Lewis Hamilton, voto 10 e lode – Montréal è la sua pista, e i numerosi podi ottenuti in questi dieci anni in Canada lo dimostrano. Raggiunge Senna come numero di pole position e domina la gara dall’inizio alla fine grazie anche alla debacle Ferrari, ma probabilmente avrebbe dominato comunque. Recupera importanti punti in chiave mondiale su Vettel, dimostrando di avere ancora fame di vittorie.
Valtteri Bottas, 9 – Non fa niente di speciale, ma tiene la seconda posizione senza mai rischiare alcunché grazie anche alla totale mancanza di avversari.
Daniel Ricciardo, 8.5 – Approfitta di tutte le situazioni favorevoli conquistando un podio insperato soprattutto dopo le qualifiche. Sì, probabilmente i suoi ultimi podi sono frutto del caso, ma la Formula 1 è anche questa, quindi bravo.
Sebastian Vettel, 8 – Partenza disastrosa sia per lo scatto iniziale che per il contatto con Verstappen. L’ala danneggiata andava sostituita sicuramente prima della bandiera verde alla ripartenza dopo la Safety Car, ma così non è stato, ma col senno di poi è facile fare certe valutazioni. Con due soste prova una strepitosa rimonta e che riesce in gran parte, conquistando un quarto posto sicuramente insperato dopo i primi giri. Compie un sorpasso strepitoso e molto rischioso su Ocon.
Sergio Perez, 8 – Premiamo la caparbietà nel rimanere davanti al compagno di squadra più veloce nonostante gli ordini di scuderia. Difesa a denti stretti fino all’ultima curva, ma non può nulla contro l’arrembante Vettel. L’unica pecca è sicuramente quella di non essere riuscito a sopravanzare Ricciardo per un podio certamente importante per la Force India.
Esteban Ocon, 8 – Merita anche lui lo stesso voto di Perez per la costante crescita dimostrata in questa prima parte di stagione. Ne ha di più del messicano, ma avrebbe dovuto sorpassarlo in pista, e così non è stato. Anche lui deve arrendersi al ritorno di Vettel, ma è un sesto posto che certamente fa morale per il proseguo della sua carriera.
Kimi Raikkonen, 5.5 – Partenza disastrosa, prima parte di gara anche peggiore se possibile. Anticipa la sosta per montare le super soft, ma con questo treno di gomme non riesce a compiere giri performanti. Nell’ultima parte di gara con le ultra soft appena montate viaggia alla grande cercando di conquistare il podio, ma un problema alla macchina lo condanna ad un settimo posto anonimo come gran parte della sua gara. La fortuna non lo assiste, ma questa purtroppo non è una novità.
Nico Hulkenberg, 6.5 – L’impressione è che questa Renault al momento non possa fare di più.
Lance Stroll, 6.5 – Primi punti iridati grazie ad una gara sempre all’attacco. Lo abbiamo additato in questa prima parte di stagione, non ci ha mai convinto, ma questa volta ci ha fatto divertire, spronato dal pubblico di casa. Bravo.
Romain Grosjean, 6 – Dopo svariati testacoda nell’arco del weekend conquista un punto che muove la classifica, ma certamente vorrebbe ottenere qualcosa in più. L’impressione è che non si trovi a suo agio con questa Haas.
Gli altri al traguardo: Palmer 5, Magnussen 4.5, Ericsson 4, Vandoorne 4, Wehrlein 4.
I RITIRATI
Fernando Alonso, 10 – Ennesimo disastro marchiato Honda, si becca il voto massimo per essere andato in mezzo alla gente dopo il ritiro. Si gode il pubblico nel periodo peggiore della sua carriera.
Daniil Kvyat, 5 – Nervoso e sfortunato. Futuro in Formula 1 davvero incerto.
Carlos Sainz, 2 – Ma che voleva fare? Manovra oltremodo pericolosa e senza alcun senso. Fortunatamente stanno tutti bene.
Felipe Massa, S.V. – Per l’appunto, speronato da Sainz in partenza. Non è successo niente, menomale.
Max Verstappen, 8 – Gran partenza e prima parte di gara, la Red Bull lo lascia a piedi.