Pagelle Monza | Hamilton non molla mai. Vettel: così non si vincono i mondiali! Bottas zerbino
03 Settembre 2018 - 0:46
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GP Italia

Lewis Hamilton, 10 e lode – In questo momento la Mercedes è inferiore alla Ferrari, ma Hamilton riesce a fare tesoro di ogni singola occasione. Nel GP d’Italia il quattro volte campione del mondo è stato semplicemente perfetto. In qualifica ha conteso fino all’ultimo secondo la pole position a Raikkonen e Vettel. In partenza ha infilato il tedesco all’esterno alla Roggia con un sorpasso da capogiro, e il rivale è finito in testacoda nel tentativo di difendere la posizione. Hamilton è poi rimasto incollato al posteriore della SF71H di Raikkonen, nonostante l’ala anteriore danneggiata in un contatto con Vettel in curva 1. Il pit stop ritardato e l’utilizzo di Bottas come “tappo” hanno permesso all’inglese di riportarsi sotto a Raikkonen nella seconda parte di gara, col vantaggio di avere gomme più fresche e meno blisterate del finlandese. Il resto lo ha fatto il pilota che al quarantasettesimo passaggio ha infilato Iceman e ha gelato gran parte del pubblico presente sugli spalti di Monza. Una vittoria ottenuta con intelligenza, strategia e manico.

Raikkonen, 10 – Weekend da incorniciare quello di Iceman. E’ mancata solo la vittoria, che gli è stata negata dal blistering delle Pirelli e da un Hamilton in stato di grazia. Per l’ennesima volta in questa stagione Raikkonen ha dimostrato di avere ancora la velocità per ambire al successo. In qualifica ha strabiliato tutti con un giro fenomenale che gli è valso la pole. In gara ha mantenuto saldamente la testa alla partenza, rintuzzando gli attacchi di Vettel ed Hamilton. Dopo il testacoda del compagno di squadra, la lotta per la vittoria si è risolta tutta nel duello tutto velocità e tattico tra il finnico e l’inglese, tra la Ferrari e la Mercedes. E se Hamilton è passato al comando alla ripartenza, Raikkonen si è ripreso la prima posizione con gli interessi con un attacco magistrale alla Roggia. Un degrado precoce delle gomme sulla Ferrari, unito alla scelta della Mercedes di usare Bottas per bloccarlo e favorire il ritorno di Hamilton, lo ha lasciato senza armi per difendere la leadership e tornare a vincere. Ma anche senza trionfo, la gara di Raikkonen è stata spettacolare.

 

 

Bottas, 10 – Il voto è  chiaramente provocatorio, e sappiamo che susciterà molte critiche. Sta di fatto che Bottas a Monza è stato l’ombra del pilota ammirato fino al GP di Gran Bretagna, e non ha mai avuto il passo per competere per la pole o il podio. Se in qualifica ha beccato quasi quattro decimi da Hamilton, in gara si è fatto passare da Verstappen in partenza e ha poi navigato per tutta la prima parte della corsa e anche negli ultimi quindici giri dietro alla Red Bull, provando solo in tre occasioni il sorpasso. Il podio, minimo sindacale, è arrivato solo per la penalità di cinque secondi inflitta a Verstappen per aver chiuso la Mercedes durante un tentativo di sorpasso al giro 43. Sportivamente parlando, meriterebbe 5. Ma Bottas, per sua stessa ammissione, ha avuto come unico obiettivo bloccare Raikkonen per favorire il compagno di squadra Hamilton. E visto che il suo scopo era quello, stando alle sue dichiarazioni, merita il massimo dei voti. Come “zerbino” è stato impeccabile.

Verstappen, 7,5 – Un voto in meno per aver spedito Bottas nella via di fuga della prima variante, con una chiusura eccessivamente dura e giustamente sanzionata dai giudici di gara con cinque secondi di penalità sul tempo complessivo. Una leggerezza che gli è costata il podio. E l’olandese meritava di terminare la gara di Monza da terzo classificato, perché con una Red Bull non velocissima era riuscito per quasi tutta la corsa a tenersi alle spalle la Mercedes di Bottas. Nel finale perde anche la posizione su Vettel, ma non dà a Bottas la soddisfazione di passarlo in pista.

 

 

Vettel, 4,5 – Il quarto posto ottenuto in rimonta non basta a salvare dalla bocciatura il pilota della Ferrari. L’errore commesso al primo giro alla Roggia, quando ha voluto difendere a tutti i costi la posizione su Hamilton finendo per colpire la Mercedes e andare in testacoda, pesa come un macigno sul risultato finale e potrebbe avere conseguenze importanti anche in prospettiva iridata. Il pilota tedesco è stato troppo aggressivo, così come alla ripartenza da safety car a Baku e alla prima curva nel GP di Francia. Peccato, perché il suo passo era buono, e l’arrivo a due secondi e mezzo dal podio non fa altro che aumentare il rimpianto per ciò che poteva e doveva essere, e non è stato.

Grosjean, 7,5 – Prestazione convincente del pilota della Haas, il migliore degli “altri”. Al sabato ha sbagliato poco o nulla, qualificandosi sesto mentre Magnussen (voto 4) faceva a ruotate con Alonso. In gara è ancora una volta il migliore della seconda fascia dello schieramento. La squalifica post gara per un’irregolarità al fondo gli toglie quanto conquistato in pista, ma lui non ha nulla da rimproverarsi.

Ocon, 7 – In qualifica poteva fare qualcosina in più: in gara riesce a recuperare una posizione e ad arrivare settimo, poi diventato sesto a tavolino. Un risultato che dà continuità a quanto fatto a Spa, ma che probabilmente non lo aiuterà a salvare il posto in Racing Point Force India. Se c’è una giustizia, deve restare in Formula 1.

Perez, 7 – Peccato per il madornale errore di calcolo fatto in qualifica, quando è rimasto ai box non effettuando un ulteriore tentativo nel Q1, e venendo estromesso dal resto delle qualifiche. In gara ha fatto come sempre il suo, recuperando diverse posizioni già nei primi giri e terminando il GP d’Italia in scia al compagno Ocon, partito molto più avanti.

 

 

Sainz, 6,5 – Altra gara solida per il pilota spagnolo, che arriva a punti con una Renault non molto competitiva nel GP d’Italia. Come già accaduto in altre circostanze, parte bene e cala alla distanza.

Stroll, 7 – Bacchettato praticamente sempre per le sue prestazioni non all’altezza delle opportunità professionali che ottiene, a Monza tira fuori un weekend solido. In qualifica porta la Williams in Q3, e in gara conquista un punto. Anzi: due dopo la squalifica di Grosjean.

Sirotkin, 6 – Era ancora l’unico pilota a non aver conquistato dei punti, ma a Monza ha centrato l’impresa grazie all’estromissione di Grosjean dalla classifica finale. Sirotkin comunque aveva corso abbastanza bene, arrivando undicesimo e non troppo distante dal compagno di squadra.

Leclerc & Ericsson, 5 – L’Alfa Romeo-Sauber non era competitiva, ma anche i piloti non hanno guidato al meglio. L’unica cosa positiva è che Ericsson non si sia fatto un graffio nell’incidente di venerdì.

 

 

Gasly, 5 – Bene in qualifica, evanescente in gara.

Vandoorne, 4,5 – Spiace vedere quanto sia in crisi un pilota talentuoso come lui, ormai con un piede e mezzo fuori dalla Formula 1.

Alonso, 6 – Si ritira dopo pochi giri, ma in partenza era riuscito a guadagnare posizioni, prima di venire risucchiato nelle retrovie e nei problemi tecnici di una McLaren allo sbando.

Ricciardo, 6 – Nella vita ci sono poche certezze: una di queste è che sulla Red Bull di Ricciardo si fonderà il motore.

Extra: Sky, TV8 e Rai, 10 – Indifferentemente dal canale scelto dagli appassionati per seguire il GP d’Italia, premiamo col massimo dei voti tutte e tre le emittenti che hanno trasmesso la corsa. Potrà piacervi o meno il commento di Mazzoni o Vanzini, e potranno starvi sui nervi certi giudizi di alcuni opinionisti, ma è innegabile che tutte quante le reti abbiano profuso uno sforzo senza precedenti per rendere la gara di Monza un grande evento per tutti gli amanti della Formula 1 in Italia. L’impegno, gli investimenti e il lavoro di tutto il personale di Sky, TV8 e Rai merita il massimo dei voti, a prescindere da ogni tipo di opinione.

Il prossimo appuntamento con le pagelle è fissato per il lunedì successivo al GP di Singapore. Nel prossimo gran premio tornerà al timone Giuseppe Marino, che in questo weekend ha assistito dal vivo a Monza allo spettacolo della Formula 1.

 

Foto dell’articolo: Bonora Agency Photosport