Mercedes, voto 10 e lode – Il team anglo/tedesco non ha rivali, possiamo dirlo con assoluta certezza! Dall’arrivo dell’era ibrida, forse questo campionato è al momento più dominante addirittura del 2014. Non sembra esserci storia, e se cinque anni avevamo quantomeno una lotta interna, beh a parte qualche squillo di Bottas (voto 7), il buon Lewis Hamilton (voto 10 e lode) non ha al momento un vero e proprio antagonista, e il sesto titolo mondiale può perderlo solo lui. Ci dispiace fare questi ragionamenti solo dopo otto gare, ma non perché vorremmo vedere la Ferrari là davanti, ma perché così è tutto dannatamente noioso (tranquilli, chi scrive faceva gli stessi discorsi anche quando Schumacher vinceva i mondiali a luglio, quindi state sereni). Unica pecca per quanto riguarda Hamilton, non ci è piaciuta la difesa nei confronti di Ricciardo nel dopo gara, non perché l’australiano non lo meritasse attenzione, ma perché a termini di regolamento (tanto caro in queste settimane) Daniel ha fatto manovre peggiori rispetto a quelle di Vettel a Montreal, e sappiamo la posizione di Lewis al termine della gara. Campionissimo in pista, costantemente paraculo fuori.
Charles Leclerc, 8.5 – Gara solida per il monegasco, che più di così non poteva fare. La Ferrari (voto 4 nel complesso, compresa la figuraccia nel caso Vettel) anche in Francia ha sofferto terribilmente la differenza tecnica e meccanica con la Mercedes, e il #16 è stata l’unica certezza della Rossa in un weekend storto, in tutti i sensi. Peccato per il finale, forse con un giro a disposizione avrebbe potuto passare un Bottas nettamente in difficoltà con le gomme, ma va bene lo stesso. Importante che faccia costantemente risultati positivi dopo un periodo non proprio eccezionale, e il suo secondo podio consecutivo è un toccasana soprattutto per se stesso.
Max Verstappen, 8 – La Red Bull ha sofferto in Francia, ma nel complesso è riuscita a tenere botta per gran parte del weekend nei confronti della Ferrari, anche se Leclerc nel secondo stin ha nettamente fatto la differenza. All’olandese, ancora una volta, non si può rimproverare nulla, ha tirato fuori il massimo dalla sua RB15, avrebbe solo bisogno di un mezzo capace di lottare per il mondiale, e con la maturità mostrata nell’ultimo anno potrebbe davvero diventare il più forte in griglia.
Sebastian Vettel, 6 di incoraggiamento – Non è stato un gran weekend per il tedesco, sia in pista che tanto meno fuori visto il verdetto della FIA di venerdì. Anzi, l’unica nota positiva arriva dal fatto che si è sposato, in gran segreto, e gli facciamo i migliori auguri. Tornando al discorso puramente tecnico, la sua Ferrari ha chiaramente avuto dei problemi tra Q2 e Q3, non si spiegherebbero altrimenti i due decimi di ritardo accumulati nell’ultima sessione e con una mescola più morbida, cioè è inaudito (difatti è stata sostituita la pompa dell’olio), mentre in gara ha perso troppo tempo dietro le McLaren non riuscendo a impensierire il buon Verstappen. Sapeva di dover soffrire in Francia, forse non così tanto. Sa che in Austria ha l’occasione per rifarsi, su tutto, e non può lasciarsela scappare.
McLaren, 9 – Il team di Woking ha fatto un weekend straordinario, mostrando finalmente una competitività tanto ricercata e mai realmente trovata negli ultimi anni, con una terza fila da urlo sabato. Badate bene, è ancora lontana dai tre top team, ma oggi un tantino meno, e con Sainz e Norris (voto 8.5 a entrambi) può costruire un futuro cristallino, l’importante è continuare a lavorare così. Bravi!
Kimi Raikkonen, 7.5 – Settimo posto e competitività ritrovata per l’Alfa Romeo Racing dopo tre gare in perenne difficoltà. Iceman ha lottato come un leone e alla fine, grazie anche alla penalità data a Ricciardo, è riuscito a conquistare una piazza onorevole. Lui è un campione, ma non lo scopriamo certo oggi, vero amici carissimi?
Renault, 6.5 – Ci si aspettava qualcosa di più dal team di casa, specialmente vedendo dove la squadra clienti è riuscita ad arrivare. Differenza telaistica a questo punto importante, mentre il motore sembra rispondere un tantino meglio ultimamente, ma non basta evidentemente. Sarà una battaglia serrata per il quarto posto, ne siamo sicuri. Voto 7 sia a Ricciardo che Hulkenberg.
Pierre Gasly, 4 – Il ragazzo è in seria difficoltà, nel dopo gara non riusciva a trovare delle spiegazioni in merito a questa ennesima gara fuori dai punti (in pista, poi classificato decimo per la penalità comminata a Ricciardo). Vedendo i risultati del compagno di squadra, sa che la pressione su di lui è altissima, e lo smacco subito dal team vedendo Ricciardo che lo ha sorpassato senza grosse difficoltà sul Mistral non lo farà stare certamente tranquillo. Speriamo si riprenda, perché il valore c’è, ma al momento è inespresso.
Gli altri: Perez 5 – Stroll 5 – Kvyat 6 (da diciannovesimo è finito davanti al compagno di squadra) – Albon 4 – Giovinazzi 6 di incoraggiamento (bella qualifica, gara compromessa dalla strategia) – Magnussen 3 – Kubica 6 – Russell 6.