Lewis Hamilton, voto 10 e lode – Weekend perfetto per l’inglese della Mercedes: il tre volte campione del mondo venerdì mette in scena uno show per intrattenere il pubblico cinese lanciando cappellini firmati direttamente da lui, mentre sabato e domenica torna in versione 2014/2015 vincendo la sua prima gara stagionale. Al contrario degli anni scorsi però gli avversari ci sono e sono alle calcagna. Bravo, ma anche parecchio fortunato nel momento della Safety Car con il passaggio obbligatorio in pit-lane che di fatto ha azzerato il vantaggio di Vettel di aver cambiato le gomme con un giro d’anticipo. 1-1 e palla al centro.
Sebastian Vettel, 10 e lode – Inusuale dare questo voto anche a chi è terminato secondo, ma qui la motivazione è ben diversa: il sorpasso ai danni di Daniel Ricciardo è un capolavoro che da tempo non vedevamo in Formula 1, troppo agevolata da DRS e gomme di burro negli ultimi anni. Vettel ha dimostrato ampiamente che se vuoi un sorpasso te lo vai a prendere, anche rischiando grosso. Se non è emozionante questo, di cosa parliamo? Del DRS? Di gomme che dopo due curve sono già consumate? Bene, bene, bene!
*That* pass by Vettel on Ricciardo 😮#WheelToWheel #ChineseGP pic.twitter.com/aLWKJEZOQt
— Formula 1 (@F1) 9 aprile 2017
Max Verstappen, 10 e lode – Ancora più inusuale un voto del genere a chi è arrivato terzo, ma dopo una gara così di questo giovane fenomeno, partito sedicesimo, non possiamo certamente esimerci dal dare una valutazione di questo tipo. E’ stato il migliore per i fans nel mondo e anche in Italia. Tanto di cappello.
Daniel Ricciardo, 6.5 – Un quarto posto che può certamente fare morale dopo il brutto inizio a Melbourne, ma c’è ancora tanto da lavorare. Subisce il sorpasso da Verstappen e Vettel e non riesce ad avere il ritmo del compagno di squadra. Ha bisogno di riprendersi al più presto e far vedere chi è la prima guida in casa Red Bull.
Kimi Raikkonen, 5 – Ha preso 42 secondi dal compagno di squadra, inaccettabile. Il feeling con la SF70-H ancora non è nato, anche se ai test l’impressione era ben diversa, ma con una macchina del genere non può permettersi di fare peggio del quarto posto e prendere così tanti secondi dal team mate. Ok, soffre terribilmente le condizioni incerte, ma non può essere un’attenuante. Chi scrive nutre simpatie smisurate per il “Santo Bevitore”, e siamo convinti che in Bahrain, una delle sue piste preferite in termini di risultati, ci sarà il riscatto.
Valtteri Bottas, 4.5 – Ecco l’altro finlandese: “Voucher” è riuscito a far peggio del suo connazionale andando in testacoda in regime di Safety Car. Immaginiamo Nico da casa farsi due risate. Ciliegina sulla torta l’ingegnere di pista che chiama il buon Bottas proprio “Nico”. Weekend da dimenticare, ma con una Mercedes sotto il sedere certe cose non può permettersele.
Carlos Sainz, 8 – E’ l’unico a montare gomme slick in partenza. Perde un’infinità di tempo andando anche a baciare un muretto, ma poi conclude settimo, prendendosi anche il lusso di fare un bel sorpasso ai danni del suo mito Alonso, con tutte le attenuanti del caso, chiaramente. Il risultato è quel che conta, e lo spagnolo ieri è stato certamente uno dei migliori in assoluto. Bravo e con le palle!
Kevin Magnussen, 7.5 – Grande riscatto dopo il disastro di Melbourne, porta la Haas a punti: è il primo a riuscire in questa impresa dopo Grosjean, visto che Gutierrez lo scorso anno ha dimostrato di non esserne capace. Una bella risposta a chi lo ha criticato aspramente (compresi noi, sia chiaro) in questi anni. Ora serve continuità.
Sergio Perez & Esteban Ocon, 6.5 – Tre punticini che fanno sicuramente morale, ma ci aspettavamo qualcosina in più dalla Force India. Bravi comunque.
Romain Grosjean, 5.5 – Questa volta le prende dal compagno di squadra, non era più abituato probabilmente. Nel finale si fa sorprendere dalle due Force India. Testa bassa e ripartire, già dal Bahrain, dove l’anno scorso si è tolto grosse soddisfazioni.
Nico Hulkenberg, 4 – Prende due penalità per due infrazioni sotto VSC e SC. Un record probabilmente. Peccato, perché con le sue potenzialità avrebbe potuto portare la Renault a punti.
Joylon Palmer, 4.5 – Finisce dietro al compagno di squadra ma quantomeno non si becca penalità.
Felipe Massa, 4 – Ma che cos’è successo? Grande qualifica, poi in gara il nulla cosmico, sembrava una chicane mobile.
Marcus Ericsson, 4 – A proposito di chicane mobili: la Sauber è quella che è, e lui purtroppo più di questo non può fare.
I RITIRATI
Fernando Alonso, 7.5 – Due gare, due ritiri dopo un weekend di spessore per lui, non certo per la McLaren Honda. Si è scoperto prima di questo weekend che il motore Honda, oltre ad essere una vera ciofeca, consuma un sacco di benzina, tant’è che i piloti non hanno mai visto la bandiera a scacchi. Lotta come un leone per ottenere qualcosa, non serve a niente.
Daniil Kvyat, 6 – E’ partito nono, non stava nemmeno facendo una brutta gara, ma è stato costretto al ritiro per problemi tecnici.
Stoffel Vandoorne, 5 – Le prende costantemente dal compagno di squadra, ma con una macchina del genere è difficile potersi mettere in evidenza al tuo primo anno in Formula 1.
Antonio Giovinazzi, 4 – E’ forse il peggiore del weekend: due botte al muro potentissime e che non faranno certo sorridere il portafoglio Sauber. Ci vuole calma, dagli errori si impara, e il Bahrain sarà forse la sua ultima occasione. Certo, è stato anche sfortunato, ma tutti hanno girato in quelle condizioni. E’ un rookie, e non avrebbe mai pensato di debuttare così presto in Formula 1. Bene la prima, male la seconda, la terza è importantissima. Teniamocelo stretto.
Lance Stroll, 6.5 – Gran qualifica dopo le tante critiche, viene speronato da Perez dopo poche curve. Sfortunato.
EXTRA
Formula 1 2017, 8 – Dopo due gare possiamo dire che questa Formula 1 non è affatto male. Non avrà i suoni dei vecchi tempi (lacrimuccia), però la competizione è a ottimi livelli. Abbiamo più team che competono per la vittoria, più sorpassi cattivi e meno decisi a priori da DRS e gomme di burro. Se queste sono le premesse, quest’anno possiamo divertirci.