Pagelle Qatar | Dovi magic! Rossi mette la solita pezza, Petrucci e Vinales flop
11 Marzo 2019 - 16:48
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GP Qatar

Andrea Dovizioso, voto 10 e lode – Super super super gara del Dovi! Ancora una volta beffa Marquez all’ultima curva, è capitato già altre volte, anche l’anno scorso proprio in Qatar, evidentemente lo spagnolo non ha ancora trovato il modo di avere la meglio sul Dovi, che con una moto stratosferica come la GP19 ha saputo amministrare al meglio la gara senza consumare troppo le gomme e gestendo gli avversari, Rins compreso, che ha provato un po’ a mescolare le carte cercando di incentivare gli altri ad aumentare il ritmo. Come l’anno scorso dunque, arrivo in volata vittorioso per il Dovi, sperando che il prosieguo della stagione possa essere decisamente diverso.

© motogp.com

Marc Marquez, 8.5 – Tiene a bada Dovizioso per tutta la gara. Sembrava avere il guizzo finale per mettere alle spalle la Ducati, ma anche stavolta non può nulla in volata. C’è da dire che la gara è stata molto strana, volta al risparmio e questo non ci permette di capire le reali forze in pista, però Marc in questo weekend non sembrava proprio apposto, ma al di là di questo ha dato l’impressione di poter fare un po’ quello che voleva durante la gara, non riuscendoci. Bravo, ma non bravissimo.

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Cal Crutchlow, 8 – E’ sempre lì con i primi, e quando fortunatamente non si stende per terra riesce a tenere il passo per dar fastidio agli altri. Non prova mai l’attacco a Marquez, ma ingaggia una bella lotta con Rins nel finale per il podio. Che bello rivederlo lì a lottare dopo il brutto infortunio nel finale della scorsa stagione.

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Alex Rins, 8.5 – Gran gara per lui e la Suzuki, e per come ha provato a sparigliare un po’ le carte avrebbe anche meritato il podio, ma può togliersi tante soddisfazioni avendo anche a disposizione un mezzo di alto livello e che sembra sotto solo a Ducati e Honda. Ottimo esordio stagionale!

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Valentino Rossi, 7.5 – Dopo un weekend disastroso, il “Dottore” si è issato come miglior pilota della Yamaha in Qatar. Partito quattordicesimo, conclude in quinta posizione mettendosi dietro anche il buon Vinales, scattato dalla pole position. La M1 è ancora un grande punto interrogativo, vive alla giornata e forse troppo sotto indicazioni che sembrano errate a posteriori ma buone a priori. Lui ci mette sempre, sempre la pezza, inutile dire il contrario, perché sabato pomeriggio sembrava finito e addirittura più scarso di Quartararo secondo gli “espertoni”, ma alla fine dei giochi è quello che mette sempre una pezza. Signori, il grande problema della Yamaha non è certo Rossi.

Danilo Petrucci, 5.5 – Obiettivamente ha un po’ deluso. Petrux è partito con la coppia di Soft, e quindi avrebbe dovuto dare uno strappo all’inizio per poi gestire nel finale, invece ha fatto un po’ la gara degli altri, che però montavano dei compound più duri. Il risultato è che nel finale si è staccato dal quintetto iniziale finendo con un anonimo sesto posto, troppo poco.

Maverick Vinales, 5.5 – Troppo poco anche il pilota spagnolo, che dopo la super pole position di sabato sembrava il candidato principale alla vittoria, invece anche lui ha dimostrato come la Yamaha non sia per nulla apposto. Ha dei seri problemi nei primi giri di gara, non riesce a trovare ritmo una volta che viene risucchiato nel gruppone, e questo aspetto bisogna rivederlo in ottica futura. Tra l’altro, ha preso una bella mazzata morale vista la rimonta del compagno di squadra, che ancora una volta gli è finito davanti. Deve imparare a non farsi prendere troppo dall’entusiasmo ed essere più equilibrato nelle sue valutazioni, altrimenti rischia di fare figuracce come questa.

Joan Mir, 7 – Grandissimo esordio in MotoGP per il rider della Suzuki, che insieme a Rins ha dato spettacolo là in mezzo, salvo poi calare un pochettino nel finale, ma essendo la sua prima gara lo possiamo anche perdonare. Se le premesse sono queste, gli aspetta una bella carriera davanti a sé.

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Takaaki Nakagami, 6.5 – Conferma quanto visto nel finale di stagione e durante tutti i test, però qualcosa in più adesso vorremmo vederla anche da parte sua.

Aleix Espargaro, 6.5 – L’Aprilia è in piccolissima crescita probabilmente, e lui è l’unico che sembra mostrare a tutti questi progressi.

Franco Morbidelli, 5.5 – Anche dal Morbido ci aspettavamo qualcosina in più, non ci è piaciuto il calo nel finale dopo essere stato per gran parte della gara insieme a Rossi e Vinales.

Pol Espargaro, 6 – La KTM ancora ne ha di strada da fare, ma lo spagnolo sembra comunque essere nella direzione giusta.

Jorge Lorenzo, 6 di incoraggiamento – Che sfiga! Lo spagnolo cade due volte sabato, e dopo il primo appuntamento diretto con l’asfalto nelle FP3 si è fatto anche male. Già si portava dietro i dolori della passata stagione, ora questi inconvenienti che non lo aiutano a capire la sua nuova moto. Conclude tredicesimo, speriamo di poterlo vedere più in alto e soprattutto integro dal punto di vista fisico e mentale.

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Andrea Iannone, 5 – A parte la caduta nel giro d’onore, è stato anonimo per tutto il weekend.

Johann Zarco, 5 – Idem con patate, quantomeno non è caduto nel momento di rientrare ai box.

Michelin, 0 – Troppo troppo troppo determinanti: si deteriorano come niente e costringono i piloti a fare dei trenini imbarazzanti. Tra queste gomme di burro e l’elettronica troppo spinta, non abbiamo più quei sani duelli che duravano sicuramente più dei due giri finali. Sveglia, da parte di tutti.

Immagine in evidenza: © motogp.com