Nell’unica gara fuori dai confini degli Stati Uniti, l’Honda Indy Toronto, Scott Dixon si impone per la terza volta in questa stagione di IndyCar che, sfruttando il grave errore di Josef Newgarden, allunga in classifica e stacca tutti gli avversari di almeno un gara in termini di punti. Il neozelandese torna quindi a trionfare nella metropoli dell’Ontario cinque anni dopo la doppia vittoria conquistata nel double-header del 2013.
La gara inizia con Newgarden e Dixon che mantengono le rispettive posizioni mentre, alle loro spalle, Ryan Hunter-Reay guadagna tre posizioni salendo dal 6° al 3° posto e contemporaneamente Pagenaud scivola dalla terza alla settima piazza. La prima parte di gara non mostra particolari spunti, con i piloti impegnati a studiare i propri avversari e a valutare le condizioni della pista, dopo le qualifiche parzialmente bagnate che hanno rimescolato tutte le varianti pulendo il tracciato. Il valzer del pit-stop inizia al 12° giro con Ed Jones che tenta una strategia differente per togliersi dalle posizioni di rincalzo, ma vanifica tutto spegnendo la sua monoposto. Alla 16a tornata è il turno dei due piloti dello Schmidt Peterson, ovvero Hinchcliffe e Wickens che optano per la mescola dura e usata, che sembra essere la scelta migliore per il cittadino di Toronto. La stessa opzione è stata valutata anche da Andretti e Rossi rientrati due giri più tardi.
Nel corso del 21° giro Sebastien Bourdais perde improvvisamente la paratia destra della sua ala posteriore che lo porterà a finire in testacoda in curva 1 nel giro successivo. Per fortuna il francese riesce subito a ripartire senza causare una caution. La prima fase di cambio gomme e rifornimenti si conclude al giro 24 con Will Power che sfrutta l’overcut per sopravanzare Ryan Hunter-Reay, il quale però si riprende la posizione dopo pochi chilometri.
Le prime fasi di caos si vengono a creare nel corso del giro numero 28 quando Ryan Hunter-Reay finisce lungo in curva 3 impattando contro il muro di gomme, mentre poche centinaia di metri prima il suo team-mate Alexander Rossi, nel tentativo di superare Will Power, si avvicina troppo all’australiano rompendo la propria ala anteriore. La direzione gara decide quindi di istituire la prima caution della gara durante la 29esima tornata. Diversi piloti ne hanno approfittato per effettuare una sosta, tra cui Hunter-Reay e Rossi per sostituire le proprie ali anteriori, ma anche Power che è stato costretto ad un lungo stop dopo aver toccato le barriere di curva 5 qualche minuto prima. Questo contatto lo ha portato infatti a dover correre per diversi giri con il volante piegato verso destra.
Alla green flag esposta al giro 34 il colpo di scena che svolta il proseguo della corsa. Josef Newgarden sulla traiettoria sporca nell’ultima curva finisce per toccare le barriere, perdendo molte posizioni e lasciando così la leadership della gara a Scott Dixon. Intanto Robert Wickens ne ha approfittato per guadagnare tre posizioni portandosi a ridosso della vetta, seguito poi da Simon Pagenaud. In curva 1 un maxi incidente vede coinvolte sette vetture. Rahal arriva lungo in staccata tamponando Chilton che finisce contro il muro di gomme. A sua volta lo statunitense viene tamponato da Jones che però riesce a continuare. Il #15 finisce quindi in testa coda, finendo per essere tamponato da Ryan Hunter-Reay che nel frattempo colpisce il compagno di squadra Alexander Rossi, mentre alle sue spalle viene a sua volta tamponato da Sebastien Bourdais. Nel frattempo, Will Power finisce da solo contro le barriere, nel tentativo di evitare gli altri piloti. L’ecatombe costringe a mandare nuovamente in pista la pace car. Rientrano quindi ai box Rahal (spostato nel retrobox per riparare la vettura), Newgarden, Power, Rossi e RHR.
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La ripartenza viene data nel 40° giro con Marco Andretti e Takuma Sato che si sfidano per il quarto posto. L’americano sorpassa il giapponese in curva 2, ma viene sopravanzato nuovamente in curva 3. La battaglia va avanti per due giri, quando il pilota figlio d’arte riesce ad avere la meglio, poco prima che venisse nuovamente neutralizzata la gara a causa della vettura di Binder ferma in mezzo alla terz’ultima curva.
Al 45° giro la corsa riprende il via e dal 52° si svolge la seconda tornata di soste ai box, con la maggior parte dei piloti che continua a preferire le gomme più dure ed usate. Momenti infiammati nella 57a tornata con Simon Pagenaud che esce dai box davanti a Robert Wickens, conquistando così la momentanea seconda piazza. Il canadese, nel tentativo di sorpassarlo sfruttando le gomme in temperatura, tampona il francese in curva 1 e tenta poi il sorpasso all’esterno di curva 3, ma il pilota del Team Penske ha la meglio per il favore di traiettoria, spingendo quasi a muro il #6. Dieci giri più tardi Takuma Sato vanifica la sua ottima prestazione toccando le barriere dell’ultima curva così come Josef Newgarden aveva fatto in precedenza. A differenza del pilota a stelle e strisce, il nipponico è costretto a ritirarsi lasciando la propria quinta posizione al padrone di casa James Hinchcliffe. Stessa sorte nel giro 76 per Spencer Pigot, che finisce la sua gara rientrando ai box con il braccetto della sospensione posteriore destra danneggiato.
L’ultimo colpo di scena della gara si verifica al penultimo giro quando Marco Andretti è costretto a rientrare ai box per un splash/go. I meccanici del pilota statunitense hanno calcolato male la quantità di etanolo da immettere nella vettura del #98 durante l’ultimo pit stop, vanificando la possibilità di Andretti di chiudere la gara al quarto posto.
Scott Dixon transita per primo sotto la bandiera a scacchi di Toronto conquistando 52 punti. Secondo posto per Simon Pagenaud che sale sul podio per la seconda volta nel corso di questa stagione, seguito dai due padroni di casa Robert Wickens e James Hinchcliffe. Charlie Kimball chiude la top five. Kanaan, Veach, Rossi, Newgarden e Andretti chiudono la top ten della gara. L’ottava e la nona posizione di Rossi e Newgarden permettono a Dixon di allungare notevolmente in classifica. L’alfiere del Chip Ganassi Racing si ritrova quindi ad avere un vantaggio di 62 punti sul primo degli inseguitori (Newgarden) e 70 sul terzo in classifica (Rossi).
RISULTATI COMPLETI HONDA INDY TORONTO
La IndyCar tornerà in pista tra due settimane per l’Honda Indy 300 in Mid-Ohio, terra di dominio di Scott Dixon (5 vittorie) e Chip Ganassi Racing (7 vittorie), anche se il duo non sale sul gradino più alto del podio dal 2014.