Marc Marquez, voto 10 e lode – Seconda vittoria consecutiva per lo spagnolo della Honda, ormai sempre più vicino alla conquista del suo settimo titolo mondiale, il quinto nella classe regina. Marc ha avuto la meglio di Andrea Dovizioso, il pilota che più gli ha dato fastidio in questi due anni, battendolo all’incrocio dell’ultima curva, un po’ come ha sempre fatto il Dovi nelle precedenti occasioni in cui si sono trovati l’uno contro l’altro come Qatar, Austria e Giappone. Le gare di MotoGP ultimamente sono un po’ strane: si tiene più a risparmiare la gomma, quindi non si ha più quel ritmo indiavolato, un po’ come nel ciclismo come affermato da Rossi nel dopo gara. Comunque, anche questa volta Marc ha aspettato il momento giusto per battere Dovi, così come ad Aragon, ed è riuscito a mettere mano al trofeo del vincitore. Per battere questo Marquez nell’arco di una stagione bisogna essere veramente in forma, perché da quando è in MotoGP ha perso solo il mondiale 2015, gli altri li ha vinti tutti lui.
Andrea Dovizioso, 9 – Bravo, perché ci prova fino all’ultimo, ma questa volta Marquez lo batte un po’ a modo suo. Più di così Dovi probabilmente non poteva fare, anche se in Thailandia lo spagnolo non è sembrato imbattibile. Bravo comunque, per due anni consecutivi (tranne qualche uscita a vuoto) è sempre stato il pilota più costante e in grado di impensierirlo davvero. Peccato per i tantissimi punti persi per strada quest’anno, altrimenti saremmo potuti arrivare a Valencia quantomeno con un mondiale ancora aperto.
Maverick Vinales, 8 – Piccoli segnali positivi dalla Yamaha grazie alla buona prestazione sua e di Rossi. Lo spagnolo parte come sempre un po’ con il freno a mano tirato, probabilmente per risparmiare di più le gomme in vista della fase finale di gara, e questo gli ha consentito di superare Rossi nei giri finali, piazzandosi così sul podio. Bravo e determinato a non mollare mai, ha bisogno di un mezzo che possa permettergli di spingere per tutta la gara.
Valentino Rossi, 7.5 – Un po’ lo stesso discorso fatto per Vinales. Vale parte forte e si piazza in testa per qualche giro, dopodiché ha un vistoso calo delle prestazioni e che lo riportano in quarta posizione. Prova a passare Vinalese all’ultima curva ma non riesce. Si deve accontentare del quarto posto. Non benissimo, ma quantomeno meglio delle altre volte. E’ un peccato che in un anno dove ha dimostrato di essere in super forma, la Yamaha sia stata così scarsa. Speriamo per lui che le cose possano migliorare nei prossimi (e ultimi?) anni di carriera.
Johann Zarco, 7 – In risalita anche lui come le altre Yamaha, è la prestazione migliore da quando ha firmato con KTM. Chi non muore si rivede.
Alex Rins, 6.5 – Un ottimo sesto posto a conferma di un buon momento di forma suo e della Suzuki.
Cal Crutchlow, 6 – Poteva fare di meglio, ma volendo è sempre rimasto a contatto coi primi. Non ha avuto quel pizzico di velocità per poter puntare al podio.
Alvaro Bautista, 7 – Fa delle ottime prestazioni quando non cade. E’ la sua miglior stagione da quando è in MotoGP in termini di prestazioni e continuità.
Danilo Petrucci, 5.5 – Tanto, troppo lontano dai primi.
Jack Miller, 5.5 – Vedi Petrucci.
Andrea Iannone, 5 – Vedi Petrucci e Miller, e soprattutto è tornato nelle posizioni che più lo hanno ospitato negli ultimi due anni, guardando il suo compagno di squadra col binocolo.
Hafizh Syahrin, 6 – Buoni punti per il malese, ma queste prestazioni potrebbero non bastare più per avere la sufficienza in futuro.
Aleix Espargaro, 5.5 – Fuori dai radar.
Franco Morbidelli, 6 – Costante.
Bradley Smith, 6 – Sempre bello vedere una KTM a punti, per lui è la seconda volta consecutiva dopo Aragon.