Lewis Hamilton, voto 9.5 – Tiene vivo il mondiale con un altro weekend perfetto. La furbata iniziate gli costa il voto massimo, e la mancata penalità innesca tutto l’ambaradan successivo. Hulkenberg accusa duramente la FIA di favorirlo, ma ne parleremo dopo. A parte questo, gara gestita benissimo. Non dipendono più da lui le sorti di questo campionato, se Rosberg non sbaglia non c’è niente da fare.
Nico Rosberg, 9 – E’ in totale gestione: rischia solo alla prima curva, quando Verstappen decide di buttarlo fuori pista. Fortunatamente per lui la Mercedes resiste alla botta, ma che paura! Per il resto, basta vincere a San Paolo, pista da lui molto amata per prendere questo tanto atteso titolo mondiale.
Daniel Ricciardo, 8 – Cambia la strategia a inizio gara montando le gomme medie subito dopo un giro, e il recupero prorompente su Vettel e Verstappen è lodevole. Senza la scorrettezza del compagno di squadra probabilmente avrebbe preso lo stesso Vettel, ma non è riuscito a sorpassarlo in pista per l’ottima difesa del tedesco, poi sanzionata. Non ci sono piaciute alcune sue dichiarazioni nel post gara, ma questo è oltre la pista, ed essendo un uomo Red Bull non ci meravigliamo di certe argomentazioni.
Max Verstappen, 2 – Fa una bella gara, nonostante la botta a Rosberg in curva 1 rischia di soffiargli il secondo posto con un tentativo estremo dopo. Cala di prestazione nel finale e l’arrivo di Vettel gli mette tanta pressione, facendogli commettere un errore sempre alla prima curva. Lui dovrebbe ridare la posizione, ma non contento fa zig-zag e rallenta volontariamente il tedesco, forse per agevolare il compagno di squadra. Scorretto fino al midollo e arrogante all’ennesima potenza, ha pure il coraggio di esultare dopo aver tagliato il traguardo. Riceve la prima sanzione dopo alcune gare condotte oltre il limite, una anche da bandiera nera (vedi SPA e le pagelle) e ha anche la faccia tosta di dire che lui non si è mai comportato in pista come Vettel. Un’indecenza rimarcata più volte nel nostro approfondimento di ieri. Se poi la Federazione decide di proteggerlo fino a questo punto, beh allora è chiaro che molte cose non vanno in un giocattolo che va rompendosi ogni giorno di più. Bella gara, ma alla fine scorretto. 2!
Sebastian Vettel, 9 – Garone del tedesco della Ferrari nonostante l’oscenità finale causata dalla Red Bull e dai giudici di gara. Allunga il primo stint con le soft condotto magistralmente, trova un gran ritmo anche con le medie e alla fine ha tutte le carte in regola per sorpassare Verstappen, ma sappiamo tutti com’è andata. Si difende con le unghie e con i denti su Ricciardo, da campione del mondo, ma adesso la “Regola Verstappen” (introdotta solo quando è stata coinvolta direttamente una Mercedes (Suzuka) e ignorata quando i vari Perez e Raikkonen erano i protagonisti a Budapest o SPA) lo condanna ad una quinta posizione indecente per quanto visto in pista. Ha ricevuto una sanzione più severa di quella data a inizio gara a Sainz, e lì sì che Alonso stava rischiando un brutto incidente, e addirittura più severa di tutte quelle (non) date a Verstappen da metà stagione fino ad ora. Facciamola finita, su.
Kimi Raikkonen, 6.5 – Meno pimpante del solito, Kimi ha avuto tante difficoltà con le gomme in questo weekend, a cominciare dalla mescola media. Precisiamo: la seconda sosta è stata chiamata da lui, quindi evidentemente era costretto al rientro. Bello il sorpasso su Hulkenberg nel finale. Più del sesto posto forse non poteva fare.
Nico Hulkenberg, 6.5 – Buon weekend macchiato solo dal sorpasso subito alla fine, che lo ha messo anche di traverso. Alla fine un settimo posto che gli sta stretto, i presupposti potevano sicuramente portare a qualcosa di meglio.
Valtteri Bottas & Felipe Massa, 6 – Della Williams ci ricordiamo solo dei 372.5 km/h in fondo al rettilineo e nulla più. Massa tiene dietro prima Vettel e poi Perez solo per questo.
PS: Bottas a Baku ha fatto 378 km/h, dato non confermato dalla FIA ma dalla Williams stessa (approfondimento).
Sergio Perez, 6 di incoraggiamento – Si aspettava una gara diversa in casa, ma quantomeno prende un punto che muove la classifica.
Marcus Ericsson, 6.5 – Nonostante l’incidente iniziale è bravo a rimontare fino ai piedi della zona punti, e con questa Sauber è quasi un miracolo.
McLaren, 4 – Alti e bassi clamorosi: questa volta si piazzano anche dietro alla Sauber di Ericsson. I poveri piloti non possono fare niente di più.
Carlos Sainz & Daniil Kvyat, 4.5 – La macchina è in una fase drastica di calo prestazionale, ma loro non sembrano tirare fuori il massimo.
Gli altri: Palmer 4.5, Magnussen 4, Grosjean 3, Gutierrez 3, Ocon 3.
EXTRA PISTA
Giudici di gara, voto 0 – Decisioni senza alcun nesso logico: Verstappen non è stato intimato dalla Federazione a lasciare passare Vettel, e questo è già un errore. I cinque secondi di penalità inflitti all’olandese sono troppo pochi rispetto ai 10 dati a Vettel per aver chiesto, anche se in maniera scomposta, di penalizzare l’avversario. Charlie Whiting non ha mandato giù i pesanti insulti del pilota della Ferrari, ma siamo sicuri che nel paddock non tutti sono contenti del comportamento suo e degli uomini messi lì (a caso) per giudicare un Gran Premio di Formula 1. La mancata penalità a Hamilton è altresì imbarazzante, perché a quel punto tutti sono liberi di fare quello che vogliono.
FIA, 0 – Ma è tanto difficile mettere sempre gli stessi giudici ad ogni gara? La Formula 1 è un mondo dove girano un sacco di soldi, davvero per qualche euro in più si preferisce avere gare con giudizi diversi ogni domenica? Mah. E’ diventato un circo, ma non come circus.. Ci siamo capiti.
Per ultima cosa, è doveroso aggiungere che le vie di fuga in asfalto o in erba all’esterno delle curve sono oggetto di discussione e recriminazioni, quindi, per amore di questo sport: RIDATECI LA GHIAIA!!
#WeWantGravelBack