È stato Danilo Petrucci il pilota più rapido nella seconda giornata di test IRTA, in Malesia. Il centauro della Ducati Pramac ha praticamente comandato il turno di prove dall’inizio alla fine. Il suo miglior crono è stato: 2’00”095, arrivato nel nono dei suoi 46 passaggi, dietro di lui distanziato di pochi millesimi, Jorge Lorenzo; anche quest’oggi molto rapido in 2’00”155. Terzo un ottimo Hector Barbera, sempre con una Ducati ( Avintia ), quarto un “ritrovato” Marc Marquez a poco più di sette decimi dalla vetta, nonostante abbia dimezzato il distacco dal giorno precedente sembra ancora poco a suo agio con le nuove gomme e l’elettronica 2016. A seguire Cal Crutchlow ( + 0.804 ), Valentino Rossi (+ 0.926 ), Scott Redding ( + 0.954 ), Andrea Iannone ( + 0.957 ), Casey Stoner ( + 1.008 ) e Bradley Smith che chiude la top 10 ( + 1.012 ).
La sessione di prove è stata condizionata dalla bruttissima caduta di Loris Baz, causa esplosione del pneumatico posteriore in pieno rettilineo, del quale potete leggere nell’articolo dedicato. Dopo la lunga sospensione infatti, la Michelin ha ritirato tutte le posteriori soft per maggiori controlli, costringendo chi ancora non aveva provato il time-attack a continuare il programma giornaliero con le gomme più dure. A fronte di questo contrattempo, risulta ancora più interessante il tempo messo a segno da Jorge Lorenzo nel finale di giornata. Il campione in carica della Yamaha, ha confermato anche oggi di essere di gran lunga il più in palla con le nuove specifiche. Soprattutto l’utilizzo delle nuove coperture francesi sembrano adattarsi particolarmente al suo stile di guida. Proprio ieri il maiorchino sottolineava, come adesso riuscisse a non perdere troppo in frenata ed a sfruttare tutta la trazione in più, rispetto alle Bridgestone, in uscita di curva. Oltre a Lorenzo anche Rossi, Crutchlow, Stoner e Smith non sono riusciti ad utilizzare la gomma più performante. Per il vice-campione italiano dunque, si conferma ancora un ritardo vicino al secondo, rispetto al suo compagno di box, soprattutto sul passo gara, dove Lorenzo sembra avere un ritmo molto superiore al resto dello schieramento. Lo stesso Rossi, ai microfoni di Sky, ha confermato che lo spagnolo attualmente è davvero in forma smagliante. Non male il tempo di Crutchlow, con la Honda LCR a quasi 7 decimi dalla coppia Lorenzo Petrucci, mentre ad impressionare ancora una volta è stato il “rientrante” Stoner. L’australiano, oltre a catturare gran parte dell’attenzione mediatica e non, è risultato di appena 50 millesimi più lento di Andrea Iannone, nonostante abbia utilizzato le soft, e nell’analizzare il passo con le dure sembra essere addirittura il più veloce delle Ducati. Lo stesso Petrucci ha dichiarato di aver seguito Casey per qualche giro, durante uno stint con le Michelin meno performanti, e di non essere stato in grado di raggiungerlo anzi. “ Non ha dimenticato come si fa, ho provato a stargli davanti, ma invece di raggiungerlo mi ha staccato – queste le parole di Danilo.” Alle spalle del tester Ducati, oltre al già citato Smith, troviamo Vinales, un deludente Pedrosa, Hernandez ed Andrea Dovizioso, ancora non a proprio agio con la nuova Desmosedici GP16.
Oltre all’incidente ( molto strano e pericolosissimo di Loris Baz ), segnaliamo anche le cadute ( innocue ) di Lorenzo, Pol Espargaro, Hernandez, Pedrosa e Tito Rabat. Domani si scenderà ancora in pista per l’ultima sessione di test a Sepang, prima di spostarsi a Philip Island e vedremo ancora in pista Casey Stoner, che dopo aver migliorato di oltre un secondo rispetto al suo primo test solitario, è stato richiesto ancora una volta dal Team di Borgo Panigale.