VALENCIA – Jorge Lorenzo è il primo dei quattro piloti Yamaha e Honda a parlare separatamente con i giornalisti. Il pilota spagnolo non ha alcuna intenzione di parlare di discorsi fuori dalla pista, pensando solo alla gara, quindi non ha risposto alle domande che parlano del suo tentato intervento al TAS. Ogni virgolettato corrisponde ad ogni risposta rilasciata ai giornalisti. Ci scusiamo per la forma non proprio consona, ma lo facciamo per dare l’informazione il prima possibile.
“Dobbiamo rispettare la decisione che hanno preso al TAS. Onestamente sono arrivato qui pensando soltanto al weekend, che è la cosa più importante. Non voglio parlare di nient’altro se non di quello che accadrà in pista. La mia mente è proiettata già a domani. Voglio soltanto dire che c’è stato un errore, ossia il gesto che ho fatto sul podio, chiedo scusa alle persone che lo hanno visto in Tv, non è un esempio utile per i giovani. Non ho nient’altro da aggiungere”.
“Quello che ho detto a Sepang, l’ho detto a Sepang. Voglio solo parlare di domani, sabato e domenica, anche per il rispetto del campionato. Mi hanno detto di rispettare il campionato e parlare non prima di lunedì, ma voglio solo chiacchierare di quello che accadrà in pista”.
“Sono felice di essere qui e correre con la Yamaha. Sono felice di lottare per il titolo mondiale, sono un ragazzo fortunato, lo sento ogni giorno, e ho una grande opportunità per sfoderare il mio potenziale”.
“Non importa la decisione che hanno preso su Valentino quest’oggi, se avessero cambiato la sanzione avrei corso allo stesso modo, non cambierà il mio modo di guidare. Cerco sempre di trarre il massimo da me e dalla moto, ed è quello che farò domenica. Cercherò di fare la miglior gara della mia carriera”.
“Ho ancora un anno di contratto e voglio continuare in Yamaha. Voglio continuare con loro anche dopo il mio ritiro, è sempre nella mia mente. Tutti i matrimoni hanno momenti di disaccordo, ma il nostro rapporto in futuro sarà lo stesso. Credo che io e Valentino formiamo uno dei migliori team del mondo”.
“Cerco sempre di rispettare gli altri piloti. Quando commetto un errore chiedo scusa, e questo è importante. L’ho detto prima riguardo al gesto sul podio. Noi piloti cerchiamo di dare il nostro meglio, ma a volte possono accadere cose del genere. L’importante è riconoscere i propri errori”.
“Io ho uno stile di guida che varia molto poco. Tento di dare il mio meglio dalla partenza fino all’ultimo giro. Durante la gara vedo come vanno le cose e poi decido la strategia, ma solitamente è quella di dare il massimo durante ogni giro. Mi gioco qualcosa di importante, non intendo cambiare ora il mio stile di guida”.
“Non separeremo il box, non ci sarà il famoso muro. Credo che le cose si manterranno come adesso: in ogni matrimonio ci sono momenti di disaccordo. La Yamaha ha dovuto difendere un pilota che ha preso una sanzione. Si sono sempre comportati bene con i piloti in Yamaha, ho sempre ricevuto lo stesso trattamento e sarà sempre così anche in futuro. Continueremo a condividere i dati, siamo una squadra e vogliamo vincere per ottenere più punti del nostro rivale”.
“Siamo qui per cercare di vincere. Il rispetto per piloti e tifosi deve sempre esistere, è lo spirito del motociclismo che non deve essere messo da parte. La rivalità non deve far ripetere certe cose, in altri sport la rivalità si trasforma anche in violenza, non deve ripetersi anche qua”.
“Non ho sentito Valentino e Marc, ognuno lavora per sé. Non c’è tempo di parlare di altre cose. Ho la possibilità di realizzare il mio sogno, ossia vincere un campionato, ci sono già riuscito due volte in MotoGP, quindi se dovessi ritirarmi senza vincere sarò comunque tranquillo. Tutto quello che raggiungerò da qui in avanti sarà un regalo frutto del mio lavoro”.
“C’è sempre stata pressione vista la classifica. E’ vero che io ho più da guadagnare che da perdere, se perdiamo il campionato sarà uguale a prima, essendo secondo in classifica”.
“Non so se ci saranno piloti che aiuteranno Valentino a risalire, non dipende da me, non posso avere un’opinione a riguardo”.