Marquez: 10. Alla seconda gara in Moto Gp è già sul gradino più alto del podio. Che fosse un fenomeno lo sapevamo già, ma che avesse la possibilità di lottare sin dalle prime gare per la vittoria pareva un po’ più complicato, e invece… Perfetto fin dal venerdì, e grande nel superare Pedrosa e nell’indurlo all’errore. Se va avanti così nessun traguardo è precluso.
Pedrosa: 9. Peccato per quell’errore nel finale che gli è costato 1.5 secondi e, probabilmente, l’occasione di giocarsela fino all’ultima curva con Marquez. Tutta un’altra cosa rispetto all’opaca prestazione in Qatar, come al solito perfetto allo start e molto bravo a scandire il ritmo nei primi giri del gran premio. Certo che finire dietro per la seconda volta consecutiva a Marquez gli farà girare un po’ le scatole.
Lorenzo: 9. Terminare la gara a pochi secondi dalle più veloci Honda è stato il massimo possibile. Il due volte campione del mondo della Moto Gp ha dato tutto quello che aveva in corpo ed è stato il più bravo a gestire la gomma dietro. Doveva correre in difesa e l’ha fatto nel migliore dei modi.
Crutchlow: 7,5. Il centauro della Yamaha Tech 3 è sempre uno dei più spettacolari del gruppo, oltre che uno di quelli più inclini all’errore. Anche stavolta un lungo gli è costato un po’ di tempo e una posizione, ma poi Cal non ha più sbagliato niente e ha fatto dei bellissimi sorpassi. Il quarto posto era un ottimo target e lo ha raggiunto.
Bradl: 7. Un po’ in crisi di gomme nel finale, però questo non ha oscurato per nulla la sua performance, molto buona per tutto il weekend, considerando che la sua Honda LCR non è al livello delle due HRC e che al diretto rivale Bautista ha dato la paga.
Rossi: 5. Un bel passo indietro rispetto alla grandissima gara di Losail. Mai in palla, ha avuto enormi problemi con i freni lungo tutto l’arco della corsa. Forse ha perso la possibilità di prendere Bradl per la lotta avuta con Bautista, però avrebbe finito lo stesso troppo lontano da Lorenzo e dalla Yamaha clienti di Crutchlow.
Dovizioso: 6. La Ducati ha fatto qualche passo in avanti, soprattutto nel ritmo con le gomme usurate, però ha ancora enormi problemi in fase di inserimento curva. Il settimo posto del Dovi può quindi essere considerato un risultato discreto, tenendo conto del fatto che non ha finito poi così distante da Valentino.
Iannone: 6. Decimo al traguardo e in costante crescita turno dopo turno. Ha demolito il suo compagno di squadra e ha chiuso la corsa poco dietro alla Ducati ufficiale di Hayden. Tuttavia deve migliorare in qualifica.
Spies: 4. Ma che è successo al talento statunitense? Dal 2012 in poi è completamente sparito dalla circolazione e nemmeno il passaggio da una Yamaha ufficiale ad una Ducati satellite può giustificare le sue prestazioni, francamente imbarazzanti.
Smith: 4,5. Davvero corre in Moto Gp? Chissà come sarà felice Poncharal sapendo che se lo deve tenere fino al termine del 2014.