e Charlie Kimball.

Proprio Kimball ha chiuso quarto, davanti a Bourdais. Sesto Hunter-Reay, davanti a Montoya. Il colombiano ha condotto una gara molto solida, e al giro 60 era saldamente secondo, ma le ripetute caution e la scelta delle gomme morbide lo hanno fortemente penalizzato nella parte finale della gara.

Gara amara per Luca Filippi. Il pilota italiano, di ritorno in Indycar in questo weekend, è stato molto veloce, ma bersagliato dalla sfortuna. Partito dodicesimo, l’alfiere del team Rahal ha perso delle posizioni nei primi giri, ma ha lavorato benissimo su gomme e carburante, cosa che gli ha permesso di allungare tantissimo il primo stint e di ritrovarsi in quinta posizione dopo il primo valzer di pit stop. Filippi poi ha viaggiato col passo dei migliori, ma ha dovuto anticipare il secondo pit a causa di una grave perdita di pressione della gomma anteriore sinistra. Filippi ha poi gravitato attorno alla decima posizione. Al giro 60 si è fermato per l’ultima sosta, ha rimontato e a due giri dalla fine era ottavo. Ma la sua corsa è finita contro le protezioni in gomme. Will Power, infatti, aveva forato e Montoya ha scartato all’improvviso per evitarlo: Filippi si è ritrovato davanti il pilota del team Penske e non ha potuto evitare di tamponarlo. Luca, classificato in quindicesima posizione, dovrà aspettare il weekend di Toronto per rifarsi e raccogliere i frutti della sua velocità, che è stata molto maggiore rispetto ai risultati ottenuti a Houston.

Per concludere, il leader del mondiale Will Power è arrivato undicesimo. Dopo una rimonta che lo aveva portato in terza posizione, l’australiano ha dovuto patire una foratura proprio nell’ultimo giro.

CLASSIFICA DI GARA 2

1. Simon Pagenaud Schmidt Dallara-Honda 1h51m43.0625s
2. Mikhail Aleshin Schmidt Dallara-Honda +7.2622s
3. Jack Hawksworth Herta Dallara-Honda +17.0208s
4. Charlie Kimball Ganassi Dallara-Chevy +18.5927s
5. Sebastien Bourdais KV Dallara-Chevy +20.2366s
6. Ryan Hunter-Reay Andretti Dallara-Honda +25.3920s
7. Juan Pablo Montoya Penske Dallara-Chevy +30.2312s
8. Ryan Briscoe Ganassi Dallara-Chevy +30.5917s
9. Marco Andretti Andretti Dallara-Honda +31.3259s
10. Tony Kanaan Ganassi Dallara-Chevy +50.3098s
11. Will Power Penske Dallara-Chevy +1m12.7735s
12. Justin Wilson Coyne Dallara-Honda -1 lap
13. Mike Conway Carpenter Dallara-Chevy -1 lap
14. James Hinchcliffe Andretti Dallara-Honda -1 lap
15. Luca Filippi Rahal Dallara-Honda -2 laps
16. Graham Rahal Rahal Dallara-Honda -3 laps
17. Sebastian Saavedra KV Dallara-Chevy -6 laps
18. Scott Dixon Ganassi Dallara-Chevy -12 laps