MotoGP pagelle | Marquez mette le mani sul mondiale, ancora caos gomme
26 Settembre 2016 - 17:15
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Marc Marquez: 10 Un fine settimana perfetto per il 93, dal venerdì alla domenica, nessuno poteva avere dubbi che questo GP fosse stato vinto da lui. Unica pecca forse, i primissimi passaggi quando rischia qualcosina di troppo per rimediare alla partenza non perfetta, rischiando anche di stendersi. Può perderlo solo lui questo mondiale.

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Jorge Lorenzo: 9 Se qualcuno, dopo aver visto tutte le sessioni di libere si fosse perso la gara, una volta visto l’ordine d’arrivo avrebbe pensato ad uno scherzo. Lorenzo risorge letteralmente dal baratro in cui si ritrovava, alle prese con gomme che in un modo o nell’altro non gli vanno giù per niente. Che sia stato il più penalizzato dalle continue “evoluzioni” della Michelin é infatti ormai ovvio, basti pensare al vantaggio che sembrava avere nei test e nella prima parte di mondiale. Questa volta riesce a metterci una pezza per una sfortuna che, col senno di poi si é rivelata decisiva, ovvero la caduta nel warm-up, che l’ha costretto a provare la moto di riserva con la gomma più dura. Bravo comunque lui a decidere di volere quelle gomme sulla moto di gara, e bravo a non mollare dopo essere stato superato da Vinales e Rossi ad inizio gara.

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Valentino Rossi: 8 C’é poco da dire. Purtroppo per lui la gara non va come previsto, non che ci fossero speranze apparenti di giocarsela con Marquez e la sua Honda, ma almeno quella di perdere il minimo di punti possibile si. Questa volta non é stato Pedrosa, ma l’acerrimo nemico e compagno di box a mettergli “i bastoni tra le ruote”, costringendolo ad un ritardo in classifica di oltre 50 lunghezze. Come sempre comunque da il massimo, provando anche ad approfittare dell’errore iniziale di Marquez, quando poi viene recuperato e superato da Lorenzo puo effettivamente poco. Nonostante ciò non molla, nella speranza di portare un attacco nel giro finale, ma un errore in frenata lo taglia definitivamente fuori. Per fortuna Vinales aveva commesso un errore simile poco prima, e quindi non si è trovato addirittura fuori dal podio.

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Maverick Vinales: 7,5 Ancora un buon week-end per il futuro pilota Yamaha. Grande prestazione in qualifica e gran prima parte di gara, quando prende il comando ai danni di Lorenzo e sembra anche poter andare via. Da metá gara in poi invece dovrá gestire le sue gomme dovendosi arrendere a Rossi prima, ed ai rimontanti Marquez e Lorenzo.

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Cal Crutchlow: 6,5 In tutta onestà, almeno personalmente, mi aspettavo qualcosina in più, forse illuso dalle ottime sessioni di prove effettuate dal britannico nell’intero week-end. Rovina la sua qualifica con una scivolata, ma in gara non riesce mai a girare con la velocitá dimostrata fino al warm-up mattutino. Tutto sommato però, la quinta posizione é comunque un ottimo risultato, ed anche il distacco non affatto eccessivo…anzi. Ci tengo a sottolineare che da Cal in poi, analizzeremo quella parte di classifica che ha avuto problemi con le gomme in gara, quindi non potremmo non tenere conto di questo deficit..

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Dani Pedrosa: 6 Come per Crutchlow, ci si aspettava di più. Consideriamo che Pedrosa ha addirittura comandato una sessione di libere. Purtroppo qualifiche prima, e gara poi non hanno rispecchiato quel livello di competitivitá. A differenza del compagno di marca britannico però, Pedrosa é arrivato ai box con una gomma anteriore in condizioni inaccettabili, e questo ha assolutamente condizionato non poco la sua gara. Insomma se a Misano la gomma più soffice all’anteriore l’ha fatto passare per mago della gestione del degrado, quello successo qui non gli fa certo onore. La verità é che Pedrosa non é ne un genio rispetto agli altri ne un illuso, semplicemente queste gomme sono quasi imprevedibili.

Aleix Espargaro 6 Un buon fine settimana per lo spagnolo. I dieci secondi di distacco da Vinales non sono nemmeno troppi tutto sommato.

Pol Espargaro: 6,5 Questa non é una gran pista per la Yamaha, soprattutto per quelle Tech-3. Pol comunque recupera tante posizioni, arrivando ad un soffio dal fratello con la Suzuki.

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Aprilia: 8 La moto italiana continua a progredire, poco a poco ma sempre nella giusta direzione. Certo essere davanti alle Ducati ufficiali non è proprio realistico, tenendo conto dei problemi avuti dalle rosse, ma essere li ad approfittarne é comunque un ottimo segnale. Il distacco dalla vetta é di “soli” 23 secondi, e nella seconda gara consecutiva tra i primi dieci, questa volta con entrambe le moto. Un plauso va fatto anche ad Alvaro Bautista: 7,5 e Stefan Bradl: 6,5 ( grande qualifica, meno la gara..) che nonostante saranno appiedati a fine stagione, continuano a alvorare sodo con la squadra.

Ducati: rimandata Non è una bocciatura, anzi. La rossa di Borgo Panigale é quella che più di tutti sta pagando il prezzo per questa MotoGP gomma-dipendente. E il povero Andrea Dovizioso: 6 come sempre ne paga in prima persona le conseguenze, senza riuscire a capire come rimediare. Una piccola domandina “cattiva” però frulla per la testa: ma é proprio necesario non prendere mai in considerazione le gomme meno morbide per la gara? Ovviamente loro hanno milioni di dati e ore di prova alle spalle, ma la gara di Pedrosa a Misano, e quella di Lorenzo ad Aragon hanno dimostrato come un minimo cambiamento climatico o di asfalto possa incidere sul rendimento.

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Michelin: 2 Questa in foto é la gomma anteriore di Pedrosa a fine gara, di cui scritto nel giudizio del pilota. Può mai presentarsi una situazione del genere a mondiale quasi terminato? No! Purtroppo il pilota Honda non è nemmeno l’unico a palesare tali problemi, Petrucci nemmeno a metá gara ha segnalato lo stesso problema al box. Per non parlare di Dovizioso che avuto problemi sia all’anteriore che alla gomma posteriore. Ovviamente la Michelin ha tutto da perdere da questa situazione ed è la prima a rimetterci. Però sarebbe da stupidi non notare che il mondiale 2016 é stato fortemente condizionato dalle gomme, e dalle loro mille “evoluzioni”, specifiche, e mescole. Insomma auguriamo ancora una volta alla Michelin di poter lavorare come si deve sul suo prodotto, magari sperimentando meno e concentrandosi su poche mescole, ma che non cambino di rendimento da una gara all’altra…anzi da una temperatura all’altra!