Pagelle MotoGP | Vinales stupisce davanti a un grande Dovi, Rossi risorge, Lorenzo no
28 Marzo 2017 - 4:08
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GP Qatar 2017
Vinales riparte da dove aveva lasciato nei test...davanti a tutti. Dovi è secondo per la terza volta in Qatar in tre edizioni, Rossi mette una pezza ad un weekend iniziato male

Maverick Vinales: 10 Non è stata una gara perfetta la sua, anzi, ma viene da un inverno stupefacente, e nonostante appunto una gara tutt’altro che semplice conquista comunque la prima vittoria in Yamaha. Il binomio tra lo spagnolo e la M1 2017 è forse migliore delle più rosee aspettative, sembra che la guidi da una vita. La pista leggermente umida lo rende forse troppo cauto nelle prime fasi, ma quando riesce a prendere fiducia non ce n’è per nessuno. Una rimonta inesorabile ed un bel duello con Dovizioso, gestito con intelligenza e mestiere. I giapponesi della Yamaha non potevano sperare in un sostituto migliore per rimpiazzare Lorenzo.

Andrea Dovizioso: 8 Gran bella gara per Andrea. Parte bene, gestisce con la solita calma ed intelligenza le prime, impegnative fasi di gara, senza forzare troppo per andare a prendere il fuggitivo Zarco. Quando il francese si stende inizia a gestire la soft montata all’ultimo minuto al posteriore, riuscendo a conservare qualche decimo nel taschino per la parte finale di gara. Purtroppo per lui dovrà attingervi a piene mani, non riuscendo però nella zampata decisiva, troppo veloce Vinales e la sua M1. Un risultato comunque ottimo, che lascia però leggermente perplessi. Per la terza volta in tre anni Dovizioso arriva ad un passo dalla vittoria in Qatar, e la sua Ducati ( pesantemente modificata dal 2015 ) continua ad avere i soliti limiti. Questo ovviamente non è un grosso handicap sulla pista di Losail, ma lascia intendere che vedremo una stagione simile alle ultime due per la rossa di Borgo Panigale, almeno con il Dovi. Sperando che mi stia sbagliando.

Valentino Rossi: 7,5 Come al solito il vecchietto col 46 riesce a metterci una pezza in gara, e questa volta la pezza è anche bella grossa. Per tutto il fine settimana, come nei test invernali, è alle prese con una M1 che non gli va a genio, soprattutto a causa delle nuove Michelin anteriori che monta. Un po come capitato all’ex compagno di box Lorenzo nel 2016. Detto questo parte abbastanza bene, senza perdere posizioni. Sembra subito non riuscire a tenere il passo dei primi cinque, ma quando Vinales commette un piccolo errore e gli finisce davanti a pochissimi metri, non perde l’occasione, si ci attacca e non lo mollerà fino a alla fine. Negli ultimi passaggi resta spettatore della battaglia per la vittoria tra Dovizioso e Vinales, conscio di dover rischiare troppo per portare un attacco.

Marc Marquez: 6,5 Non proprio la gara che ci aspettavamo, e si aspettava lo stesso pilota Honda. Le particolari condizioni del tracciato lo spingono a scegliere una gomma anteriore mai gradita nelle prove libere. Lo stesso Marquez, a fine gara, indicherà proprio questa scelta come causa della sua mancata competitività. In effetti del gruppetto iniziale è palesemente il meno veloce, prima Zarco, poi Dovi, Vinales e Rossi lo infilano senza particolari patemi. Alla fine è quarto a circa sette secondi dai primi, e con poco più di mezzo secondo di vantaggio su un Pedrosa mai incisivo. Argentina ed Austin saranno le tappe perfette per rifarsi.

Dani Pedrosa: 6 Un weekend partito male, continuato male e concluso decentemente. Ha avuto la possibilità di seguire Vinales e Rossi ad inizio gara, senza riuscirci. Alla fine è riuscito a difendersi discretamente bene dall’Aprilia di Espargaro, rischiando di raggiungere anche il caposquadra Marquez.

Aleix Espargaro: 7,5 Altro che sorpresa! L’Aprilia c’è ed Aleix anche, le ottime prestazioni nei test non erano affatto un bluff. Certo le condizioni non erano proprio “normalissime”, ma la moto italiana è cresciuta moltissimo ed Espargaro l’ha sfruttata alla grande per l’inero fine settimana. Sesti, ad un secondo da Marquez vale quasi quanto una vittoria al momento. Avanti così!

Scott Redding: 7 La pista semiumida ha certamente esaltato le qualità di Redding, ma il britannico è stato veloce e costante per l’intero weekend, sempre davanti a Petrucci e sempre in lotta per la top 10. Ricordiamo inoltre che guida una GP16 ed è arrivato a 9 secondi da Vinales…ben fatto.

Jack Miller: 7- L’australiano non è certo secondo al pilota Pramac in queste condizioni. Nonostante una brutta posizione di partenza riesce a portarsi subito nei primi dieci, ingaggia poi una dura lotta con Folger e Rins, riuscendo a spuntarla per pochissimi decimi. Ci aspettiamo tutti un buon salto di qualità in questo 2017, per adesso buona la prima.

Alex Rins: 7+ Il rookie di casa Suzuki mette subito a segno una buonissima prestazione. Come Miller anche lui parte dai bassi fondi, per poi risalire subito nella prima metà della classifica. Fino alla domenica non aveva ancora dimostrato un grande feeling con la GSX, c’è riuscito nel momento migliore. Personalmente mi aspetto una grande crescita in questo 2017 da Rins.

Jonas Folger: 6- Iniziare la prima stagione in MotoGP con un decimo posto, in sella ad una moto clienti datata 2016 non è affatto male. Purtroppo per lui deve confrontarsi con un compagno di box anch’egli debuttante che sta stupendo tutti.

Jorge Lorenzo: 4 Il tanto atteso debutto in gara del campione 2015 con la rossa è arrivato, ma dubito sia stato come molti se lo aspettavano. Che Jorge avrebbe trovato grosse difficoltà nel passaggio da Yamaha a Ducati era ovvio, ma chiudere dodicesimi a 20 secondi era onestamente quasi impensabile. Qualche acuto nelle libere è arrivato, ma non basta certo un giro veloce per un campione del suo calibro. L’errore al primo giro complica non poco la sua gara, costringendolo a recuperare dalle ultime posizioni, ma il passo messo in mostra non era comunque granchè. Si ritrova a lottare con Petrucci ( perchè lui la Ducati la conosce benissimo ) e Baz, riuscendo a precedere quest’ultimo di appena qualche decimo.

Andrea Iannone: 5 Letteralmente risorto da una situazione che stava per diventare tragica. Cambia forcella e ritrova improvvisamente feeling e prestazioni con la sua nuova Suzuki. Lo dimostra ampiamente in gara, prima di tamponare Marquez e stendersi. Avrebbe lottato sicuramente per la vittoria, o almeno per il podio con Dovi, Vinales e Rossi. Non me la sento però di condannarlo, l’errore c’è stato, ma in quel punto la Suzuki era molto rapida in percorrenza in confronto a Ducati e Honda. Un gran peccato, questo si.

Johann Zarco: 7 di stima Due volta campione in Moto2, ma ampiamente snobbato dai tema ufficiali, arriva e si lancia in una fuga solitaria alla prima gara in MotoGP, con una moto 2016 non ufficiale! Le intenzioni erano quelle di sfruttare tutto l’extra grip delle gomme morbide nei primi giri, purtroppo però si stende mentre comanda con oltre un secondo di vantaggio. Strepitoso nell’adattarsi alla categoria in pochissimi turni di test, e fenomenale nel farsi largo tra i campionissimi nella partenza in Qatar. Questa prestazione non è stata un caso…peccato sia finita con un nulla di fatto.

DORNA: 2 Ok, le condizioni del tracciato ( 0, come i tombini per far defluire la pioggia ) erano disatrose, le qualifiche andavano annullate. Ma una volta deciso di allungare la durata dei warmup perchè non renderli validi per la qualifica? Perchè condizionare così tanto una gara usando i crono delle libere? Ormai è andata così, dopo il 2009 però non è stata presa nessuna precauzione, non è che tra tre, quattro anni ci ritroviamo nella stessa situazione?!