Daniel Ricciardo, voto 10 e lode – Spesso si ritrova sul podio senza sapere bene come, e anche questa volta approfitta delle imprecisioni altrui, andando a vincere senza grosse difficoltà. Stupendo il triplo sorpasso nella ripartenza dall’ultima Safety Car che di fatto gli consegna la vittoria.
Valtteri Bottas, 6 – Abbiamo dovuto scindere il voto: 4 per aver tamponato Raikkonen al via, graziato dalla direzione gara, 8 per la grande rimonta, agevolata da qualche Safety Car di troppo. Il buon Voucher però dà sempre l’impressione di essere colui che deve fare risultato solo quando Hamilton è in difficoltà, ma evidentemente gli va bene così.
Lance Stroll, 10 – Incredibile gara del ragazzino canadese. Additato negativamente dai più, sottoscritto compreso, sale sul podio senza commettere alcun errore e guidando alla perfezione. Peccato per il secondo posto sfumato al fotofinish. I punti di Montreal lo hanno trasformato in positivo.
Sebastian Vettel, 4.5 – Weekend difficoltoso già dal sabato, perde letteralmente la testa dopo la scorrettezza non sanzionata di Hamilton, commettendo un fallo di reazione che lo porta direttamente dalla parte del torto. La ruotata all’inglese poteva anche costare una bandiera nera essendo un gesto antisportivo, gli è andata bene con i rispolverati 10 secondi di stop&go. Sulla gara niente da dire, ha corso bene finendo ai piedi del podio dopo la penalità, ma è chiaro che la sfida con Hamilton può diventare epica, e questo lui lo sa, ma deve gestire meglio queste situazioni non cadendo in certe trappole.
Lewis Hamilton, 4 – Ha una (e forse due) penalità in meno del dovuto sul suo curriculum: quella plateale è quando si pianta letteralmente davanti a Vettel causando tutto l’ambaradan successivo. La seconda, sfuggita ai più, quando i meccanici lo rimettono in pista in unsafe release non avendo ben fissato la protezione della testa. In gara si perde dopo la bandiera rossa, implorando la squadra affinché Bottas rallentasse Vettel. Sta soffrendo questo duello più di quanto voglia mostrare. Ci aspetta una stagione al cardiopalma.
Esteban Ocon, 4 – L’incidente con Perez, col senno di poi, costa un incredibile risultato per la Force India, che avrebbe anche potuto vincere questa gara pazza.
Kevin Magnussen, 7 – È stato addirittura sul podio per un breve tratto di gara, poi ha gestito accontentandosi di portare a casa punti importanti.
Carlos Sainz, 6.5 – Figura da pollo in partenza a parte, raggiunge un ottavo posto che muove la classifica mondiale. L’impressione è che questa Toro Rosso più di così non possa andare.
Fernando Alonso, 8.5 – Primi punti iridati grazie ad una gara di alto livello. Si è divertito quantomeno, anche se il nono posto non può certo essere il suo obiettivo, ma guidando un cancello è forse il massimo in questo momento.
Pascal Wehrlein, 8.5 – A proposito di cancelli: Pascal porta un punto in casa Sauber. Un altro pilota sprecato in un team di basso livello.
Gli altri: Marcus Ericsson 5, Stoffel Vandoorne 5, Romain Grosjean 4 (più sulle vie di fuga che in pista).
I RITIRATI
Kimi Raikkonen, 7 – Buon weekend culminato con la terza posizione in qualifica. Sfortunato come al suo solito già dalla partenza, perde pezzi curva dopo curva. Ha provato a restare in pista ma non c’è stato niente da fare.
Sergio Perez, 6 di incoraggiamento – Viene tradito dal compagno di squadra: il loro rapporto è ufficialmente incrinato.
Nico Hulkenberg, 3 – Pollo.
Daniil Kvyat, Felipe Massa, Joylon Palmer e Max Verstappen, 6 – Sfortunati.
EXTRA
Direzione gara, 0 – Si può fare qualsiasi tipo di valutazione, ma il gesto di Hamilton è da condannare, così come quello di Vettel. Frenare in quel modo è chiaramente sbagliato, dimezzare la velocità così di botto con l’avversario alle spalle è fin troppo stupido, quindi quando dite che Hamilton non ha frenato confermate di essere nel torto, non offendete l’intelligenza di milioni di appassionati, almeno questo cari Charlie & Co.
Il Gran Premio a Baku, 0 – Pista oscena e commissari (la maggior parte, non tutti) inadeguati: per togliere la macchina di Kvyat ci sono voluti almeno dieci minuti. A Montecarlo ci impiegherebbero dieci secondi. Ah, se la batte con Sochi come bruttezza, che senso hanno il rettilineo di 400 chilometri e il primo settore tutto a 90 (gradi)?