Button: 10. Quando c’è caos lui da sempre il meglio di sé. Nei primi giri lotta alla pari con Hamilton e riesce a superarlo, poi duella a lungo con Hulkenberg, che lo passa. Lui e Nico sono gli unici ad azzeccare la strategia giusta, e riescono a guadagnare più di 40 secondi sugli avversari. La safety car poteva scombinargli i piani, ma Jenson continua a guidare in maniera tranquilla e veloce anche quando la pioggia cadecopiosamente. e vince in maniera autoritaria anche grazie all’incidente tra Hulkenberg ed Hamilton. Sull’acqua è sempre una garanzia. Corre da leader, che necessariamente in McLaren sarà lui nel 2013.
Alonso: 7. Parte come al solito come un demonio, e compie un sorpasso da pelo al primo giro su Massa e Webber (grazie alla complicità di Massa). Poi compie un paio di errori alla prima curva, segno che il pilota oggi non era al 100%. Alla fine, anche grazie alla moria generale che si crea attorno a lui (e alla safety car) riesce ad arrivare secondo, ma Massa ancora una volta si è dimostrato più veloce di lui, ed è stato costretto a farlo passare due volte. Nella gara del tutto o niente corre gestendo.
Hamilton: 9. La gara è l’emblema della sua stagione. Lui è in testa, un fattore indipendente da lui gli impedisce di giocarsi la vittoria. Peccato per Lewis, che col bagnato si stava esaltando come spesso gli è successo in carriera. Voleva lasciare la McLaren con un successo, e ci stava riuscendo.
Hulkenberg versione 1: 10 e lode. Un GARONE dell’ex campione Gp2. Parte aggressivo, non compie errori, arriva a tiro delle McLaren e senza timore alcuno infila Hamilton prima e Button poi. Financo azzecca la strategia e ha più di 40 secondi sul terzo prima della safety car. Gestisce molto bene anche la pioggia che ritorna…
Hulkenberg versione 2: 2. … Eppoi sotto pressione sbaglia e si gira, regalando la prima posizione a Hamilton. Rischia tantissimo per riprendersela, e attaccando Hamilton gli distrugge la sospensione. Non solo: beccandosi il sacrosanto drive through fa svanire le sue possibilità di podio (e di vittoria?). Ha comunque un enorme talento, e con la piccola Force India stava per fare l’impresa in barba ai top team.
Massa: 9. Bellissima prestazione di Felipe in casa sua. Partenza ottima e buona gestione della vettura, però diventa la “cavia” di Alonso per le strategie date le condizioni atmosferiche mutevoli, e quindi perde posizioni, cosicché all’entrata in pista della safety car si ritrova fuori dai punti. Finita? Manco per niente. Rimonta come un forsennato, e dopo aver messo le intermedie si ritrova davanti ad Alonso, ed è nuovamente costretto a farlo passare (come a inizio gara e dopo una ventina di giri). Termina meritatamente sul podio. Bellissima la sua commozione sul podio. Ora la Ferrari ha un vero pilota accanto ad Alonso.
Webber 7,5. Peccato per quell’errore nei primi giri, perchè così ha pregiudicato le possibilità di podio, e col ritmo che ha tenuto poteva anche raggiungerlo. Ottimo uomo squadra nel lasciare strada a Vettel.
Vettel: 8. La sua gara inizia nel peggiore dei modi, con Senna che lo centra e lo manda in testacoda, ma dopo pochi giri è già in zona punti, grazie a sorpassi a ripetizione. La safety car gli rovina i piani, e l’assurda strategia Red Bull stava per costargli il mondiale, però Sebastian sul bagnato si dimostra sempre lo stesso di Monza 2008, Cina 2009 e Canada 2011, andando fortissimo e prendendosi il sesto posto sufficiente per fregiarsi dell’iride. Fortunato nel contatto con Senna, ma bravo a non perdere mai la calma.
Schumacher: 8. Al primo giro gli bucano una gomma, ma recupera grazie a una buona strategia e alla sua grande abilità nel guidare con la pioggia. La Mercedes senza trazione al posteriore gli costa qualche punto, ma il settimo posto gli permette di salutare la Formula Uno con il sorriso.
Kobayashi: 5,5. La Sauber oggi era molto competitiva, ma Kamui commette troppi errori e per questo perde punti preziosi. Probabilmente l’anno prossimo vedrà la Formula Uno da spettatore: i misteri (o forse no) del mercato.
Raikkonen: 5. Due mesi fa disse che se non avesse vinto il mondiale non sarebbe voluto arrivare secondo o terzo per evitare di andare al galà di fine anno della FIA, sopportabile solo da campione del mondo. In gara le prova tutte per raggiungere l’obiettivo, compreso un giretto per le vie di fuga della Curva del Caffè. Sfortunatamente per lui, Hulkenberg mette fuori corsa Hamilton.
Vergne: 6,5. Nel marasma generale arriva ottavo e ottiene 4 punti. In un gran premio dove piloti molto più esperti di lui ne combinano di tutti i colori, il pilota della Toro Rosso sta alla larga dai guai e merita appieno il risultato ottenuto.
Petrov: 8. Il suo team manager voleva baciarlo in bocca quando è arrivato al box, perchè il suo undicesimo posto consente alla Catheram di scavalcare la Marussia nel mondiale costruttori e di accedere ai bonus dei diritti tv. Certo che da qua a riconfermarlo come dicevano a fine gara…
Di Resta: 5,5.Vive una gara di alti e bassi, dove va forte, ma sbaglia spesso. Va a muro alla fine, perdendo la possibilità di andare a punti.
Gorsjean: 4. Per Bouiller sarà pure l’Hamilton della Lotus, ma Hamilton sul bagnato va come una scheggia, Romain invece va al contrario. Weekend nerissimo: fuori nel Q1 e gara terminata per un suo errore dopo pochissime tornate. Si cucca più di 100 punti da Raikkonen nel mondiale: vorrà pur dire qualcosa.
Ricciardo: 5. Troppo discontinuo. A un certo punto si ritrova settimo, ma rovina tutto non volendo rientrare ai box e restando in pista sull’acqua con le slick.
Rosberg: sv.Gliene succedono di tutti i colori. Problemi nei pit stop, piloti che lo toccano, una gomma forata da un detrito che gli rovina anche il setup al posteriore. Andrà meglio nel 2013.
Pic 6; Kovalainen 6; Glock 5,5; De La Rosa 5,5; Karthikeyan 5; Perez sv, Maldonado sv, Senna sv.
Extra: Rai 4. Tutta la seconda metà di gara è stata una gufata continua alla Red Bull e al suo alternatore, ma anche a Jenson Button e all’affidabilità McLaren. Oltre alla solita capacità di farci perdere mezzi team radio (e di tradurli sbagliati qualche volta) non comunicano nulla agli spettatori riguardo al fatto che hanno perso l’esclusiva della F1 per diverse stagioni. Gli utenti lo scopriranno a Marzo, e saranno probabilmente ancora più “contenti” di pagare il canone.
FIA: 3. Tutti in difficoltà per i team radio in italiano di Alonso, e la FIA all’ultima gara si decide a tradurli con un sottopancia. O lo fai prima, o non lo fai.
Domenicali: 4. Destino, fortuna avversa, queste le sue chiavi del mondiale. L’incapacità di Maranello nel mettere Alonso nelle condizioni di lottare alla pari dei migliori no? (A.R)