La strada che porta verso la 500 Miglia di Indianapolis è molto lunga e irta di ostacoli per la McLaren. Dopo il buon impatto avuto nel 2017 con la gara più rinomata del motorsport a stelle e strisce, la scuderia di Woking proverà nuovamente a vincere la corsa e avrà ancora una volta Fernando Alonso come pilota.
A differenza di due anni fa, la McLaren si presenterà a Indianapolis come team indipendente, e non riceverà alcun tipo di supporto dall’Andretti Autosport. In questi giorni la scuderia inglese sta ricevendo il materiale necessario per la costruzione della monoposto, oltre a un esemplare di riserva che verrà utilizzato solo in caso di necessità. In questo momento la McLaren non ha ancora chiarito se voglia schierare un altro pilota oltre ad Alonso alla 500 Miglia di Indianapolis, ma rispetto a qualche settimana fa questa prospettiva sta subendo una brusca frenata.
Sebbene le ambizioni siano enormi, il programma di preparazione della McLaren alla gara più importante del campionato IndyCar inizierà molto tardi. Alonso potrà effettuare i primi test in pista solamente a partire dal mese di aprile, come rivelato da Zak Brown: prima di allora il team non sarà in grado di far rombare il motore Chevrolet della sua DW12“.
“I pezzi necessari per costruire le macchine arriveranno a Woking entro i primi giorni di gennaio – ha detto Brown, CEO della McLaren – Dopodiché il personale inizierà ad assemblare le vetture. Mi piacerebbe poter anticipare il programma di test che abbiamo in mente, ma dobbiamo fare i conti con le restrizioni previste dal regolamento, perciò non siamo liberi di fare tutto quello che vorremmo. Penso che scenderemo in pista per la prima volta a inizio aprile, ed è a quel punto che comincerà il nostro programma di prove. Poi faremo il massimo lavoro possibile sia a Indianapolis che in altri circuiti, il tutto nel rispetto delle regole“.