La qualifica del sabato della Race of Hungary 2019 è stata una delle più movimentate, osservando il monitor dei tempi. Il motivo non è legato al continuo miglioramento da parte dei piloti, ma dalla rimozione dei tempi, da parte dei commissari di gara, a causa dei fuori pista continui da parte dei piloti. Tra i principali autori di questi fuori pista ci sono sicuramente i due piloti del Munnich Motorsport, Girolami e Guerrieri, che però al termine della sessione hanno tirato la zampata finale agguantando il primo e il terzo tempo in classifica.
Nestor Girolami ha infatti ottenuto la pole position nei secondi finali della prima sessione di qualifiche del week-end, segnando il miglior tempo in 1:52.585. L’argentino della Honda ha migliorato il suo secondo tempo, sopravanzando Yvan Muller di 171 millesimi.
Dopo la bandiera a scacchi Esteban Guerrieri si è fiondato in terza posizione a poco meno di un decimo e mezzo dal pilota francese, portando le due Honda a formare un sandwich intorno all’alsaziano della Lynk & Co.
Ottima quarta posizione di Aurelien Panis che è il miglior pilota di quelli Cupra con un tempo non lontano da Guerrieri. Terza fila completa per la Lynk & Co con Yann Ehrlacher a precedere il leader della classifica Thed Bjork di 23 millesimi. Il costruttore giapponese e quello cino-svedese hanno quasi completamente monopolizzato le prime tre file, con la Cupra unica intrusa del gruppo.
Incredibile settimo tempo per Johan Kristofferson che porta la Volkswagen Golf in settima posizione. Lo svedese due volte campione WRX è l’unico pilota del marchio di Wolfsburg a entrare in top ten. La Golf GTI ha comunque migliorato un miglior feeling sulla pista ungherese, rispetto a quanto visto tre settimane fa in Marocco. A fianco al pilota nordico scatterò JK Vernay, molto veloce nelle fasi iniziali, ma non capace di migliorarsi da metà sessione in poi.
Il nono tempo ottenuto da Augusto Farfus dopo la bandiera a scacchi decreta quello che è il miglior crono tra le Hyundai i30. Il brasiliano ha viaggiato per tutta la sessione senza un tempo, salvo poi fare il salto nel momento finale. La vettura coreana sembra molto in difficoltà sul tracciato magiaro, anche a causa del BoP che non è di aiuto in questa fase iniziale di stagione. Frederich Vervisch, con la seconda delle Audi, chiude la top ten.
Bene Mehdi Bennani con il 12° tempo, il quale precede una settima fila tutta Hyundai con Norbert Michelisz dietro al marocchino di appena un millesimo e quindi Gabriele Tarquini a seguire con un ritardo di appena 8 millesimi. A un decimo la quarta Lynk & Co con Andy Priaulx a rischio squalifica per aver oltrepassato troppe volte la linea bianca. Non entusiasmante il sabato di Mikel Azcona che, dopo lo spettacolo mostrato a Marrakech, oggi non è andato oltre il 16° tempo.
19° posto per Kevin Ceccon, migliore dei piloti Alfa Romeo, a precedere l’ultima delle Hyundai con Nicky Catsburg che precede l’altra vettura del Biscione, con Ma Qing Hua 21°. Solo 23° Tiago Monteiro.