Moto GP: le pagelle del Gp di Germania 2013.
15 Luglio 2013 - 14:34
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Marquez: 9. Forse poteva forzare di più all’inizio, ma con i rivali per il titolo KO bene ha fatto a non esagerare, considerando anche il volo del Mugello in un momento della gara totalmente piatto. Bravo a non cedere alla pressione di Crutchlow e dopo Austin rivede la testa del mondiale.

Crutchlow: 9. La Yamaha non può non dargli una moto ufficiale per il 2014. Non alla crutchlow_1762940aluce delle recenti prestazioni, sempre convincenti e migliori di quelle di Rossi con la moto del team centrale. Un po’ in difficoltà nel tenere a bada la moto nella fasi iniziali, Cal ha poi rimediato con una bella progressione nelle fasi finali della corsa. E non stava neanche troppo bene dopo le cadute nelle libere.

Rossi: 6-. Su quattro moto ufficiali lui solitamente è quarto. Dato che ce n’erano solo due doveva arrivare secondo e invece Crutchlow non trova particolari problemi nell’arrivargli davanti, cosa peraltro già accaduta nel corso di questa stagione. A differenza del solito il suo inizio di gara è molto valido, mentre è stata la parte finale a mancare.

Bradl: 7,5. Arriva infuriato per aver mancato il podio, ma come gli ha detto il suo team principal Lucio Cecchinello, non c’è mai disonore nell’aver dato tutto. Ha fatto bradl,motogp__s1d8024_originalquello che poteva, ha guidato bene e ha divertito gli spettatori tedeschi: dopo qualche prestazione opaca e qualche caduta di troppo può andar bene così.

Smith: 6. Il divario da Crutchlow è ancora abissale, ma qualche timido segnale di miglioramento si inizia a vedere. Aver tenuto dietro tutte le Ducati non può essere considerato negativo.

Dovizioso e Hayden: 5 e 4. Ok: la Ducati proprio non andava in gara, però l’atteggiamento dei due non è stato dei migliori. Il Dovi che dice che non vale la pena rischiare in certe situazioni ricorda il Rossi del 2011-2012, che temendo di cadere chiudeva il gas. Inoltre fino alle qualifiche la moto non sembrava messa così male.

A.Espargaro: 8. Arriva ottavo giocandosi il settimo posto in volata con Dovizioso. aleix_espargaro_art_ger-650x433Per uno che guida una CRT è fin troppo. Molti team manager hanno il suo nome sul taccuino e fanno bene.

Petrucci e Corti: 6,5. Grandi in qualifica a conquistare la Q2. In gara vengono fuori i limiti delle loro CRT, meno prestazionali rispetto alle ART e a quelle della Kawasaki, ma i due italiani la loro buona figura l’hanno fatta.