Le Cadillac hanno confermato la loro netta supremazia nel corso dell’ultima sessione di prove che precedono il week-end della 24 ore di Daytona. L’ultima sessione quest’anno rappresentava anche la prima di qualifica, e le vetture americane realizzate dalla Dallara si sono dimostrate imprendibili per la concorrenza.
Così come nella giornata di sabato, a svettare è stato Felipe Nasr, sul prototipo #31 dell’Action Express Racing. Il brasiliano ex F1 ha girato in 1’35”806, abbassando di oltre un secondo la prestazione del giorno precedente. Al secondo posto ancora una Cadillac DPi-V.R, la #90 di Tristan Vautier che difende i colori dello Spirit of Daytona. Questa vettura è stata più lenta di un paio di decimi, dimostrando che almeno tra le Cadillac l’equilibrio è molto serrato. Terzo tempo per Filipe Albuqueque, sull’altra macchina dell’Action Express, la #5. Van Der Zande è quarto completando il poker delle velocissime vetture americane.
Al quinto posto troviamo la prima Acura, quella di Dane Cameron del Team Penske, divisa con Montoya e Pagenaud. Il distacco dalla vettura di testa è però di oltre un secondo.
Al dodicesimo posto troviamo la prima delle Ligier, che ancora una volta è quella di Fernando Alonso. Lo spagnolo è comunque in crescita ed ha siglato personalmente il miglior tempo del suo equipaggio, girando in 1’37”505, vedendosi rifilare comunque 1”7 da Nasr.
Tra le GT Le Mans la Ford la fa ancora da padrone. A svettare è stata la GT #66 dei vincitori dello scorso anno, ovvero Hand-Bourdais-Muller. Il miglior tempo lo ha fatto segnare Joe Hand in 1’43”610, con il quale ha preceduto la Corvette di Oliver Gavin, staccato di appena 30 millesimi di secondo. Terza l’altra Ford #67 di Ryan Briscoe, seguito dalla Porsche #912 di Earl Bamber e dall’altra Corvette di Antonio Garcia. Arranca la Ferrari del Risi Competizione, staccata dalle prime posizioni, così come le neonate Bmw M8.
In GT Daytona è velocissima la Lamborghini Huracan #11 del Team Grasser. A portarla in vetta è stato Mirko Bortolotti, con il tempo di 1”47”104. Alle sue spalle si è issata l’Audi R8 LMS di Andy Lally con circa 3 decimi di ritardo. Terzo Patrick Long con la Porsche 911 GT3 R, vicinissimo al pilota della casa dei quattro anelli.