1 come le gare finora disputate dalla F1 ad Austin. 1 sosta fu la strategia seguita da quasi tutti i piloti nel 2012. Il solo Schumacher fu costretto ad un secondo cambio gomme. 1 come gli alternatori rotti dalla Red Bull nel gp degli Stati Uniti 2012. Il guasto meccanico capitò a Webber.
3 come le scuderie che hanno piazzato entrambe le vetture in zona punti l’anno scorso: Ferrari, Lotus e Williams.
4 le vittorie di Hamilton nella stagione 2012, l’ultima delle quali arrivò ad Austin.
5 le posizioni di penalità in griglia affibiate a Felipe Massa l’anno scorso. La Ferrari aprì volontariamente i sigilli del cambio della sua monoposto.
5 km 513 metri è la lunghezza complessiva del Circuit of the Americas.
7 le posizioni recuperate da Jenson Button.
13 punti separavano Vettel e Alonso dopo il Gp degli Stati Uniti 2012.
42 come il numero del giro che ha deciso la gara nel 2012. In questa tornata Hamilton prese la testa della corsa superando Vettel.
117.429 persone erano presenti sugli spalti nel 2012 per assistere al Gp degli Stati Uniti.
Novembre 2011 è il mese nel quale il circuito di Austin sembrava ormai impossibile da realizzare per via di disaccordi tra i costruttori dell’impianto e chi doveva organizzare il Gp degli Stati Uniti.
2013 l’anno in cui Austin, oltre alla F1, ha iniziato ad ospitare il Motomondiale, il WEC, l’ALMS e la V8 Supercars.