Marc Marquez: 10 Che dire, altro dominio, questa volta dal primo all’ultimo giro, sulla pista che più di tutte lo esalta. Ad Austin si corre dal 2013, quattro pole e quattro vittorie per il 93…
Jorge Lorenzo: 9 Compie quasi un capolavoro al sabato, essendo l’unico ad insidiare la supremazia di Marquez, fermandosi a 69 millesimi dal connazionale. In gara parte subito aggressivo, ma i primi due attacchi, andati male, gli fanno capire che il grip non è ottimale ( cosa che ripetono un po tutti i piloti a fine gara ) e dopo le cadute di Rossi, Dovi e Pedrosa gestisce la seconda posizione.
Andrea Iannone: 7 Una buon podio, importante soprattutto per il morale, dopo il disastro in Argentina. É sempre il migliore, tra i ducatisti, durante il week-end, ma in gara sembra non tenere il passo del compagno di box. L’errore di Pedrosa gli facilitá la giornata.
Maverick Vinales: 6 Parte davvero male, recupera raggiungendo il compagno di box, lo supera dopo un bel duello, ma non ne ha molto di più. Purtroppo per lui, ormai ci si aspetta sempre tanto, e le prime tre gare non l’hanno visto veloce come in prova. L’età però, é dalla sua ed il talento pure.
Aleix Espargaro: 7 Finalmente si rivede nelle posizioni che contano. Sfrutta una grande partenza e come il suo compagno di team, beneficia delle cadute tra i big. Cerca di resistere a Vinales, ma perde il duello in casa, i due secondi di distacco dalla giovane promessa però, sono piú che accettabili; considerando il distacco in prova e nelle precedenti occasioni.
Scott Redding: 7,5 Primo dei piloti “privati.” L’inglese sembra rinato, in sella alla GP15, in prova soprattutto é davvero efficace. La gara lo vede recuperare posizioni nelle prime fasi, quando scavalca Smith e Crutchlow, il distacco dalle due Suzuki é giá importante e da li in poi gestisce.
Pol Espargaro: 6 Recidivo, nel senso che, come per i primi due appuntamenti, non sembra mai abbastanza competitivo, i soli sei decimi di vantaggio su un “pilota occasionale” come Pirro lo dimostrano.
Michele Pirro: 8 Austin è un circuito lungo e complicato da interpretare, con un asfalto molto esigente con le gomme. Lui sfrutta alla grande la sua GP15, migliorando di passaggio in passaggio, come in Argentina, arrivando ad insidiare Pol Espargaro. Ancora una volta, dimostra essere un jolly prezioso per Ducati.
Barbera: 7 Altra gara solida, quella dello spagnolo, in sella alla sua GP14. Tra l’altro é primo, tra i ducatisti, in classifica generale..
Stefan Bradl: 7,5 Lavora duro, per aiutare la nuova Aprilia a crescere velocemente ed inizia a raccogliere qualche frutto. Le cadute dei top rider aiutano nei piazzamenti, ma il distacco dai primi, inizia ad essere “contenuto.” Parte del merito va dato anche al tedesco, che ancora una volta disputa un ottimo week-end, distanziando il compagno di squadra.
Valentino Rossi: 4 Ammette di aver fatto un piccolo errore e sottolinea che, con queste Michelin anteriori, l’ha pagato caro. Il problema alla frizione, nei primi giri, è evidente in un paio di occasioni, ma proprio quando sembrava “rientrato,” scivola; facendo segnare un brutto zero in classifica. Per lui, che punta sulla costanza di rendimento, sará fondamentale fare tesoro di questo “errore.”
Andrea Dovizioso: 7,5 E niente, dovremmo essere qui a parlare del secondo in classifica generale, con probabilmente tre podi all’attivo. E invece cambia pista, ma non cambia il risultato. Ancora una volta centrato, mentre sta disputando una gran gara, considerando le difficoltà dell’intero week-end. Speriamo che riesca a reagire, ancora una volta, all’ennisimo “colpo di sfortuna.”
Dani Pedrosa: 5 Non ce la sentiamo di colpevolizzarlo troppo. Commette un brutto errore di valutazione, tratto in inganno da Dovizioso e coinvolgendo quest’ultimo. La dinamica della sua caduta però, é davvero singolare e repentina, rendendo impossibile allo spagnolo un tentativo di recupero. Fino ad allora, stava decisamente disputando una buona gara, soprattutto dopo un brutto sabato.