Jorge Lorenzo, voto 10 e lode – Il “martillo” martella di nuovo, e lo fa con un’altra gara perfetta, o quasi: parte male, complice anche uno scatto poderoso di Marquez, poi però resta calmo, una rarità in questo anno e mezzo in Ducati e riesce a sopravanzare il connazionale dopo essersi sbarazzato di Iannone. Tiene anche con le morbide, a sto giro non ce n’era per nessuno. Quanti dubbi da qui alla fine del campionato su questo rapporto interrotto così bruscamente tra pilota e team? E soprattutto, chi è adesso la prima guida in casa Ducati? Semmai ce ne sia una? Ai posteri, anzi, ad Assen l’ardua sentenza.
Marc Marquez, 9.5 – Questa volta ha capito di non poter fare di più e si accontenta della seconda posizione. D’altronde, lui considera Rossi come rivale in campionato, quindi l’importante è tenerselo dietro. Ribadiamo che solo lui può perdere questo mondiale, e se si mette in testa che non tutte le gare si devono vincere, l’obiettivo sarà sempre più vicino domenica dopo domenica.
Valentino Rossi, 9 – Vecchio, bollito, bla bla bla. Tiene in piedi la baracca con un altro podio consolidando il secondo posto dietro a Marquez, distante però adesso 27 punti. La sensazione è che con questa Yamaha non potrà mai veramente lottare per il titolo, quindi c’è bisogno di una scossa, così come dichiarato da lui nel dopo gara. Adesso arriva la sua pista (una delle tante a dire il vero), teatro della sua ultima vittoria in MotoGP. Riuscirà a ridurre il gap con Marquez? Difficile, ma non impossibile.
Cal Crutchlow, 8 – Bella la lotta con Dani nell’ultima parte di gara. Sentiva bene la moto, e infatti non è caduto e si è regalato un bel quarto posto.
Dani Pedrosa, 7 – Dopo gare complicate, un quinto posto non può che fare bene a Camomillo. Siamo contenti per lui.
Maverick Vinales, 6 – Vorremmo davvero capire il suo problema cronico nelle prime fasi di gara: sempre attorno alla decima posizione. Un mistero visto che poi risale facilmente nella seconda parte della corsa. Questa volta comunque la sufficienza ci sta, ma deve assolutamente dare di più, perché il compagno di squadra riesce comunque a portare a casa risultati importanti.
Johann Zarco, 5.5 – Altra gara anonima. Che si sia spenta la luce della prima parte del campionato con quella caduta di Le Mans?
Danilo Petrucci, 5.5 – Idem con patate, anche per Danilo gara assolutamente da dimenticare.
Alvaro Bautista, 6.5 – Lui invece, al contrario di Vinales riesce a risalire nella seconda parte della corsa, ma lo fa con un mezzo che sulla carta è nettamente inferiore alla Yamaha. Bravo.
Andrea Iannone, 4.5 – Che brutta gara per Andrea. Sembrava potesse dare continuità ai suoi risultati, e invece un decimo posto che lo relega nuovamente in mezzo ai bocciati della domenica.
Pol Esparagaro, 6 – Unica KTM al traguardo, quantomeno si porta a casa dei punti che possono far morale. Ancora però c’è tanta strada da fare.
Scott Redding, 6 – La sua sufficienza è più un incoraggiamento visto l’inizio disastroso di campionato.
Karel Abraham, 5 – Vedendo i risultati del compagno di squadra è costretto a dare molto di più.
Franco Morbidelli, 5 – Sì ok, quattordicesimo e due punti in saccoccia, ma è l’unica notizia positiva: quattro cadute in un weekend sono troppe, bisogna fare uno step adesso. Forza Morbido!
Andrea Dovizioso, 2 – Ahia, un’altra caduta autonoma, questa fa forse più male di quella di Le Mans visto che aveva tutte le carte in regola per potersi portare a casa la vittoria. Dovi è sotto pressione, non vorremmo che stesse andando in crisi contemporaneamente ai grandi risultati di Lorenzo. Adesso sono appaiati in classifica, e la Ducati deve contare su due alfieri pronti a tentare la rimonta quasi impossibile su Marquez. Così non va Dovi, rialzati!