Il GP dell’Alabama ha dato una conferma definitiva in merito alla bontà del lavoro svolto dalla Dallara nella realizzazione del nuovo kit aerodinamico per la IndyCar. Dopo gli ottimi riscontri delle prime tre gare, la serie americana ha corso la sua prima gara sul bagnato con lo universal bodywork, e tutto è andato bene. I piloti non hanno avuto particolari problemi, sebbene quest’anno la DW12 abbia un carico aerodinamico del 25% inferiore rispetto all’anno scorso, quando c’erano gli aerokit dei motoristi. Newgarden e soci hanno certamente faticato sul bagnato, ma non hanno avuto maggiori difficoltà dovute alla mancanza di prove sotto la pioggia col nuovo kit aerodinamico standard.
La gara del Barber Motorsports ha avuto numerosi sorpassi e tanti duelli, nonostante condizioni insidiose soprattutto negli ultimi venti minuti, a confermare il trend positivo iniziato a St.Petersburg. Lo universal bodywork permette ai piloti di seguirsi più da vicino e di avere più possibilità di tentare una manovra d’attacco. Non solo: la minore downforce porta a un maggiore degrado delle gomme Firestone, e questo è un’ulteriore elemento utile per i sorpassi e per differenziare le strategie.
I numeri confermano la riduzione della difficoltà in fase di attacco per i piloti. Nelle prime quattro gare della stagione 2018 della Verizon IndyCar Series ci sono stati quasi mille sorpassi; per la precisione 999. Nel 2017 i salti di posizione furono in totale 475, perciò quest’anno c’è stato un incremento dei sorpassi del 110%.