Jorge Lorenzo: 10
Semplicemente perfetto! Dopo una gran partenza, lascia “sfogare” le Ducati, per poi piazzare la zampata decisiva al nono giro. Gestisce alla grande la gomma soft al posteriore, piazzando nel finale un disarmante 1.54.9.
Andrea Dovizioso: 9
Va bene il feeling col circuito, va bene la Ducati che in Qatar è sempre stata a suo agio, ma chi si sarebbe mai aspettato un Dovi così competitivo, dopo il finale di stagione 2015 ed i test invernali!? Come Lorenzo gestisce bene le gomme dopo l’avvio, spinge come un matto per restare con lo spagnolo ed alla fine, quando le sue soft calano vistosamente; respinge alla grande l’attacco di Marquez.
Marc Marquez: 8,5
Come per Dovizioso, anche Marc non era un papabile per il podio, alla vigilia del week-end. Migliora costantemente dal giovedì, sfiora la pole e disputa una gara sempre al limite, fino all’ultima curva. Se si pensa che, senza la caduta di Iannone, sarebbero arrivate due Yamaha e due Ducati racchiuse in circa due secondi, con Pedrosa che ne prende 14, allora si può dare il giusto peso alla prestazione del 93.
Valentino Rossi: 7-
Probabilmente più di così non poteva. Monta la medium al posteriore come Marquez, ma non riesce mai ad essere abbastanza costante, per restare attaccato e tentare un affondo.
Dani Pedrosa: 6
La Honda è palesemente in difficoltà, rispetto agli scorsi anni, ma Dani non riesce a compensare queste mancanze, nemmeno ad inizio gara. Fa tutta la gara con Vinales negli scarichi, riuscendo a controllarlo nel finale.
Maverick Vinales: 7
Probabilmente i test invernali e le prime sessioni di libere, avevano un po’ illuso. Con una partenza migliore, sarebbe rimasto per qualche giro con i migliori, ma il risultato finale sarebbe stato praticamente lo stesso. Detto ciò, continua a dare ottime impressioni, insieme alla Suzuki. Su un circuito più tortuoso sarà da tenere d’occhio.
Pol Espargaro: 7
Primo dei “mai inquadrati,” spinge tanto per tenere la ruota di Crutchlow e quando il britannico scivola gestisce il finale.
Bradley Smith: 6
Costante dalla partenza alla bandiera a scacchi, ma senza mai impensierire il compagno di box.
Hector Barbera: 7
Le “vecchie” Ducati vanno sicuramente bene con la nuova elettronica semplificata, ma bisogna comunque portarcela nei primi 10.
Scott Redding: 6,5
Conferma le ottime impressioni date in inverno, anche se arriva negli scarichi di una GP14.2…
Andrea Iannone: 4
Con tutta probabilità poteva stare almeno davanti a Dovizioso, ma rovina tutto ( anche sfortunato a pizzicare il cordolo interno ) esagerando nel resistere all’altro Andrea. Ora bisogna resettare e rifarsi in Argentina.