Lewis Hamilton, voto 10 – Seconda vittoria consecutiva e primato in classifica distante soltanto otto punti. Nelle ultime due gare ha capitalizzato al massimo le notevoli difficoltà di Nico Rosberg, favorito anche da strategie di dubbia efficacia da parte dei box concorrenti. Partenza non buona, che gli costa la lode, ma gestione gomme esemplare. Alla fine sembra soffrire il ritorno di Vettel, ma non avrebbe avuto grosse difficoltà a vincere avendo ben 13 secondi di vantaggio dopo l’ultimo pit-stop del tedesco della Ferrari.
Sebastian Vettel, 9 – Partenza mostruosa dopo una super qualifica chiusa a un solo decimo dalla Mercedes. Il ritmo gara di Vettel nei primi giri è buono, e Hamilton fatica ad impensierirlo. Poi la sosta che non ti aspetti e che rimescola tutto. Da lì in poi una gara quasi tutta a inseguire una vittoria che però non arriverà. Due errori nel finale, ma che probabilmente risultano ininfluenti. Rammarico, tanto rammarico.
Strategia Ferrari, 0 – La frase uscita dalla bocca di chi scrive subito dopo la ripartenza dalla piazzola box è stata: “Ecco la vaccata”. Montare le Super Soft, e quindi costringendo Vettel a fare un nuovo passaggio in pit-lane nel finale, ha di fatto servito alla Mercedes la vittoria, come se ne avesse bisogno. Per carità, giudicare davanti alla Tv, dietro un PC o col senno di poi è facilissimo, però se gran parte del popolo web (solo così ormai possiamo giudicare in tempo reale quel che pensa la gente) ha espresso in maniera più o meno colorita il dissenso durante questa sosta aggiuntiva evidentemente non siamo stati gli unici a notarlo. La Ferrari ha provato qualcosa di diverso mentre era in testa, e con un ritmo gara di buon livello. Solitamente è quello dietro a doversi inventare qualcosa, ma l’unica spiegazione plausibile a questo punto è che a Maranello non abbiano voluto far notare la differenza di passo con Mercedes a parità di strategie e di gomme, anche se sia Vettel che Hamilton hanno tenuto per tutta la corsa un ritmo indemoniato ed eccezionale. Rode, tantissimo, perchè la Ferrari aveva la possibilità di giocarsela in pista, magari avrebbe perso comunque, ma così la gara è stata decisa dopo 10 giri. Semmai fosse questo il caso, non puoi basare la tua strategia di gara sulla probabilità di pioggia, sulla probabilità del consumo di Hamilton, sulla probabilità che non sta né in cielo né in terra. Rispetto ad Abu Dhabi 2010 saranno pure cambiate le teste, ma l’efficacia no. In Canada la Ferrari canna sempre le strategie ultimamente, vedi il 2012. Il mondiale è ancora aperto, ma questi regali a inizio gara non vanno fatti, c’è poco da fare.
Valtteri Bottas, 9 – In sordina, senza essere inquadrato troppo, Bottas si regala un terzo posto insperato. Complici le elevate difficoltà di Red Bull, Raikkonen e Rosberg, riesce con una sola sosta a stare davanti gestendo al meglio gli pneumatici. Bravo.
Max Verstappen, 9 – Forse avrebbe meritato il podio, ma bravo, anzi bravissimo a tenere dietro Rosberg nel finale, costringendolo all’errore alla chicane dei box. La Red Bull nel complesso ne aveva di meno della Mercedes sul passo gara, ma non demorde e non alza bandiera bianca come invece hanno fatto Ricciardo e Raikkonen in precedenza. La stoffa del campione, c’è poco da fare.
Nico Rosberg, 6.5 – Partenza disastrosa condita dal contatto (regolare) con Hamilton e rimonta comunque da apprezzare, ma nel finale non riesce a sorpassare Verstappen nonostante avesse la macchina più performante, rischiando tra l’altro di andare al muro. Gara no, ma è già la terza consecutiva per Nico, che dopo Barcellona sembra aver perso tantissime certezze create a inizio stagione. Sfortunato per la foratura e che gli ha fatto perdere un sacco di tempo, sennò sarebbe probabilmente arrivato a podio.
Kimi Raikkonen, 5 – Il duo Monaco-Montreal per Raikkonen è sempre deleterio, ma non può essere una giustificazione. Canna sostanzialmente la seconda gara della stagione, non avendo mai ritmo e riuscendo a tenere dietro solo Ricciardo. Riuscirà a reagire come lo scorso anno tenendosi stretto il posto in Ferrari? Noi crediamo di sì. Anche lui penalizzato per la strategia Ferrari, applicata allo stesso modo per entrambi i piloti.
Daniel Ricciardo, 5 – Problemi su problemi, degrado gomme elevato e pit-stop non perfetti. Non è proprio il periodo di Daniel.
Nico Hulkenberg, 7 – Un buon ottavo posto, obiettivamente non poteva fare di più.
Carlos Sainz, 7.5 – Gran gara dalle retrovie dopo il botto in qualifica. Una nona posizione che dimostra una volta di più il suo altissimo potenziale. Bravo!
Sergio Perez, 6.5 – Una zona punti che dà continuità alla sua stagione.
Fernando Alonso, 6 – Lui fa di tutto, anche un’ottima qualifica, ma questa McLaren in piste di motore come Montreal soffre terribilmente. Gli aggiornamenti non sembrano funzionare al meglio, e addirittura con Button vanno pure a fuoco dopo poco. Alonso ce la mette tutta, ma non può bastare. Quanta pazienza avrà?
Daniil Kvyat, 5 – Prende paga dal compagno di squadra. Per prestazioni, stato d’animo e rendimento è il Ricciardo della Toro Rosso.
Esteban Gutierrez & Romain Grosjean, 4.5 – Brutta Haas a Montreal. In una pista come quella di Montreal ci aspettavamo qualcosa in più. Che sia già svanita la magia iniziale?
Sauber, Renault e Manor, 4 – Navigano a stento nelle retrovie. Nota di merito per Wehrlein (voto 6), che riesce a stare davanti alla Sauber di Nasr.
EXTRA PISTA
GP Canada, voto 10 – E’ uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, e non delude mai. Tempo incerto, strategie e duelli ruota a ruota mozzafiato. Montreal è un appuntamento atteso da tutti, piloti e addetti ai lavori, ed è sempre uno spettacolo.
La speranza è ultima a morire, 10 – Ci hanno provato Carlo Vanzini e Marc Gene a credere e farci credere che le gomme di Hamilton, prima o poi, sarebbero crollate, ma in fondo lo sapevano anche loro che il buon Gigi, dopo la sosta della Ferrari a inizio gara, aveva già vinto il Gran Premio del Canada.
Il rispetto tra Hamilton e Vettel, 10 e lode – Sono stati bravi in gara, con un ritmo eccezionale, bravissimi dopo, con un abbraccio sentito tra due campioni che negli ultimi 8 anni stanno dominando la scena.
Race&Love