Pedrosa: 9. Nella seconda parte di gara ha messo tra sè e gli altri un margine di tutta sicurezza per vincere in scioltezza, ma prima di questo commette due errori che gli sono costati il primo posto e un bel brivido. Seconda vittoria consecutiva e leadership del campionato e una combattività nel corpo a corpo superiore rispetto al passato. Non male.
Crutchlow: 9. Qualcuno in Yamaha dovrebbe spiegare perchè il ragazzo inglese non merita una moto ufficiale. Nonostante non fosse al 100%, l’ex campione della Supersport ha fatto una grandissima gara, recuperando i primi a suon di giri veloci e superando Dovizioso nel momento perfetto. Secondo posto meritatissimo.
Marquez: 8+. Gli ci sono voluti 5-6 giri per prendere confidenza col comportamento di una Moto Gp sul bagnato. Poteva andare in crisi o non spingere al massimo e invece è venuto su nella seconda parte della corsa come un fulmine. Nel finale si è preso più di un rischio per ottenere il podio, ma la sua strategia ha pagato.
Dovizioso: 8,5. Peccato che sia venuto un timido sole sul più bello, perchè il Dovi sul bagnato stava facendo una prestazione magistrale e per un ampio tratto di gara è stato leader della corsa. Ha pagato come al solito le difficoltà di inserimento in curva della Ducati con gomme usate e questo gli è costato il podio, ma la sua prestazione è da incorniciare.
Hayden: 7,5. Buona prestazione anche per Kentucky Kid, segno che la Ducati sul bagnato va forte. Non è stato facile per Nicky, che non è ancora al top della condizione fisica dopo Jerez, ma il quinto posto è un risultato più che soddisfacente, considerando anche che il contatto con Dovi e Crutchlow lo ha perso perchè ha dovuto evitare di colpire Rossi che era caduto.
Lorenzo: 5. Gara da dimenticare per il campione del mondo in carica. Dopo pochi giri ha faticato nel tenere il ritmo di Pedrosa e Dovizioso e poi è crollato e si è limitato a non prendere rischi superflui, facendosi superare anche da piloti con moto non ufficiali. Un colpo a vuoto nell’arco di un mondiale può capitare: deve sperare che sia questo.
Pirro: 7. La sua guida attenta e pulita in giornate come queste è una garanzia di risultato e infatti oggi ha terminato la corsa in ottava posizione, mettendosi dietro 4 piloti non CRT e dando la paga al compagno di squadra Iannone.
Bautista: 6,5. Gara tutto sommato positiva per il pilota della Honda Gresini, che si tiene lontano dai guai e che arriva in sesta posizione, davanti a Lorenzo. Ancora un po’ troppo cauto nei primi giri della corsa.
Rossi: 5. Forse non avrebbe comunque terminato a podio, ma poteva certamente chiudere la corsa dignitosamente. Non lo sapremo mai: la scivolata beffarda nel T3 lo ha relegato in dodicesima posizione e gli ha tolto la possibilità di arrivare per la prima volta nel 2013 davanti a Lorenzo e di rosicchiare qualche punto mondiale sia a lui che a Marquez. Certo che l’anno scorso, con una moto inferiore e in condizioni atmosferiche simili era arrivato secondo.
Petrucci: 7,5. Per un pelo non è riuscito a sopravanzare Espargaro e a finire il gran premio come primo delle CRT, nonostante la sua sia la CRT più scarsa. Buona corsa per il pilota di Terni, professionista solido che meriterebbe una chance con una buona Moto 2.
Nakagami, Pol Espargaro e Rabat: 4. Uno più furbo dell’altro. Erano nettamente più veloci degli avversari, ma un eccesso di confidenza con l’asfalto viscido è costato a tutti e tre una caduta e li ha privati del podio.
Fenati: 7. Ok: ha preso 43 secondi. Però le KTM sono di un altro pianeta e Fenny è arrivato come primo delle FTR e avrebbe anche potuto fare qualcosina di più se non avesse avuto un contatto del quale non aveva alcuna colpa. In crescita.