Pagelle Mugello | Lorenzo e Ducati perfetti, ma è tardi. Dovi gestisce, Marquez no: Rossi secondo nel mondiale
04 Giugno 2018 - 13:01
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GP Italia

Jorge Lorenzo, voto 10 e lode – Torna a vincere in MotoGP dopo Valencia 2016, era l’ultima gara con la Yamaha. Finalmente riesce a portare a casa il successo con la Ducati. Una vittoria inseguita per un anno e mezzo e con mille difficoltà, spesso criticato (anche da noi) per la mancanza di risultati, mentre Dovizioso sfiorava il titolo mondiale. Già quest’anno qualcosina di positivo l’aveva fatta vedere, ma per un motivo o per un altro non è stato possibile arrivare al successo. Lo fa nella maniera che più gli è congeniale, in solitaria e lasciando un vuoto dietro di sé. Si è tolto macigni dalle scarpe Jorge, e l’addio alla Ducati ormai sembra davvero imminente, è troppo tardi per ricucire lo strappo. Siamo contenti di aver ritrovato un campione, la MotoGP e i tifosi devono esserlo. Speriamo non sia solo un lampo, ma l’inizio di un 2018 che lo vede protagonista.

© Bonora Agency

Andrea Dovizioso, 9 – Un secondo posto che muove la classifica vista la caduta di Marquez e i due zeri consecutivi in Spagna e Francia. Dovi non ne aveva per andare a prendere Lorenzo, e si è giustamente accontentato rischiando qualcosina nel finale, quando Rossi ha provato a strappargli la seconda posizione. Tutto sommato una gran gara per Andrea, non ha rischiato niente se non nelle prime fasi, quando è risalito dopo una qualifica tutt’altro che positiva. Sul podio al Mugello è tutta un’altra cosa, lui lo sa bene avendoci vinto lo scorso anno. E’ partita la rincorsa.

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Valentino Rossi, 8.5 – Zitto zitto, quatto quatto il buon Dottore, con una Yamaha che ancora fatica terribilmente riesce a portare a casa un terzo posto con mille difficoltà ma meritatamente. Dopo una pole position che ha letteralmente fatto impazzire il Mugello, Rossi sale nuovamente sul podio portandosi secondo nel mondiale a 23 punti da Marquez. Le difficoltà della Yamaha sono palesi, basti vedere i risultati di Vinales per capirlo, ma lui continua a mettere una pezza dopo l’altra. Visibilmente provato a fine gara, sa che c’è tantissimo da lavorare sulla sua M1, ma conoscendolo non si darà certo per vinto, e in una pista a lui favorevole come quella di Barcellona proverà a rosicchiare ancora qualcosa al #93 della Honda, sempre il più forte in pista, ma ancora con dei problemi gestionali evidenti.

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Andrea Iannone, 8 – Weekend positivo per il #29 della Suzuki. Il nostro Andrea, primo per gran parte dei turni di prove ha avuto la possibilità di salire sul podio al Mugello, ma Rossi ne aveva di più sul finale. Riesce comunque a mantenere la posizione su Rins, e questo importante per mantenere un po’ le gerarchie all’interno del team, anche se il divorzio con il team di Brivio è ormai certo. Bravo Andrea, ti vogliamo sempre così.

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Alex Rins, 7.5 – Buona gara e buon ritmo, tanto da acchiappare il compagno di box nel finale. Lo vogliamo vedere continuo in questo modo, ha delle potenzialità enormi e in Suzuki può crescere ancora tanto.

Cal Crutchlow, 7 – Per lo più anonimo durante il weekend, il buon Cal riesce comunque a terminare non lontanissimo dal podio, e dopo le difficoltà di Le Mans ha comunque portato a termine un’ottima gara.

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Danilo Petrucci, 6 striminzito – Non certo la domenica che si aspettava il buon Danilo vestito di giallo Lamborghini. Alla seconda curva riceve una spinta da Marquez che di fatto lo mette fuori dai giochi, poi recupera fino al podio, ma le gomme erano già belle che andate, ha girato diverse volte lunghissimo alla San Donato e il settimo posto è il massimo risultato possibile. Peccato.

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Maverick Vinales, 5.5 – Continua a soffrire e a vedere il suo compagno di squadra che, seppur tra le mille difficoltà, riesce a portare nuovamente la M1 sul podio (Maverick ci è riuscito solo a Austin). Partiva in prima fila, sbaglia lo stacco frizione e si ritrova nel gruppone, ci rimarrà per tutta la gara. Addirittura deve lottare pesantemente con Bautista nel finale per tenere la posizione, segno del grande divario al momento tra Yamaha e il resto delle moto. E’ la quarta moto del lotto, ormai la Suzuki sembra averla superata. Bisogna lavorare.

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Alvaro Bautista, 7.5 – Come detto, lo spagnolo fa una delle sue gare più belle sulla Ducati. Prova a fare il colpaccio con Vinales ma deve arrendersi.

Johann Zarco, 5 – Anonimo per tutto il weekend, dov’è finito?

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Pol Espargaro, 6.5 – Piccolo passo avanti per lui e la KTM, ma c’è ancora tanto da fare.

Hafizh Syahrin, 6 – A cinque secondi dal compagno di squadra, niente male.

Tito Rabat, 6 – Dopo l’incidente nei test di Barcellona è già bello vederlo in pista.

Bradley Smit, 5.5 – Matrimonio mai nato con la KTM.

Franco Morbidelli, 6 striminzito – Un punticino dopo un gran weekend, poteva fare qualcosina in più.

Marc Marquez, 4 – “Oggi corro per prendere i punti, vorrei fare il Marc Attack, ma non è il caso”. Bem, dopo due curve spinge Petrucci fuori pista e si mette all’inseguimento di Lorenzo, ma l’anteriore lo tradisce al Correntaio: lui prova a tenerla su al solito (personalmente, è una manovra molto pericolosa soprattutto per se stesso e che non andrebbe esaltata, ma vabbè) senza successo. Torna in sella alla Honda danneggiata e più del sedicesimo posto non può fare. 0 punti in classifica e campionato riaperto. Questo mondiale può perderlo solo Marc Attack.

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