Immagine di copertina: © BMW Motorsport / Official Twitter Page
Antonio Felix Da Costa (BMW i Andretti, 1° posto), voto 10
Il portoghese torna al successo in Formula E dopo tre anni e lo fa regalando alla BMW la prima vittoria all’esordio assoluto in forma ufficiale nella serie con una gara magistrale gestita dall’inizio alla fine dopo la pole position conquistata sul bagnato. Ringrazia le penalità inflitte ai due piloti della DS Techeetah che erano riusciti a superarlo, ma negli ultimi minuti di gara è bravissimo a sfruttare la ripartenza dopo la Safety Car e a tenere dietro Vergne, che gli arriverà dietro al traguardo per soli 4 decimi. Dopo stagioni difficili finalmente AFDC ha tra le mani una monoposto competitiva che gli consente di lottare per le posizioni di vertice, dove un pilota come lui deve stare: dopo la presentazione della sua BMW aveva scritto su Instagram “Now we can fight!”, e dopo una vittoria come questa l’augurio è che le cose possano andare meglio rispetto ai precursori di questa frase…
Jean-Eric Vergne (DS Techeetah, 2° posto), voto 9,5
Il campione del mondo in carica inizia la Season 5 come da pronostico, all’attacco sin dalle prime battute di gara con dei bellissimi sorpassi, tra cui quelli all’esterno di Buemi e Da Costa per la testa della gara. Un Drive Through per Technical infringment lo priva di una vittoria sicura, ma dopo la penalità il francese è ancora velocissimo riportandosi rapidamente in seconda posizione fino a tallonare Da Costa all’ultimo giro per la vittoria rischiando anche di tamponarlo. Non avrà vinto, ma JEV lascia l’Arabia Saudita con un buon secondo posto e la consapevolezza di avere al momento la vettura migliore del campionato.
Jerome D’Ambrosio (Mahindra Racing, 3° posto), voto 8,5
Ottima prima uscita del belga con la Mahindra che conquista il podio dopo una gara passata principalmente a lottare con Buemi e Lopez, con quest’ultimo che non ha retto la pressione del suo ex compagno di squadra alla Dragon che lo ha passato approfittando dei suoi errori nell’attivare l’Attack Mode. Nulla ha potuto contro il ritorno di Vergne, ma D’Ambrosio può sorridere lo stesso con un ottimo terzo posto finale.
Mitch Evans (Jaguar Racing, 4° posto), voto 7,5
Passato un pò in secondo piano, il kiwi della Jaguar è stato autore di un’altra solida gara in Formula E che lo ha visto arrivare ai piedi del podio. Bravissimo dopo la Safety Car a superare Buemi sfruttando l’Attack Mode e a resistere a Lotterer nell’ultimo giro difendendo con i denti la quarta posizione, a conferma del valore suo e della sua monoposto.
André Lotterer (DS Techeetah, 5° posizione), voto 7,5
Come successo al suo compagno di squadra Vergne, anche Lotterer è rimasto vittima della stessa penalità per Technical infingment che lo ha privato di un podio certo. A differenza di Vergne, però, il tedesco non riesce a risalire la classifica dopo il Drive Through e deve accontentarsi del quinto posto finale con la conquista del giro più veloce.
Sebastien Buemi (Nissan e.Dams, 6° posizione), voto 6
Gara un pò anonima per Seb che parte benissimo superando Lopez per la seconda posizione ma poi non riesce a tenere il ritmo dei migliori arretrando in classifica. E’ anche sfortunato nell’attivazione dell’ultimo Attack Mode che viene praticamente annullato dall’ingresso in pista della Safety Car e non riesce a difendersi nel finale dagli attacchi di Evans e Lotterer che lo portano in sesta posizione finale, proprio davanti al suo compagno di squadra Rowland.
Oliver Rowland (Nissan e.Dams, 7° posizione), voto 7
Graziato dopo lo jump start iniziale, l’inglese arrivato all’ultimo momento in Nissan fa una gara solida e convincente, tenendosi fuori da situazioni scomode e portando a casa punti importanti per lui e per la scuderia francese, alla prima gara con powertrain Nissan dopo quattro stagioni con Renault.
Daniel Abt (Audi Sport ABT Schaeffler, 8° posto), voto 5,5
Audi in difficoltà ad Ad Diriyah dove Abt prova a rimediare a delle qualifiche deludenti sul bagnato chiudendo in ottava posizione, dopo alcuni duelli con Massa e Rowland, non il massimo.
Lucas Di Grassi (Audi Sport ABT Schaffler, 9° posto), voto 6
Mezzo voto in più rispetto ad Abt per la sua rimonta in gara dopo la penalità ricevuta al termine delle qualifiche che lo ha costretto a partire dalla 19° posizione fino alla nona piazza ottenuta al traguardo, ma è ovvio che dal vice campione in carica ci si aspettano risultati di gran lunga migliori.
Nelson Piquet JR (Jaguar Racing, 10° posto), voto 6-
Chiude la zona punti dopo aver fatto a sportellate con Di Grassi negli ultimi giri di gara, ma Evans ha stravinto il confronto interno in questo weekend, come spesso accaduto anche l’anno scorso
Sam Bird & Robin Frijns (Virgin Racing, 11° e 12° posto), voto 5,5
Anche i piloti Virgin hanno avuto le stesse difficoltà della Audi, che da quest’anno ne fornisce il powertrain, con Bird e Frijns penalizzati anche loro in griglia di partenza come Di Grassi; partiti dalla 10° fila i due arrivano a ridosso della zona punti rimanendo però a bocca asciutta.
Felipe Massa (Venturi GP, 14° posto), voto 6
Era l’uomo più atteso e nonostante il risultato finale Felipe non ha deluso i suoi tifosi. Partito 12° il brasiliano mostra subito i muscoli effettuando sorpassi aggressivi e decisi che gli consentono di arrivare fino alla settima posizione, quando anche lui viene penalizzato con un Drive Through a metà gara che manda in frantumi le sue possibilità di ottenere un buon risultato. Chiude 14°, ma Massa ha già dato l’impressione di essere a suo agio in Formula E e già dalla prossima gara di Marrakesh potrà tornare a dire la sua.
Stoffel Vandoorne (HWA Racelab, 17° posto), voto 4,5
L’ex McLaren sul bagnato sorprende portandosi nelle prime posizioni sia nelle prove libere che in qualifica. Partito 4°, il belga però non è per niente competitivo con la sua HWA, complice anche alcuni problemi tecnici riscontrati al termine della gara sia sulla sua vettura che su quella di Paffett (finito a muro, voto 4), perdendo posizioni su posizioni fino a terminare la sua prima gara in Formula E in 17° posizione.
Alexander Sims (BMW i Andretti, 18° posto), voto 5
Stava guadagnando posizioni in coppia con Massa quando anche lui è rimasto vittima di un Drive Through che lo ha tagliato fuori dalla zona punti. Alla ripartenza dopo la Safety Car nel finale di gara sprofonda in 18° posizione, l’altra faccia della medaglia BMW nonostante la vittoria di Da Costa.
Jose Maria Lopez (Dragon, ritirato), voto 4
Dopo un’ottima qualifica sul bagnato che gli consente di partire in seconda posizione grazie all’esclusione di Dillmann le pretese per vedere una bella gara da parte dell’argentino c’erano tutte, ma Lopez in gara spreca tutto prima perdendo la seconda posizione al via da Buemi, poi perdendo il duello con D’Ambrosio per aver mancato l’attivazione dell’Attack Mode per ben due volte prima di andare a muro a 10 minuti dalla fine ponendo fine alla sua gara. Male male Pechito…
Edoardo Mortara (Venturi GP, ritirato), voto 3
Due incidenti nella stessa giornata, il primo per un guasto al Brake by wire e il secondo in gara dopo poche curve. Rimandato
Felix Rosenqvist (Mahindra Racing, ritirato), voto 2
A muro in qualifica e ritiro in gara mentre era in bagarre a metà classifica. Non il modo migliore per lasciare la Formula E.