Andrea Dovizioso: 10 Ohhh finalmente, e che bello! Il Dovi riesce in quello che troppe volte gli è sfuggito per pochissimo o per sfortuna, imporsi in una gara “normale” con la sua Ducati. Eppure la domenica al Mugello non era iniziata nel migliore dei modi, Andrea ha passato una nottataccia per problemi intestinali, ed al mattino ha praticamente saltato l’intero warmup. Nonostante tutto ha disputato una gara perfetta! Ha gestito il ritmo nella prima metà di gara, quando Rossi prima, e Vinales poi hanno imposto un ritmo molto veloce, per poi attaccare a circa dieci tornate dal termine. Il secondo di vantaggio del forlivese sembrava poter bastare, ma Petrucci e Vinales non hanno mai mollato, anzi, costringendo il Dovi a dare tutto fino alla fine. Il 47.9 fatto segnare al penultimo passaggio ha praticamente annullato lo sforzo dello spagnolo sulla Yamaha #25, regalando un seccesso in patria ad un pilota che lo meritava forse più di altri! Grande Dovi e grande Ducati.
Maverick Vinales: 8,5 Altro giro, altra gara di altissimo livello del giovane pupillo della Yamaha. Ormai Vinales conferma tutti i weekend quello che avevamo intuito ad inizio stagione, per la questione mondiale bisogna battere lui. Sei gare quasi perfette, fatta eccezione per la caduta di Austin e la particolare gara di Jerez, dove comunque salvò la situazione in casa Yamaha Movistar. Prende una mina incredibile al venerdi, torna in pista e conquista una bellissima pole al sabato, sfuggitagli nel 2016 solo perchè Rossi lo seguì nel momento giusto. Unico neo del fine settimana, forse, è la gestione dell’ultima parte di gara, quando Dovi ha deciso di lanciare l’attacco decisivo. La reazione vista alla fine doveva arrivare forse qualche giro prima, evitando di subire anche il sorpasso di Petrucci. Ovviamente parlare al lunedì è facile, e come lo stesso Vinales ha affermao dopo la gara, battere questo Dovizioso con questa Ducati al Mugello è quasi impossibile.
Anilo Petrucci: 9 Gara superlativa del Petrux! Per sua “sfortuna” ha vinto una Ducati in Italia, altrimenti per quanto mi riguarda non si dovrebbe parlare di altro. Danilo ha disputato un fine settimana praticamente perfetto, come la stessa gara di domenica. Ha recuperato molto bene, posizione su posizione, poi grazie ad un ottimo ritmo si è riportato sui primi tre, riuscendo nel finale anche ad impensierire Dovizioso. Ricordiamo che al sabato aveva ottenuto una fantastica seconda posizione in qualifica, persa per usato forse due centimetri in più di cordolo… Con i se e con i ma non si vincono le gare, ma come minimo senza l’handicap di partire attardato avremmo visto una bagarre ancora più bella. In generale, dopo una prima parte di stagione non certo all’altezza delle aspettative, questo podio sarà fondamentale per ripartire nella giusta direzione.
Valentino Rossi: 8- Probabilmente non poteva fare di più, e come dichiarato da lui stesso, il dolore a fine gara si è fatto sentire. Ad onor del vero nemmeno Dovizioso e Vinales erano messi benissimo, ma visto che il 46 ha rischiato seriamente di saltare la tappa del Mugello, un quarto posto va più che bene. Ottima la qualifica, come la partenza, regalando all’incredibile pubblico del Mugello un bellissimo inizio di GP con la lotta con Lorenzo. Per il resto della gara tiene la scia dei migliori, senza però dare l’impressione di poterli insidiare veramente. Purtroppo per lui alla sesta gara, senza l’eccezione di Austin, non è mai riuscito a precedere Vinales, che è alla prima esperienza con la Yamaha. Bisogna trovare il modo per batterlo, come a Le Mans ( prima dell’ultimo giro ), perchè i trenta punti in classifica sono ancora recuperabili, come insegnano il 2015 e 16.
Alvaro Bautista: 8,5 Altra sorpresa inaspettata del weekend. Il pilota spagnolo ha disputato una gara maiuscola! Quinto a due secondi da Rossi, dopo aver gestito per l’intera gara Marquez…ripeto, Marquez! Il tutto ovviamente su una Ducati GP16 clienti. Bravissimo.
Marc Marquez: 6,5 L’impressione è che la Honda qui, tra i top team , fosse decisamente la meno competitiva. Il voto quindi non può non tenere conto di questo aspetto, ma in generale Marc guida oltre i problemi della sua moto da sempre, e qui non l’ha fatto sempre. In qualifica per esempio, anche se rallentato da Zarco, ma comunque nei primi tentativi non era stato eccezionale. In gara poi ha si sofferto tantissimi con l’anteriore, era palese che non riuscisse ad essere veloce come i primi, ma almeno un attacco a Bautista nel finale me lo sarei aspettato. Va anche detto che è arrivato a 83 millesimi da Bautista, che ha pur sempre una Ducati difficilissima da superare al Mugello, ma dopo Le Mans ci si aspettava di più.
Johann Zarco: 7 Dopo averci abituato benissimo nelle prime cinque gare, al Mugello arriva una prova meno esplosiva del rookie francese. Se analizziamo bene i dati però, non possiamo non lodare il bicampione di Moto2. Partito a metà schieramento ha chiuso la gara a 13 secondi dalla vetta, con una Yamaha 2016 che sicuramente non ha nel motore il suo punto forte, e rifilando oltre 15 secondi al suo compagno di box. Inoltre è sesto nel mondiale a soli 4 punti dalla coppia Honda HRC…
Jorge Lorenzo: 4,5 I primi giri illudono un po tutti, forse anche lo stesso Jorge. Dopo una partenza perfetta infatti, non perde tempo e attacca subito le due Yamaha, commettendo qui il primo grosso errore, secondo me. Avendo gomme più “morbide” ed un passo gara sulla carta vicino a quello delle Yamaha, perchè non restare dietro a Rossi e Vinales? Perchè non prendere qualche riferimento da piloti e moto al momento più veloci per poi sferrare l’attacco se possibile? È vero non è ancora a suo agio sulla rossa, e ci può stare per carità, ma proprio per questo non può pretendere di fare cose che gli riuscivano negli anni passati, dovrebbe cambiare strategia, lasciandosi anche tirare dai primi, ove possibile. Dopo tre giri rimbalza praticamente indietro, girando su crono molto più alti anche di quanto fatto nelle libere. Peccato perchè con la Ducati che si è vista domenica sarebbe stata una bella soddisfazione lottare con i primi. Speriamo per lui e per la rossa che riesca ad invertire rotta a Barcellona.
Michele Pirro: 7 Sempre lo stesso discorso, questo ragazzo è vero gira tanto nei test, ma poi lottare alla pari con questi campioni è un’altra storia. Lui ci riesce sempre! Grande qualifica, evita intoppi alla partenza e poi fa la sua onestissima gara per entrare in top10. Ci riesce benissimo, concludendo a mezzo secondo da Lorenzo…non aggiungo altro.
Andrea Iannone: 5,5 Andrea è arrivato al Mugello debilitato, e questo certamente non aiuta. Purtroppo nell’intero weekend non arriva mai un guizzo, anche solo su un giro singolo. Lo scorso anno la Suzuki ha sfiorato la pole, Ianna deve ancora adattarsi a questa moto ovviamente, ma ci si aspettava davvero tanto tanto di più.
Dani Pedrosa: 4 Un errore non proprio da lui, che coinvolge purtroppo un incolpevole Crutchlow ( 5,5 ). In generale stava comunque faticando per entrare nei primi dieci.
EXTRA, Migno & Pasini: 10 Perchè si, stop.