Sebastian Vettel, voto 10 e lode – Per la terza volta in altrettante gare il quattro volte campione del mondo si becca il voto massimo con tanto di lode. Gara pressoché perfetta già dalla partenza, quando supera Hamilton e si francobolla al più lento Bottas. La sosta anticipata cambia le carte in tavola, e anche questa volta la Safety Car ha provato a strappargli la vittoria, senza però riuscirci come (forse) in Cina. Conduzione di gara magistrale, sembra di rivedere il Vettel Perfettel degli anni d’oro in Red Bull. Beh, se le previsioni sono queste…
Lewis Hamilton, 7.5 – Parte malissimo ed è costretto a usufruire per due volte dell’ordine di scuderia per cercare di raggiungere Vettel dopo una cappellata colossale in regime di Safety Car, quando si pianta letteralmente davanti a Ricciardo: cinque secondi di penalità, gomme sbagliate al secondo pit e rimonta straordinaria, ma non basta. Non sembra più così contento di avere Vettel come avversario.
Valtteri Bottas, 6 – Per la prima volta da quando il sottoscritto compila le pagelle (siamo al terzo anno per la cronaca) un pilota che termina sul podio ha meno di 7, ma dopo aver ottenuto una pole position bellissima (per questo la sufficienza) fatica già dai primi giri, quando la sua Mercedes si mangia le gomme posteriori. Dopo i pit stop il suo ritmo di gara crolla, per l’esattezza da quando il team decide di mandare avanti Hamilton a suo discapito. Valtteri non la prende certo benissimo, ma nell’ultimo stint si becca 14 secondi dal compagno di squadra. E’ sempre più Voucher.
Kimi Raikkonen, 6.5 – Abbiamo voluto premiare l’ultima parte di gara dopo un weekend complicato iniziato con la rottura del turbo venerdì mattina. Parte male, si sbarazza la prima volta di Massa, la SC glielo ripiazza davanti, e dopo un gran bel sorpasso su Ricciardo, prova a prendere Bottas nel finale di gara, e quasi quasi.. Peccato, perché può dare di più, ma questa volta si è beccato i complimenti del presidente. Bastone e carota, i risultati arriveranno, siamo ancora all’alba di questo mondiale.
Daniel Ricciardo, 6.5 – Senza infamia né gloria, Ricciardo più di questo non può fare. La Red Bull è ancora molto lontana dai due top team, precisamente 39 secondi.
Felipe Massa, 7.5 – Si riprende dopo la brutta gara di Shanghai, confermando il trend visto a Melbourne. Impensierisce per nella prima parte Raikkonen e si mantiene a debita distanza da Perez.
Sergio Perez, 8 – Dopo una qualifica pessima, Checo rimonta alla grande guadagnando ben nove posizioni, roba non da tutti. Bravo.
Romain Grosjean, 7.5 – Punti d’oro per la Haas e per il francese dopo la prestazione poco brillante della scorsa settimana.
Nico Hulkenberg, 7 – Conferma l’ottimo trend della Renault, che nel prossimo futuro potrà certamente battagliare per posizioni più prestigiose.
Esteban Ocon, 10 – E’ abbonato al decimo posto, visto che è la sua posizione in tutte e tre le gare del mondiale. Scherzi a parte, 6.5 va benissimo.
Pascal Wehrlein, 8 – Questo invece non è uno scherzo: il tedesco è tornato in pista dopo l’incidente al ROC dando paga a Ericsson (già dietro prima del ritiro), andando in Q2 con questa Sauber e zittendo tutti coloro che hanno nutrito dei dubbi sulle sue capacità. Tre vertebre fratturate ragazzi, ci vuole tempo e pazienza. Per Giovinazzi ci saranno altre occasioni.
Daniil Kvyat, 5 – Una bella lotta con Sainz nel primo giro, dopodiché il nulla.
Joylon Palmer, 5 – Un voto in più per la Q3 conquistata sabato, stop.
I RITIRATI
Fernando Alonso, 7 – Per la terza volta consecutiva è il primo della lista “Ritirati”. La sua macchina si rompe sempre dopo aver subito un sorpasso, è pazzesco. E’ pazzesco anche che la Honda sia omologata per fornire Power Unit in Formula 1, dovrebbero fermarla al più presto visti i soldi spesi inutilmente, alla faccia dell’abbattimento dei costi. Fernando più di così non può fare. Sempre più insistenti le voci di un suo addio dopo Indianapolis, e noi facciamo il tifo per lui in tutti i sensi.
Marcus Ericsson, 4 – Prima del ritiro le ha prese da Wehrlein venerdì, sabato e domenica.
Carlos Sainz, 3 – Follia pura la sua uscita dai box che causa l’incidente con Stroll, ma dove voleva andare? O si sono rotti i freni oppure ha sbagliato in pieno. Optiamo per la seconda.
Lance Stroll, 6 di incoraggiamento – Non stava andando malissimo, e per la seconda volta consecutiva è fuori per colpe non sue.
Max Verstappen, S.V. – Weekend non giudicabile per come è finito, visto che dopo la prima sosta è andato a muro per la rottura dei freni, peccato.
Kevin Magnussen, S.V. – Si ritira troppo presto per essere giudicato.
Stoffel Vandoorne, S.V. – Lui addirittura non parte per colpa della Honda. Ha cambiato si e no una Power Unit a sessione. A parte gli scherzi, è già in procinto di ricevere le prime penalità per la sostituzione di componenti motoristiche, auguri.
EXTRA PISTA
Gianfranco Mazzoni, 10 e lode – Torna il Mazzo con le sue perle in telecronaca: venerdì durante le prove libere riceve una domanda direttamente dal “Policlinico di Torino”, anziché dal Politecnico. Sui social la frase è virale, e noi non ci stancheremo mai di volergli bene, ma probabilmente questa è una delle ultime perle visto che la Rai non dovrebbe rinnovare i diritti in chiaro.
Kimi Raikkonen, 10 e lode – La camminata di Iceman nel deserto dopo la rottura nelle FP1 diventa virale, e la pagina ufficiale della F1 ne ha fatto un video intitolandolo “The Good, The Bad and The Kimi”, con tanto di sottofondo musicale annesso. Uno spasso che solo il finlandese può regalare agli appassionati.