Pagelle Russia | Il riscatto finlandese: la prima volta di Bottas, il ritorno di Kimi! Male Hamilton
01 Maggio 2017 - 17:18
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GP Russia 2017

Valtteri Bottas, voto 10 e lode – Dopo il Gran Premio del Bahrain sembrava destinato a essere l’eterno secondo in casa Mercedes, sempre più Voucher, e invece in Russia, la sua pista preferita, compie una gara impeccabile, con un solo piccolo errore ininfluente. Partenza super grazie anche alla potenza Mercedes e gara condotta magistralmente nonostante la costante pressione di Vettel. Benvenuto tra i grandi.

Sebastian Vettel, 9.5 – Per la prima volta in quattro gare non prende il voto massimo con tanto di lode: la partenza, c’è da dirlo, è buona, ma la spinta del motore tedesco ne ha di più. Per il resto compie la quarta gara solida della stagione, mostrando ancora una volta al mondo che la Ferrari quest’anno può davvero giocarsela alla pari. Lo stint con le Ultra Soft dimostra che questa macchina può giocarsi il campionato. Torna in pole dopo un anno e mezzo ed è sempre più leader del mondiale. Un weekend tutto sommato positivo.

Kimi Raikkonen, 8.5 – Restiamo basiti nel leggere certi voti e giudizi da parte di gente più “illustre”, perché è chiaro che c’è del pregiudizio nei confronti del finnico, ma questa volta non gli si può imputare proprio niente: gara costante, sempre davanti anni luce a Hamilton e gestione delle gomme eccellente, con tanto di giro veloce (ma questa non è una novità). Torna sul podio per la gioia di milioni di tifosi e della Ferrari stessa, dopo una prima fila conquistata sabato e una pole position solo accarezzata. Unica pecca? La partenza è meno scattante rispetto a quella degli altri, ma è bravo a fare le spalle larghe su Hamilton, staccando al limite in curva 2. Speriamo possa continuare così anche per le prossime gare. Ah, da panico il suo team radio, quando non capisce perché Bottas sia davanti a lui. Passano gli anni, ma è sempre uno spasso.

Lewis Hamilton, 4.5 – Gara da dimenticare, mai al passo coi primi e sempre a lamentarsi per problemi di surriscaldamento sulla sua Mercedes. Voleva il duello con Vettel, ma quando deciderà di rialzare la testa? Certo, avere un compagno di squadra che vince, di nuovo, non aiuta. Forse non è mentalmente pronto, ma dire una cosa del genere a un tre volte campione del mondo è pura eresia, forse..

Max Verstappen, 7 – Più di questo il buon Max non può fare. La Red Bull soffre terribilmente di aerodinamica, e conoscendo la breve storia degli austriaci, beh è tremendamente sorprendente.

Sergio Perez, 7.5 – La Force India storicamente va bene a Sochi e lo dimostra anche questa volta. Affidabile e costante, come il buon Checo.

Esteban Ocon, 7.5 – Si schioda dalla decima posizione per arrivare addirittura a ridosso del compagno di squadra, distante soltanto nove secondi. Questo ragazzo farà strada.

Nico Hulkenberg, 7 – Strategia tutta da capire quella della Renault fino al pit stop di Hulk addirittura al giro 41, ma dopo l’ottavo posto è comunque lodevole, se pensiamo che il compagno di squadra a malapena finisce il primo giro.

Felipe Massa, 6 – Anche per lui strategia “lunga”, ma al contrario della Renault perde troppo tempo. Si era qualificato davanti a una delle Red Bull e ha sciupato un po’ il tutto piazzandosi al nono posto. Ci aspettavamo qualcosina in più in gara.

Carlos Sainz, 7 – Riporta la Toro Rosso a punti. E’ alla ricerca di un sedile per l’anno prossimo e queste prestazioni aiutano, mettendosi alle spalle la figuraccia del Bahrain.

Lance Stroll, 5 – A proposito di figuracce: va in testacoda da solo al primo giri dando colpe ad avversari inesistenti. Deve ancora dimostrare di meritarsi una Formula 1.

Daniil Kvyat, 5 – Gara anonima.

Kevin Magnussen, 4.5 – Idem con patate.

Stoffel Vandoorne, S.V. – Dare un giudizio sarebbe come sparare sulla croce rossa.

Marcus Ericsson, 4.5 – Quantomeno finisce davanti al compagno di squadra.

Pascal Wehrlein, 4 – Che è successo? Ultimo e dietro ad Ericsson. Ci aspettiamo un riscatto in Spagna.

 

 

I RITIRATI

Daniel Ricciardo, 6.5 – In qualifica non può fare di più, in gara è costretto al ritiro dopo cinque giri per problemi ai freni. Paga per colpe non sue.

Joylon Palmer, S.V. – Onestamente non ha colpe sull’incidente con Grosjean.

Romain Grosjean, 4 – Weekend da dimentica: cambia fornitura di freni per tre volte e non riesce a fidarsi della sua Haas, il che è un dramma per un pilota di Formula 1. Metti anche l’incidente in curva 1, di cui è forse il maggiore responsabile ed ecco servita la frittata.

Fernando Alonso, S.V. – Questa volta nemmeno parte: si ferma all’ingresso della corsia box durante il giro di ricognizione e se ne va fregandosene di quello che può succedere alla macchina in mano ai commissari. Situazione ingloriosa per un campione del mondo.

EXTRA PISTA

GP Russia, 2 – Forse, delle quattro edizioni, questa è stata quella più appassionante, ed è tutto dire. La pista è un disastro, andrebbe abolita all’istante. Per farvi capire un po’, vi riproponiamo il nostro giudizio dell’anno scorso, al netto del fatto che la pennichella quest’anno quantomeno ce la siamo risparmiata.
“La pista di Sochi, 2 – Come l’anno scorso non possiamo che mettere un’insufficienza ad uno degli scempi più clamorosi creati da Tilke. Pista senza senso, con la famigerata curva 3 fuori da ogni logica. “Sembra di guidare in un enorme parcheggio” spiega Davide Valsecchi, e se al 90% dei piloti tutto ciò non piace ci sarà pure un perché. Ma è troppo chiedere della ghiaia al posto dell’asfalto fuori dalla pista? Dopo mezzora la pennichella chiamava i più, mah”.