La Gazzetta dello Sport di oggi ha anticipato un’interessante novità che riguarderebbe il circuito brianzolo di Monza, forse l’ultimo vero “Tempio della velocità” rimasto al mondo. Da qualche giorno ormai la trattativa con la FOM per continuare a ospitare il Gran Premio d’Italia di Formula 1 sembra in dirittura d’arrivo, e il rischio di veder cancellato questo storico appuntamento del Mondiale sembra definitivamente scongiurato. Il vero scoop firmato Gazzetta, però, riguarda la possibilità concreta di una profonda modifica del layout dell’Autodromo Nazionale.

L’architetto Jarno Zaffelli, diventato celebre nel mondo dei motori per aver disegnato il circuito argentino di Termas de Rio Hondo (tappa del calendario di MotoGP dal 2014, ndr), avrebbe tracciato una nuova configurazione del layout, con l’intento di adattare maggiormente il tracciato alle caratteristiche della Superbike, dato che la pista brianzola è cucita su misura per le corse a quattro ruote.

La modifica interessa la prima parte del circuito, in particolare il curvone Biassono, che verrebbe sacrificato per sfruttare l’esistente tratto Pirelli (realizzato nel 1948 e impiegato fino al 1954), il quale, dal rettilineo principale, si andava a raccordare come una sorta di piccola Parabolica alla curva Ascari. Questo tratto, secondo la Gazzetta dello Sport, sarebbe impiegato parzialmente per poi ricongiungersi alla fine del Curvone e alla successiva Variante della Roggia, creando una nuova chicane sinistra-destra.

Quest’idea, seppur pensata esclusivamente per le Moto, non lascerebbe del tutto insensibile anche il mondo delle quattro ruote. Sebastian Vettel, che si dice, abbia potuto apprezzare in anteprima la nuova configurazione (probabilmente al simulatore, ndr) sembra sia rimasto estasiato dal progetto, così come la FIA, che potrebbe permettere alle LMP1 di provare in piena sicurezza in vista della 24 ore di Le Mans.

Il costo complessivo dell’opera dovrebbe aggirarsi intorno ai 4 milioni di euro e dovrebbe essere completata entro la primavera 2017.