PORTLAND – Non poteva sperare in un epilogo migliore Pato O’Ward. Il pilota messicano è arrivato a Portland con l’intento di aggiudicarsi il titolo Indy Lights e c’è riuscito grazie al successo ottenuto in gara 1. Ieri è arrivata anche la vittoria nella seconda corsa al Portland Raceway, round conclusivo della stagione 2018.
Il pilota dell’Andretti Autosport ha ottenuto l’ultimo acuto nella serie nonostante un incidente nelle qualifiche di gara 2 lo abbia costretto a partire dal fondo. Proprio questo crash è stato salvifico per O’Ward, che scattando ultimo ha potuto evitare il caos che si è creato al via. Norman, partito dalla pole, si è fatto superare alla prima curva finendo per colpire due monoposto e mandare in testacoda Herta. Sempre alla prima curva Kellett è finito nella ghiaia andando a danneggiare l’ala anteriore.
O’Ward si è così trovato subito in grado di lottare per la vittoria; dopo poche tornate si è sbarazzato di Telitz, che era stato passato precedentemente dal compagno di squadra Urrutia, e al diciottesimo giro ha superato anche l’uruguaiano del Belard Racing e non ha più lasciato la prima posizione. Alle spalle del campione Indy Lights si è piazzato Telitz, che ha nuovamente avuto la meglio nel confronto interno con Urrutia. Quest’ultimo ha condotto una gara molto aggressiva, e nonostante un ritmo non all’altezza ha provato di tutto per difendere la sua posizione dagli attacchi di O’Ward e Telitz, senza però riuscire nell’intento. L’ex pilota di GP3 ha però conquistato il podio grazie a un fuoripista di Herta dovuto a un attacco di Franzoni. Il figlio d’arte alla fine è ha vinto il confronto col pilota del Juncos Racing per la quarta posizione, e Franzoni si è dovuto accontentare del quinto posto. Sesto Choi, doppiato.