Quella appena conclusa ad Assen è una di quelle gare che resteno negli annali e nei ricordi di tutti gli appassionati, soprattutto italiani. Cinque piloti azzurri davanti a tutti, dopo una gara al cardiopalma dal primo all’ultimissimo metro. A conquistare la vittoria, per la prima volta in carriera, é stato Pecco Bagnaia in volata sul connazionale Migno ( poi retrocesso in terza posizione ) e Di Giannantonio.
Descrivere le varie fasi della gara sarebbe inutile e superfluo, bisognerebbe inoltre dedicare dei capitoli interi ad ogni giro. Lo spettacolo é stato assoluto e di grandissima qualitá con una quindicina di piloti, tra cui ben otto italiani, a darsele di santa ragione tra sorpassi all’esterno, staccate al limite e passaggi in spazi improbabili. La testa della gara é stata quasi sempre un affare tra Fenati e Bagnaia, con un brillantissimo Migno ed un bravissimo Di Giannantonio ad insidiare i due “big”. Saranno proprio questi quattro piloti a giocarsi la volata finale che vede un bravissimo migno arrivare in testa prima dell’ultima variante. La traiettoria del pilota del team Sky però non é perfetta e ne approfitta Bagnaia che uscendo benissimo lo infila e vince per pochissimi centimetri. Purtoppo per Migno un suo sorpasso avvenuto in precendenza, usando la parte esterna della pista, gli fa perdere la seconda piazza, ma non un meritatissimo podio. Da segnalare la grande rimonta di Antonelli, quinto, che dopo pochi giri era gia nel gruppo che conta, insieme ad un sempre aggressivo Bulega, settimo al traguardo. A metá gara purtroppo abbiamo perso dalla lotta il poleman Enea Bastianini, vittima di un incomprensione proprio con Bulega, che gli ha chiuso la porta quando il pilota Honda era giá all’interno. Peccato perché dopo qualche contatto di troppo nei primissimi giri, il pilota riminese aveva dimostrato di poter tranquillamente lottare per il podio. Quarto Romano Fenati, leggermente penalizzato all’ultima curva da una posizione non proprio favorevole, resta comunque una gran bella gara condotta sempre nelle primissime posizioni. Inoltre la quarta piazza garantisce un buon bottino per la classifica generale considerando il passo falso di Binder.
E si perchè detto dei nostri connazionali, bisogna segnalare la sfortunata gara del capoclassifica che dopo aver contribuito alla bagarre per la vetta fino a metá gara, ha avuto una brutta perdita del posteriore ad alta velocitá che lo ha costretto ad una lunga escursione sul prato. Per il sudafricano dodicesima posizione finale. Alle spalle dei cinque italiani si é piazzato Danilo, seguito appunto da Bulega come detto prima, poi Mir e Bendsneyder. Ottima decima posizione per il nostro Dalla Porta che sta sostituendo l’infortunato Navarro.