Pagelle del Gp di Valencia
11 Novembre 2012 - 19:47
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Pedrosa: 10. Settima vittoria della stagione per Dani, che sembra tornato da qualche mese il Pedrosa dei tempi della 250, quando faceva mangiare regolarmente la polvere ai suoi avversari. Ha deciso di partire dai box per cambiare moto ed è stato bravissimo nei primi giri a mandare subito le gomme in temperatura e a chiudere il gap sul Lorenzo. Vedremo se l’anno prossimo sarà così competitivo: lo spettacolo ne guadagnerebbe sicuramente.

Nakasuga: 8. Un proverbio dice che chi va piano va sano e va lontano. Sembra descrivere perfettamente la gara del giapponese della Yamaha, sostituto di Spies, che ha compiuto la scelta giusta in partenza montando le slick, e poi ha continuato la sua marcia con un passo dignitoso e senza osare troppo, mentre tanti davanti e dietro di lui si sdraiavano a terra. Chissà che avrà pensato Spies vedendo Nakasuga andare a podio. Meglio non pensarci.

Stoner: 7,5. Sbaglia a partire con le gomme da bagnato ed è costretto al cambio moto. Casey, comunque, ha fatto un’ottima rimonta ed è arrivato a chiudere, si spera solo momentaneamente, la sua carriera con un podio. Gli scettici dicevano che con la gara bagnata avrebbe mostrato il braccino: si sono sbagliati!

Lorenzo: 6-. Forse non avrebbe vinto, ma di sicuro il secondo posto lo avrebbe centrato. Ha fatto un errore che, come ha detto Livio Suppo, non avrebbe mai commesso in una situazione diversa, anche se Ellison ha grandissime colpe nella sua caduta. Aveva azzeccato la scelta delle gomme da asciutto, dimostrando come sempre di avere un a grandissima capacità di lettura della situazione della pista.

Crutchlow: 5. Qualcuno continua ancora a chiedersi che differenza ci sia tra lui e Dovizioso. Il fatto è che Dovizioso raramente sbaglia, mentre Crutchlow raramente NON sbaglia. Oggi ha buttato via l’ennesima possibilità di podio in stagione, e non è detto che l’anno prossimo la sua moto clienti sia la moto più performante dopo le ufficiali Honda e Yamaha.

Rossi: 4. Weekend nero per il Dottore, emblema delle due stagioni passate in Ducati. Non è mai veloce, in qualifica è più lento perfino della CRT di Espargaro. In gara la possibilità di fare qualcosa di buono c’era, però si è intestardito nel restare in pista con le gomme rain, sintomo che la voglia di rischiare qualcosa per cogliere un buon risultato proprio non c’era. Finalmente l’incubo è finito.

Pirro: 9. Tra le mani ha avuto la CRT più acerba e ricca di problemi del lotto. Michele però non si è mai dato per vinto e oggi ha azzeccato la strategia, partendo con le slick, tenendo un ritmo sempre costante e facendo solo un piccolo errorino alla curva 1. Il quinto posto ottenuto è una grandissima soddisfazione per un professionista serio e che avrebbe meritato qualcosa di più in questa stagione.

Abraham: 7. La sua ultima corsa con la Ducati è stata positiva. Dopo aver messo le gomme da asciutto ha guadagnato tantissime posizioni, arrivando attaccato al Dovi. Non ha fatto danni al momento del doppiaggio (a differenza di altri colleghi) ed è stato il miglior pilota della Ducati in classifica.

Ellison: 3. Dopo un’annata anonima riesce a farsi notare dalle telecamere… ostacolando il doppiaggio di Lorenzo e praticamente provocandone la caduta. E sì che dovrebbe essere un pilota abbastanza esperto. Mistero!

Marquez: 10 e lode. Il dubbio che la sua Moto non sia proprio così uguale alle altre c’è, ma sul suo talento non c’è alcun punto interrogativo. Il suo primo giro è stato un qualcosa di incredibile: ha sfilato più di 20 piloti come se avesse davanti dei birilli. Deve solo essere un po’ meno irruento, anche alla luce degli ultimi scontri in pista con Corsi e Aegerter.

Terol: 8,5. Chi non muore si rivede! L’ultimo campione della 125 ha tolto la testa che da 12 mesi teneva nella sabbia, correndo una gara tutta cuore e grinta e guadagnandosi il gradino più basso del podio.

Iannone: 5. L’ultima gara è lo specchio della parte finale della sua stagione. Ha provato a spingere nei primi giri, ma poi non ha più trovato feeling con la moto e le gomme a metà gara erano già alla frusta. Comunque chiude terzo nel mondiale.

Smith: 4. Un’altra gara impalpabile, e l’anno prossimo avrà pure l’occasione di guidare la Yamaha Tech 3 al posto di Dovizioso.

Kent: 9. Come era già accaduto quest’anno è riuscito a fregare Cortese all’ultimo giro, sorpassandolo alla grandissima. Avrebbe potuto sicuramente dire la sua nella Moto 3 del 2013, ma Danny ha scelto di passare in Moto 2 col team Tech 3.

Fenati: 5. Sul bagnato proprio non va avanti, quindi gli conviene allenarsi molto durante l’inverno se l’anno prossimo vuole essere sempre competitivo. Di certo le qualità le ha, e la testa del fuoriclasse anche. (A.R)