Max Verstappen, voto 10 e lode – Prova di forza e maturità impressionante per Max. Il pilota olandese della Red Bull ha fatto sua una gara che sembrava persa dopo la partenza, un po’ come a Zeltweg, riuscendo a mostrare le sue capacità in ogni situazione climatica presentatasi a Hockenheim: per lui pioggia, umido o asciutto non fa differenza, va al massimo sempre e senza alcun timore. Cresce tremendamente gara dopo gara, sta davvero arrivando a livelli impressionanti, come ci aspettavamo un po’ tutti insomma. Con la maturità raggiunta nell’ultimo anno, Max ha forse posto le basi per la sua gloriosa carriera.
Sebastian Vettel, 10 – Grandissima prestazione di Seb, che a Hockenheim ha probabilmente chiuso quel maledetto cerchio durato ben 371 giorni dopo l’incidente dell’anno scorso (ma lo diciamo a voce bassissima). Dopo il disastro in qualifica per il problema all’intercooler, il tedesco ha iniziato in sordina la gara, si vedeva che gli mancava quel pizzico di fiducia che effettivamente non ha nei confronti della SF90, ma quando la gara e i giri hanno iniziato a contare davvero, è salito in cattedra, consapevole di avere a disposizione la macchina migliore tra quelle contendenti al podio, e ha completato la sua rimonta dall’ultimo posto salendo in seconda posizione tra il boato delle migliaia di fans accorse sulle tribune di Hockenheim per lui, devastando e mettendo in secondo, ma anche in terzo piano tutti coloro che erano accorsi per celebrare il compleanno della Mercedes. Vettel è stato lucido fino alla fine, anche quando Kvyat lo ha tallonato per il secondo gradino del podio, non permettendo a qualche sbavatura di intaccare quella posizione tanto sudata quanto meritata, ma non solo per la gara in sé, ma perché tutta la merda che ha subito in questi mesi è stata in qualche occasione esagerata, non ultimo quanto scritto da qualcuno dopo le qualifiche, come se la rottura di ieri in Q1 gli avesse conferito un qualsivoglia alibi. La risposta di Sebastian è stata in pista, anche se qualche altro scienziato sicuramente dirà che questo sarebbe dovuto essere il risultato minimo ottenibile. AH, che bella l’ignoranza.
Daniil Kvyat, 10 e lode – Non potete capire la felicità nel vedere Dany nuovamente sul podio! A tre anni e più di distanza da Cina 2016, il russo di Roma è tornato lì dove è meritatamente stato fino a quando la Red Bull non ha deciso di declassarlo per far spazio a Verstappen. Le sue dichiarazioni dopo la gara sono a dir poco commoventi: “Non credevo sarebbe successo di nuovo”. Invece sei lì Dany, hai fatto una gara stupenda e te la sei ampiamente meritata, riportando sul podio la Toro Rosso dopo quasi 11 anni. Non sappiamo cosa riserverà il futuro del pilota russo, ma una cosa è certa: la nascita di Penelope è coincisa proprio con questo risultato, qualcuno nel libro del destino ha voluto scrivere un paragrafo straordinario della vita di questo ragazzo, che quest’anno è tornato in Formula 1 con prepotenza, e con altrettanta determinazione non vuole assolutamente lasciarsela scappare di nuovo.
Lance Stroll, 9.5 – Quando ci sono le gare pazze, il canadese è sempre lì in prima linea! In testa per ben due curve, ha lottato con Kvyat per tenersi il podio, senza riuscirci. Bravo comunque, perché è stato il primo a rimettere le slick nel finale, rimontando praticamente dal fondo della griglia. Quando è sua è sua, ha messo in ombra il compagno di squadra, a muro dopo appena due giri.
Carlos Sainz, 9 – Altra bella gara dello spagnolo, che ha rischiato il patatrac nella prima parte della corsa nella fatidica ultima curva, riuscendo però a tenere la vettura e ripartire. Bravo!
Alexander Albon, 8.5 – Chiaramente la sua prestazione è stata un po’ messa in ombra visto il risultato incredibile di Kvyat, ma anche l’anglo/thailandese è stato autore di una gara pazzesca. In lotta con Hamilton dopo una delle tante ripartenze da Safety Car, Albon ha tenuto dietro Gasly costringendolo all’errore per una meritatissima sesta posizione.
Romain Grosjean & Kevin Magnussen, 7 – Anche stavolta i due Haas sono andati a contatto quando si trovavano praticamente in fondo al gruppo, ma dopodiché sono stati bravi a rimontare e finire in settima e ottava posizione (in realtà nono e decimo, ma le penalità alle Alfa hanno agevolato questo risultato).
Lewis Hamilton, 3 – Incredibilmente è una nota dolente! L’inglese, a punti solo grazie alle penalità delle Alfa Romeo ha condotto senza grossi problemi per metà gara o poco meno, ma un errore all’ultima curva con conseguente pit stop “illegale” ed eterno lo hanno affossato totalmente. Nel tentativo di rimonta è andato in testacoda, spiattellando le gomme, e alla fine dei giochi è transitato undicesimo sotto alla bandiera a scacchi. Giornata assolutamente no per Lewis, che visibilmente provato fisicamente può comunque sorridere visto l’erroraccio mondiale di Bottas. L’obiettivo è recuperare in vista dell’imminente Gran Premio d’Ungheria prima della pausa estiva.
Robert Kubica, 10 – Siamo contentissimi per Robert! Questo punto è la chiosa di un percorso lungo, sofferto e dannatamente difficile iniziato dopo l’incidente del febbraio 2011 e che gli ha praticamente tolto la Formula 1 nel suo momento di maggior talento. Il polacco può e deve sorridere in faccia a tutti coloro che non hanno creduto nel suo recupero, guidando in maniera pulita per tutta la gara, senza sbavature e tenendo l’inguidabile FW42 in pista! Bravissimo!!!
George Russell, 6 – Ha comunque disputato una buona gara, ma è stato comunque battuto dal compagno di squadra.
Kimi Raikkonen & Antonio Giovinazzi, 7.5 – Che peccato per Kimi e Antonio, hanno fatto una gara stupenda e si erano guadagnati meritatamente la settima e ottava posizione, ma il sistema di messa in funzionamento della frizione al via ha tradito entrambi. Che peccato, specialmente per Antonio, ma con questa grinta e determinazione potrà sicuramente rifarsi già da Budapest. Kimi beh, è stato anche terzo all’inizio, lui oggi è stato pazzesco.
Pierre Gasly, 4 – Ancora una volta massacrato dalle prestazioni del compagno di squadra, sembra subire tremendamente questo divario tecnico con Max. Non riesce a dare quel plus necessario, e con le Mercedes e Leclerc fuori gioco oggi avrebbe dovuto ambire quantomeno al podio, e invece è andato fuori nel tentativo di passare Albon, sesto, a due giri dalla fine. Male.
Valtteri Bottas, 3 – Aveva una sola chance per riaprire il mondiale, invece ha mandato tutto a quel paese cullandosi forse un po’ sulla potenza (oggi non così elevata) della sua Mercedes. Risultato? Schianto a muro e mondiale nuovamente e saldamente nella mani di Hamilton, in più il suo rinnovo, già poco scontato finora, continua a essere tanto lontano. Occhio Valtterino.
Charles Leclerc, 4 – Aveva tutte le potenzialità per vincere il Gran Premio, ma al terzo errore all’ultima curva, la macchina lo ha tradito, andando a sbattere contro le barriere. Peccato, perché qualche avvisaglia l’aveva avuta, evidentemente non è riuscito a coglierla. Dispiace perché era on fire, stava facendo una super gara, ma ha esagerato, e come a tutti i giovani piloti si deve permettere di sbagliare. Critiche per un errore simile a quello di Vettel? Forse, ma non starei qua a sindacare troppo, sono situazioni troppo diverse, e ve lo dice uno che vuole un bene dell’anima al tedesco della Ferrari. Passerà, e da questo episodio uscirà più forte di prima!