Sebastian Vettel, voto 10 e lode – Perfetto, sarebbe ripetitivo dire Perfettel, però obiettivamente non ci sono altri modi per descrivere la gara del tedesco, nuovamente vincitore dopo due mesi e leader del mondiale, anche se solo di un punto sul rivale. Quasi mai inquadrato dalla FOM, Vettel gestisce al meglio il tutto. Sapeva di avere la macchina più veloce a Montreal, gestendo quando doveva, spingendo alla grande nei momenti chiave del Gran Premio. Bentornato lassù.
Valtteri Bottas, 9 – Una sbavatura nel finale stava per costargli la seconda posizione, ma tralasciando questo, ottimo weekend per il finlandese, che ha distrutto dalla testa ai piedi un abulico compagno di squadra. Poteva fare di più? Probabilmente no, quindi bravo.
Max Verstappen, 8.5 – Finalmente un weekend positivo e senza alcuna sbavatura. Ha mostrato il suo talento e ha rischiato di passare Bottas nel finale. Un podio che fa sicuramente morale dopo gare assolutamente complicate, specialmente dopo il patatrac di Montecarlo, laddove poteva seriamente ambire alla vittoria.
Daniel Ricciardo, 8 – Alziamo un po’ il suo voto per aver corso tutto il weekend con il motore non apposto, un po’ come a Monaco per intenderci, solo che in Canada la potenza conta e anche tanto. La Red Bull comunque è ancora indietro rispetto a Mercedes e Ferrari, ma è sulla buona strada. Un buon quarto posto, non poteva fare di più.
Lewis Hamilton, 5.5 – Anonimo nella sua Montreal, questa è una notiziona. Lewis ha avuto solo sprazzi di buona guida, ma non così decisivi tanto da potersi riprendere quantomeno la posizione di partenza. Aveva 14 punti di vantaggio su Vettel prima di arrivare in Canada, adesso non è più leader nel mondiale. Male, weekend da dimenticare.
Kimi Raikkonen, 5 – Eccone un altro che ha decisamente deluso. Dispiace tantissimo, la stima di chi scrive nei confronti del Santo Bevitore è immensa, lo ripetiamo in continuazione, ma non si può negare l’evidenza di una gara assolutamente anonima. Poteva e doveva approfittare dei problemi paventati da Hamilton in una certa fase della gara, ma non è mai stato incisivo. Ok, non ha lo stesso motore Evo di Vettel, ma non giustifica i 27 secondi di ritardo e il sesto posto. Possibile mai che dopo un weekend positivo, un errore in Q3 possa farlo decadere nell’anonimato? Vogliamo il riscatto a Le Castellet, o per sì o per forza.
Nico Hulkenberg & Carlos Sainz, 7 – Bene la Renault, prima delle macchine “umane”, ma il ritardo di oltre un minuto da Raikkonen è clamoroso. C’è una distanza abissale tra i tre top team e il resto della compagnia. C’è tanto da lavorare per il team ufficiale francese.
Esteban Ocon, 6 – Gara un po’ anonima per il francese, che ha comunque il merito di portare due punti in casa Force India.
Charles Leclerc, 7 – Ottima riscossa dopo l’incidente di Montecarlo. Altro weekend positivo per il monegasco, sta venendo su molto bene. Bellissima la difesa su Fernando Alonso.
Pierre Gasly, 6 – Nonostante sia fuori dalla zona punti ha comunque fatto una buona gara.
Romain Grosjean & Kevin Magnussen, 5 – Strategie diverse, risultato praticamente identico. Il francese ha la sfiga di aver visto il suo motore esplodere a inizio qualifiche, ma questo risultato negativo della Haas va probabilmente ben oltre quella rottura. Bisogna ripartire e in fretta.
Sergio Perez, 4.5 – Non un gran momento per Checo.
Marcus Ericsson, 4.5 – Dopo un buon inizio di mondiale, lo svedese si sta facendo sfracellare dal giovane compagno di squadra.
Stoffel Vandoorne, 4 – Ma non ci colpa tanto lui, quanto una macchina che pur avendo cambiato motore continua ad avere gli stessi identici problemi. Honda dovrebbe chiedere un risarcimento per danno di immagine.
Sergey Sirotkin, 3 – Ah, c’era?
La bandiera a scacchi al penultimo giro, 10 e lode – Grandi, tutti presi dalla sindrome di Mazzoni in Bahrain nel 2010. Ok, volete fare i fighi facendo sventolare la bandiera a scacchi al VIP di turno, ma quantomeno cercate di non fare potenziali danni incalcolabili.