Lewis Hamilton, voto 10 – Cinque vittorie nelle ultime sei gare e primato in classifica conquistato. Nico gli toglie furbescamente la pole position al sabato e lui gli restituisce il favore bruciandolo in partenza. Solita gara di sostanza e senza sbavature. Risparmia il motore durante alcune fasi della corsa per non spingerlo troppo essendo al limite con le componenti.
Nico Rosberg, 7 – Altra partenza non perfetta, stile 2015, e primato mondiale perso a favore del compagno di squadra. Sabato compie una manovra chiaramente irregolare, ma viene graziato ancora una volta dalla Federazione. Comunque deve approfittare delle penalità future di Hamilton. È ancora il favorito per il titolo mondiale.
Daniel Ricciardo, 8 – Buona gara di sostanza e ottima difesa della posizione nel finale nei confronti di Vettel. Fa meglio del compagno di squadra, di questi tempi è una notizia. Bello rivederlo sorridente e sul podio.
Sebastian Vettel, 7 – Anche per lui buona corsa, ma probabilmente con le Super Soft avrebbe fatto meglio nel finale, centrando un podio insperato. Nella fase iniziale dello stint con le Soft soffre, per poi riprendersi dopo aver scaldato le gomme. Ha bisogno di una macchina che sia costantemente performante.
Max Verstappen, 7 – Perde la posizione nei confronti di Vettel e non riesce a essere cattivo con Raikkonen nella prima parte di gara, salvo poi rifarsi nel finale, compiendo manovre al limite ma giudicate regolari. Arriva in tripla cifra in classifica mondiale, da quando c’è lui la Red Bull ha cambiato decisamente passo.
Kimi Raikkonen, 7.5 – Parte quattordicesimo per la solita sfiga che lo accompagna da tutta la carriera. In gara inizia piano piano, ma poi compie una rimonta bellissima, gestendo le gomme come solo lui sa fare. Arriva sesto, poteva fare quinto, ma Verstappen riesce con ogni mezzo tenerlo dietro. Resta davanti a Vettel in classifica mondiale.
Fernando Alonso, 7 – Bravo, lui in Ungheria dà sempre quel qualcosa in più. La McLaren è in crescita, ma lo zampino del campione c’è sempre.
Carlos Sainz, 7 – La Toro Rosso ha il suo uomo di punta, e dimostra gara dopo gara di essere forte, lanciando un chiaro messaggio alla casa madre che gli ha preferito Verstappen. Il futuro della scuderia austriaca è più che roseo.
Valtteri Bottas, 6 – La Williams è in caduta libera, ma riesce a conquistare due punti che possono fare morale. Peccato, ma sia lui che la scuderia inglese non riescono a trovare la luce in fondo al tunnel. Dal 2014 è probabilmente il team più involuto del circus.
Nico Hulkenberg, 6 – Punticino che certamente non fa scoppiare di gioia il team indiano, stranamente fuori dai giochi per posizioni più importanti, ma quantomeno è davanti a Perez (voto 5.5).
Joylon Palmer, 6 – Di più non poteva fare, quantomeno non è finito troppo indietro e soprattutto davanti a Magnussen (voto 4.5).
Le Haas, 4.5 – Troppo indietro.
Daniil Kvyat, 4 – Male male male. Da Sochi un crollo senza fine, che peccato.
Felipe Massa, 4 – Strategia senza alcun senso e diciottesimo posto che deve far riflettere lui e il team.
Sauber e Manor, 3 – Mai viste.
EXTRA
Federazione e commissari, 0 – Indecente il provvedimento del sabato nei confronti di Rosberg: tre ore e mezza per convocarlo e dieci minuti per assolverlo, dopo aver fatto lo slalom con doppie bandiere gialle esposte. Button invece domenica viene penalizzato con un Drive Through per una comunicazione radio, mentre in Mercedes, obiettivamente, va bene ogni volta. Niente “Gombloddi” o commenti stupidi di questo genere, solo analisi dei fatti.
Ciao ciao.