Pagelle Baku | Ecco Verstappen, arrivano i guai! Perez, Sainz e Leclerc da applausi, che sfiga per Bottas
30 Aprile 2018 - 14:47
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GP Azerbaijan

© Wolfgang Wilhelm

Immagine di copertina: © Wolfgang Wilhelm

Lewis Hamilton, 7.5 – La gara di Baku è stata molto particolare, non è stato facile dare voti e giudizi ai piloti, specialmente a quelli dei top team. Lewis ha vinto la prima gara della stagione probabilmente senza sapere come. Approfitta della foratura del compagno di squadra e della fretta di Vettel, andando a riprendersi quella vittoria scippata dal fato nel 2017. Non ha fatto un gran weekend, ma certamente questo successo dà una spinta incredibile all’inglese. La Safety Car è stata ancora una volta decisiva, tre gare su quattro decise dal regime di bandiera gialla permanente (Melbourne era VSC). Quando c’è questo equilibrio si può rompere solo con fattori extra. Per inciso, la Mercedes non era assolutamente la macchina migliore del weekend, e quindi questa vittoria vale doppio, e vale anche il primato mondiale piloti.

Kimi Raikkonen, 7 – Fa tutto benissimo fino al Q2, quando con le Super Soft non riesce a completare un giro buono per qualificarsi con quelle gomme nel Q3. Proprio nel giro decisivo per la pole position, Kimi commette un errore grave che non solo gli toglie una pole praticamente certa, ma addirittura lo relega in sesta posizione. Gara in salita già dall’inizio con l’incidente con Ocon, fondo macchina danneggiata e prima sosta anticipata. Con le Soft non va, ma la Safety Car finale lo aiuta. Si porta in quarta posizione, Vettel va lungo, Bottas fora e magicamente si ritrova secondo. La fortuna lo ha assistito a sto giro, e per questo siamo contenti. Torna in lotta per il mondiale, conquista il terzo podio su quattro gare e si trova benissimo con la macchina. E’ il miglior Raikkonen da quando è tornato in Ferrari.

Sergio Perez, 9 – Terzo posto tanto insperato quanto meritato. Checo non ha passato un bel periodo, così come tutta la Force India, e questo podio è il giusto premio per questo pilota, forse eterna promessa fino alla fine della sua carriera, ma con un gran manico e una tranquillità che ha acquisito nel tempo. Niente, siamo veramente contenti.

Sebastian Vettel, 7 – Che peccato! Seb guida in maniera impeccabile per tutta la gara, ma la Safety Car finale sconvolge tutti i suoi piani di vittoria. Prova, tenta l’azzardo su Bottas, ma perde questo colpo andando lungo e spiattellando la sua anteriore sinistra a favore di Hamilton, Raikkonen e Perez. Forse avrebbe potuto aspettare, forse no, perché probabilmente l’alternativa era quella di farsi superare comunque da Lewis. Con un mondiale così aperto è difficile trovare l’unico tuo contendente per la vittoria finale, e Bottas in quel momento non era certo fuori dai giochi (non lo è nemmeno ora). E’ stato un azzardo che non ha pagato, ci può stare come no. Certo è che questo abbassa notevolmente il suo voto a fine gara, perché fino a quel momento era un 10 grande quanto tutta l’Azerbaijan. Con questa Ferrari e con questo Vettel comunque, i tifosi della Rossa potranno gioire ancora tanto quest’anno.

© Red Bull Pool/Getty Images

Carlos Sainz, 8 – Prima parte di gara stratosferica, con lo spagnolo addirittura quarto davanti alle Red Bull (con problemi) e dietro ai big, anche se con distanze siderali. Cala come tutti con le Soft, ma recupera grazie alla Safety Car. Alla fine dei giochi il quinto posto è un gran risultato per lui e per il team. La Red Bull lo sta tenendo d’occhio attentamente, ieri molto da vicino a dire il vero.

Charles Leclerc, 9 – Ecco un altro da tenere d’occhio. Lo sapevamo che prima o poi sarebbe arrivato, era solo questione di tempo e pazienza. Sia chiaro, è solo una grande prestazione, ma ancora non ha fatto praticamente niente. Deve riconfermarsi, e vogliamo sottolineare l’ottimo lavoro della Sauber: forse molti ancora non l’hanno capito, ma la scuderia svizzera griffata Alfa Romeo non è più il paracarro dell’anno scorso, ed è già la seconda volta che va a punti nel 2018, quindi occhio.

 

Fernando Alonso, 7.5 – Girare su due ruote ci ha riportati inevitabilmente per un attimo alle gesta di Gilles Villeneuve. La sua gara sembra terribilmente compromessa, ma come spesso capita a Baku (vedi 2017 con Bottas) anche i doppiati o gli ultimissimi possono ottenere grandi risultati alla bandiera a scacchi. Bravo a non mollare, ma anche quest’anno ha tra le mani una macchina non all’altezza, almeno per il momento. Barcellona sarà determinante.

Lance Stroll, 7 – Ecco un paracarro degno di questo nome. La Williams a Baku però sembra aver fatto un lieve passo avanti, e Stroll conferma di trovarsi a suo agio sulla pista che lo ha visto assoluto protagonista nel 2017. Fuoco di paglia? Forse, ma mai dire mai.

Stoffel Vandoorne, 6.5 – Vista la gara difficile di Alonso, poteva sicuramente fare qualcosa in più. La sufficienza piena per i punti, ma ci aspettiamo di più dal belga.

Brendon Hartley, 6.5 – Risultato positivo dopo alcuni weekend complicati. Da censurare il suo comportamento in qualifica, quando ha rischiato di mandare in ospedale Gasly. Per il resto comunque buona prova per il campione WEC.

Marcus Ericsson, 5.5 – Stavolta non riesce a stare davanti a Leclerc, complice anche una penalità e un weekend in totale affanno.

Pierre Gasly, 5 – Non una gran gara per il francese. Si fa notare in questo weekend solo per aver rischiato le gambe in qualifica con Hartley, fortunatamente tutto è andato bene.

Kevin Magnussen, 4.5 – Era decimo durante la Safety Car, si è fatto mangiare da tutti.

I RITIRATI

© Red Bull Pool/Getty Images

Max Verstappen, 1 – Solitamente chi viene tamponato ha sempre ragione. La prassi è questa, ma qui, almeno per chi scrive, ci sono pochi dubbi. Verstappen compie un’altra manovra pericolosa per se stesso e per il compagno di squadra. L’olandese, oltre a fare zig zag e cambiare direzione in fase di frenata, spinge il pedale del freno anche qualche metro prima del solito, ma di questo e altro ne parleremo in un approfondimento oggi pomeriggio. Per il resto, Max fa ancora danni senza essere sanzionato, perché diciamoci la verità, la reprimenda è solo una carezza. Qua non si gioca, ci si fa male sul serio, e lo scriviamo sempre. Non ne combina mezza buona da quando è iniziato il campionato, ma purtroppo sappiamo che la Red Bull non prenderà provvedimenti per il suo prediletto. Per intenderci, Kvyat nel 2016 venne declassato per molto meno.

Daniel Ricciardo, 6 – Allora, qua il discorso è leggermente diverso. Ricciardo fa la sua classica mossa, che però non può avere effetto contro uno che ti fa continuamente zig zag in rettilineo, e per chi se lo fosse dimenticato, questo è vietato dal regolamento. Max, così come nel 2016 cambia direzione in frenata, ed è qui che la “mossa Ricciardo” va a scontrarsi con la “mossa Verstappen”. Risultato? Tamponamento e gara finita per entrambi. Assolviamo l’australiano, che con fatica era riuscito a sopravanzare il compagno prima della sosta ai box, dando vita anche a un bel duello dall’epilogo inevitabile.

Valtteri Bottas, 9 – Povero. Davvero, ci dispiace tantissimo per come è finita la sua gara. Dopo il primo stint avrebbe forse meritato la vittoria a quel punto, ma la foratura trasforma i suoi sogni di gloria in un incubo. Nient’altro da dire, grande gara, epilogo disastroso.

Romain Grosjean, 0 – Ma come si fa a sbattere in regime di Safety Car? Altro che Ferrari Romain..

Nico Hulkenberg, 4 – Come nel 2017, manda a quel paese una grande gara andando a prendere il muro. Eterna promessa.

Esteban Ocon, S.V. – Incidente di gara con Raikkonen.

Sergey Sirotkin, S.V. – Sfortunato nell’incidente che lo mette fuori gara.

EXTRA

FIA, organizzazione e tutto l’ambaradan, 0 – Bastava una bandiera rossa dopo l’incidente di Grosjean, invece è stato mandato un camion in pista, pericolosissimo visto che anche in regime di Safety Car, come abbiamo visto si può perdere il controllo della macchina e andare a muro. Poi, una quantità di giri infiniti per togliere la Haas, marshall veramente di basso livello, e menomale che molti sono stati chiamati da altri paesi. La bandiera rossa l’anno scorso venne esposta per molto meno. Evidentemente a Baku non sono come a Monaco, ma non è una novità. Poi pista pulita male e pezzi rimasti in traiettoria (povero Bottas). Insomma, le gare saranno anche belle nonostante la pista sia oscena, ma l’organizzazione ancora è di bassissimo livello.

Carlo Vanzini, 10 e lode – “Lo prende, lo prende, LO PRENDE!!” Bum, Ricciardo ha davvero preso Verstappen. E’ l’unico 10 di questa gara, assolutamente meritato.