Andrea Dovizioso, voto 10 e lode – Torna alla vittoria l’alfiere italiano della Ducati. Una gara intelligente a coronamento di un weekend assolutamente entusiasmante dopo le difficoltà delle prove libere. Dovi conduce con un ritmo blando per non distruggere le gomme, e gli altri lo assecondano. Quando è arrivato il momento di tirare, è riuscito a mantenere la vetta senza troppe difficoltà, nonostante l’arrivo di un arrembante Lorenzo. Punti importanti in ottica mondiale, ma il cammino è ancora molto lungo e tortuoso. Ci smentisce comunque dopo le critiche ricevute ultimamente, ma il suo rendimento non è stato ottimo negli ultimi mesi. Speriamo di vederlo sempre così.
Jorge Lorenzo, 9.5 – Arrembante, lo abbiamo scritto prima. Il Lorenzo versione 2018 ha qualcosa di profondamente diverso rispetto a quello dello scorso anno. Certo, subisce ancora molto in alcune fasi di gara, ma ieri la giustificazione era data dal risparmio eccessivo ma dovuto delle gomme. Nel finale torna prepotentemente e stava per inventarsi uno dei sorpassi più belli della storia della MotoGP, ma è per forza di cose andato largo all’ultima variante. Bravo, completa una grande doppietta e si riprende nuovamente la scena.
Marc Marquez, 8 – Intelligente e calcolatore, il leader del mondiale quando ha capito che le Ducati avevano qualcosina in più si è accontentato, tanto il primo inseguitore è dietro, quindi va bene così. Ha dato l’impressione di poter passare le Ducati quando voleva, ma non è stato così. Questa volta non è stato il migliore, ma gli va benissimo così.
Valentino Rossi, 7.5 – L’unica Yamaha nei primi sei, qualcosa vorrà pur dire. Rossi parte bene e si tiene a tiro di Dovizioso. A un certo punto però, forse troppo presto decide di andare al comando, ma quel punto le gomme della sua M1 si deteriorano prima delle altre, come ampiamente previsto, tanto da passare da primo a quinto. Si rifà su Crutchlow all’ultima curva perché appunto è un campione, ma queste pezze cominciano a non bastare. La Yamaha continua ad avere problemi su problemi, e non potendo contare su Vinales (4 e anche sfortunato) deve affidarsi sul solito Rossi, ma da solo è dura.
Cal Crutchlow, 7 – Gran bella gara, mette in difficoltà Rossi e sembra avere il passo di Marquez e compagnia. Nel finale cala vistosamente e si fa infilare dal #46 all’ultima curva. E’ comunque una prestazione positiva.
Danilo Petrucci, 6.5 – Manca un pochino nel finale dopo una rimonta parziale. Avesse avuto la possibilità, probabilmente sarebbe stato lì a lottare con Dovi e Lorenzo.
Johann Zarco, 6.5 – Piccolissima crescita, ma ha già la testa alla KTM. Letteralmente scomparso dopo aver firmato col team austriaco.
Dani Pedrosa, 6 – Diamo la sufficienza perché a inizio weekend è sembrato molto più in palla. Dobbiamo sempre ricordarci che sta guidando con la mente già rivolta verso il ritiro. Noi speriamo che possa continuare a vincere almeno un Gran Premio all’anno, ma la vediamo veramente dura. Quantomeno speriamo che possa conquistare un podio prima della fine della stagione.
Alvaro Bautista, 6.5 – Buon ritmo per lo spagnolo della Ducati dal futuro incerto. E’ forse la sua migliore stagione da quando è in MotoGP, meriterebbe una moto competitiva.
Andrea Iannone & Alex Rins, 5.5 – La Suzuki sembrava in crescita, ma in realtà è una moto da centro classifica con due piloti tutt’altro che in forma.
Jack Miller, 5.5 – Nonostante la moto non aggiornata, ci aspettiamo sempre qualcosina in più del dodicesimo posto per l’australiano della Ducati Pramac.
Franco Morbidelli, 6 – Qualche punticino che non fa male.
Hafizh Syahrin, 5.5 – Ci aspettiamo di più arrivati a questo punto della stagione.
Aleix Espargaro, 6 – Torna dopo l’infortunio e per questo merita la sufficienza, ma l’Aprilia è troppo indietro rispetto alla concorrenza.