Lewis Hamilton, voto 10 e lode – Vittoria senza discussioni per Hamilton, che è ormai a un passo dalla conquista del suo quarto mondiale. Non benissimo in partenza, tenta di chiudere Vettel così come il tedesco a Singapore con Verstappen, ma questa volta tutto fila liscio e Seb si piazza davanti. Il ritmo Ferrari però non è al livello di quello di Hamilton, che al sesto giro compie il sorpasso che lo porterà alla vittoria. Nessun intoppo, tutto perfetto dal venerdì alla domenica. Ah, complimenti alla Mercedes, campione del mondo costruttori per la quarta volta consecutiva.
Sebastian Vettel, 8.5 – Prima parte di gara al di sotto delle aspettative, persino con le Soft soffre più del dovuto, ma con le Super Soft riesce a prendere il ritmo giusto anche per tenere dietro un arrembante Verstappen. Bello e rischioso il sorpasso su Bottas, tenta di restituire il favore nel finale a Raikkonen lasciandogli, senza successo, il DRS. Non aveva il ritmo sperato, più di così non poteva fare. Il mondiale è praticamente andato, ma può essere soddisfatto per il risultato finale a Austin.
Kimi Raikkonen, 8.5 – Partenza non perfetta per Iceman, ma il resto della gara è eccellente: ritmo indiavolato, persino migliore di quello del suo compagno di squadra, al quale cede la posizione per tenere vive quella fiammella mondiale ormai saldamente nelle mani di Hamilton. Si difende come può contro un Verstappen con gomme decisamente più fresche, e alla fine gli lascia quel poco spazio disponibile per un sorpasso, giudicato però irregolare dai commissari. E’ l’emblema del lavoro di squadra Ferrari, ma a Maranello manca ancora qualcosa per essere al livello della Mercedes. Podio meritato per Kimi, per una serie di motivazioni, speriamo che questo finale di stagione possa regalargli quella gioia che aspetta da anni, se lo meriterebbe.
Max Verstappen, 8.5 – Gran gara per Max, partito sedicesimo è riuscito persino a lottare per il podio, ma la manovra su Raikkonen è oggettivamente irregolare. Non si può trarre vantaggio mettendo le quattro ruote fuori dalla linea bianca e oltre il cordolo. La penalità è sacrosanta, speriamo solo che questo possa far capire, una volta di più, che fuori dalla pista ci vogliono erba e ghiaia. Comunque, si conferma un pilota di straordinario talento, ma qualche volta eccede, anche se questa volta doveva assolutamente provarci. Stavolta è andata male. Bravo lo stesso.
Valtteri Bottas, 5 – A.A.A. cercasi uomo biondo, occhi azzurri, lineamenti scandinavi e con una tuta Mercedes. Bottas si è beccato 34 secondi dal compagno di squadra, ed è stato infilato da Vettel, Raikkonen e Verstappen senza grosse difficoltà. Quando il pilota fa la differenza…
Esteban Ocon, 7.5 – Grande prova del francese della Force India. Ancora una volta la Pantera Rosa si dimostra macchina competitiva, ma il ragazzino della Mercedes ci ha messo quel qualcosa in più anche rispetto a Perez. Bravo.
Carlos Sainz, 8 – Capacità di adattamento impressionante e sorpasso al cardiopalma su Perez. Sainz ha forse trovato la sua dimensione, e con una Renault in crescita può certamente dire la sua nel 2018, in attesa di un posto in Red Bull (l’unico disponibile al momento) nel 2019.
Sergio Perez, 6.5 – Doppio smacco: quello da parte di Ocon che gli è arrivato davanti e quello di Sainz con il sorpasso stellare. L’ottavo posto non è da buttare, ma chiaramente vuole e può fare di più, quale gara migliore del Messico per riscattarsi?
Felipe Massa, 7 – Gara di sostanza per il brasiliano, che vuole far vedere alla Williams di essere ancora in grado di guidare a buoni livelli. Di Resta e Kubica premono, per Felipe non sarà facile, ma lui non molla quel sedile.
Daniil Kvyat, 6.5 – Ottima prova per il russo di Roma: rientra in pista dopo due gare per far posto a Gasly e, con una squadra nuova e con una macchina che non era la sua fino a un mese fa (di fatto ha preso il posto di Sainz, quindi il ruolo di seconda guida sulla carta) è riuscito a terminare decimo, ottenendo anche un punto mondiale. La famiglia Red Bull probabilmente non punterà su di lui in futuro, ma così come Massa vuole far ricredere il team.
Lance Stroll, 5 – Onestamente non ci ricordiamo alcuna sua manovra durante la gara. In qualifica invece rischia di combinare la frittata. Ragazzino, non si rallenta dopo una curva quando si è in traiettoria, dietro arrivano come fulmini.
Stoffel Vandoorne, 6 – Onestamente ha ricevuto mille mila posizioni di penalità in questo weekend. Con questa McLaren Honda di più non poteva fare.
Brendon Hartley, 6 – Diamo la sufficienza perché all’esordio assoluto in Formula 1. Per giudicarlo bene dobbiamo rivederlo. Il suo compito l’ha comunque portato a termine.
Romain Grosjean, 4.5 – Male.
Marcus Ericsson, 4 – Peggio.
Kevin Magnussen, 3 – Questo ragazzo è un pericolo per sé e per gli avversari. Non è ben visto dai suoi colleghi, compie manovre che spesso vanno oltre il limite.