Pagelle (e considerazioni) Malesia | Alonso bravissimo, Vettel nervoso. Ricciardo-Giovinazzi-Ghiotto: che trio!
03 Ottobre 2016 - 17:57
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Daniel Ricciardo, voto 110 e lode – Si è strameritato questa vittoria: ha lottato come un leone contro Verstappen quando ancora erano secondo e terzo, nonostante l’olandese ne avesse di più in quel momento. Una resistenza di altri tempi e che in questa Formula 1 di DRS e sorpassi più farlocchi che altro non fa che riempire il cuore di gioia. Contentissimi per il nostro australiano di Sicilia, ha regalato forti emozioni, grande Daniel.

Max Verstappen, 9 – Ci ha provato, inutile negarlo, ma il suo compagno di squadra aveva una voglia matta di vincere. Gara comunque di alto livello nonostante il patatrac iniziale con Vettel e Rosberg, ma questa volta è esente da colpe. Non ci è piaciuta la parola “Crazy” rivolta a Vettel, indice ancora di poco rispetto nei confronti dei colleghi più esperti.

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Nico Rosberg, 9 – Grande rimonta e 15 punti guadagnati sul compagno di squadra. Probabilmente non avrebbe mai avuto il ritmo di Hamilton in gara, questo weekend era superiore, ma riprendere questo podio, anche psicologicamente, è segno che forse questo è l’anno giusto.

Kimi Raikkonen, 7.5 – Di più, con questa Ferrari (e il danno subito nel contatto con Rosberg), non si può fare. Dispiace dirlo, avevamo tante aspettative e dopo l’inizio di mondiale non brillante si sperava in qualcosa di più nella seconda parte di stagione. Il finlandese comunque conferma di essere in forma, è la sua migliore stagione da quando è tornato in Ferrari, ma il terzo posto mondiale è quasi irraggiungibile con questo Ricciardo e questa Red Bull. E occhio a Verstappen che arriva.

Sebastian Vettel, 2 – Male, malissimo. Una partenza ottima distrutta da un lungo e una voglia di strafare che non gli appartengono. Soffre terribilmente la poca competitività della Ferrari. Normale, avevano promesso mari e monti a inizio anno, sbagliatissimo a questo punto. Appunto: criticarlo per un episodio ci sta, mettere in dubbio le sue capacità è fuori da ogni logica, e ci fermiamo qui. Rialzati Seb, sei un quattro volte campione e ce la puoi/devi fare!

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Lewis Hamilton, 9.5 – Weekend perfetto distrutto da un motore Mercedes in fumo, sembra tanto di rivedere Schumacher a Suzuka nel 2006 (sigh). Disperazione comprensibile, un po’ meno le dichiarazioni a fine gara (si, sono vere, non ci siamo inventati nulla, malpensanti). Rischia di perdere il mondiale seriamente questa volta, ma gli è andato tutto male da Melbourne in poi.

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Valtteri Bottas, 7.5 – Parte indietro e si piazza al quinto posto compiendo una grande gara. Williams in leggera crescita, lo dimostra anche Massa (voto 6 di stima) con la buona qualifica, poi vanificata per un problema all’acceleratore in partenza.

Sergio Perez, 7.5 – Sesta posizione e rinnovo per Checo. Un weekend da incorniciare.

alonsoFernando Alonso, 8.5 – Quando è sua, è sua: parte ultimo e arriva settimo con una macchina ancora ben lontana dall’essere al top. Sperando possa lottare per qualcosa di più grande il prossimo anno, sicuramente ci sono stati dei passi avanti dal disastro 2015.

Nico Hulkenberg, 6.5 – Buon ottavo posto in un weekend positivo per la Force India.

Jenson Button, 300 – Nona posizione, McLaren a punti con tutte e due le macchine e 300 gare festeggiate per uno dei piloti più corretti della storia della Formula 1, il tutto condito con un campionato mondiale. A fine stagione dirà basta (per ora). Mancherà a tutti.

Joylon Palmer, 7 – Miracolo fu: primo punto in carriera per l’inglese della Renault.

Carlos Sainz, 5.5 – Male, non è più lo stesso da qualche gara a questa parte. Soffre la pochezza prestazionale che in questo momento offre la Toro Rosso, ma fa peggio di lui Kvyat (voto 4).

Marcus Ericsson, 6 – Ha fatto una gara da combattente, è stato uno dei migliori in pista per grinta e tenacia.

Pascal Wehrlein e Esteban Ocon, 4 – Bene a inizio gara, approfittando del caos iniziale, ma poi le ultime posizioni, come da prassi ultimamente.

Antonio Giovinazzi, 10 e lode – Superbo in Gara 1: riesce ad approfittare alla perfezione di un Gasly irriconoscibile, mentre in Gara 2 gestisce, rischiando anche qualcosa, ma restando con sette punti di vantaggio sul compagno di squadra di casa Red Bull. Appello, per quel che può contare: date un sedile in Formula 1 a questo ragazzo, ha davvero tanto talento. Può crescere come pilota nel 2017 andando in scuderie come Toro Rosso o Haas (magari passando per la Ferrari), e poi chissà, una bella coppia con Vettel nel 2018 non sarebbe male. Ma questi, si sa, sono solo sogni…

Luca Ghiotto, 10 – Prima vittoria in GP2 e settimo posto mondiale che fanno davvero sperare per una carriera gloriosa. Signori, i piloti italiani ci sono, aspettiamo solo qualche anno e potremo rivederli nella categoria superiore, è questione di tempo.

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