Monza, a un passo l’accordo con Ecclestone: l’Aci offre 88 milioni
27 Luglio 2016 - 18:46
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Monza. La Formula 1. Due concetti che formano un solo pensiero, una sola passione. Da sempre. Un matrimonio che è simbolo di uno sport intero e che, dopo mesi di paure, ombre, dubbi ed estenuanti trattative, potrebbe celebrarsi ancora. Come riportato dall’edizione odierna de La Gazzetta dello Sport, infatti, il presidente dell’Aci, Angelo Sticchi Damiani, avrebbe presentato la settimana scorsa a Bernie Ecclestone un’offerta di 88 milioni di euro complessivi per quattro anni (22 milioni a stagione) per mantenere il Gran Premio d’Italia a Monza anche dopo il 2016, e in particolare dal 2017 al prossimo 2020.

Uno sforzo economico importante (l’offerta è ritenuta vincolante in quanto non ci saranno ulteriori rilanci), sostenuto anche dalla Regione Lombardia, che verserà 20 milioni di euro complessivi, cinque per ogni edizione del Gp dal 2017 al 2020. Dunque, a differenza di quanto dichiarato dallo stesso Ecclestone in quel di Budapest, che aveva alimentato ulteriori dubbi sulla presenza di Monza nel calendario di Formula 1 della prossima stagione, le parti sarebbero molto vicine a trovare un accordo e a prolungare la vita del leggendario circuito brianzolo sotto la denominazione di Gran Premio d’Italia.

L’offerta è ritenuta congrua e dalle parti in causa filtra ottimismo su un prossimo accordo ufficiale. Sembrano via via scemare, dunque, le possibilità di vedere spostato il Gp italiano all’autodromo “Enzo e Dino Ferrari” di Imola, nonostante il presidente di Formula Imola, Uberto Selvatico Estense, sia ricorso al Tar del Lazio per ottenere i soldi dell’Aci. L’articolo 138 della Legge di Stabilità, infatti, prevede che i fondi pubblici della Pra vengano destinati solo ed esclusivamente a Monza. Come se questo non bastasse, l’Aci non ha alcuna intenzione di venire meno alle promesse fatte a Governo e Coni sul proprio impegno in questa difficile trattativa.

Il vento della velocità spira ancora forte e intenso verso Monza. Ancora una spinta in più, una stretta di mano, una firma. Per non lasciarsi alle spalle decenni di leggenda e chilometri di passione.