Il GP d’Italia è al sicuro fino al 2021, anno nel quale scade l’accordo siglato fra gli organizzatori della corsa e la FOM. Le parti stanno però cominciando a lavorare al prossimo contratto, che partirà nella stagione 2022. Per cercare di arrivare preparati al momento dell’intensificazione delle trattative con i rappresentanti di Liberty Media, i promoter italiani stanno pianificando gli investimenti necessari per cercare di mantenere l’Autodromo di Monza nel calendario di Formula 1 anche oltre il 2021.
Nel corso dell’edizione de La Gazzetta dello Sport del 12 dicembre, il giornalista Andrea Cremonesi ha rivelato alcuni dettagli in merito ai programmi futuri di Monza. La Sias, società che gestisce l’impianto, e gli organizzatori della corsa stanno progettando investimenti per 100 milioni di euro, necessari per migliorare le strutture del circuito. Sticchi Damiani, presidente dell’Aci, è fiducioso riguardo alle possibilità di trovare i fondi necessari allo scopo. Sono in agenda lavori di ammodernamento dei sottopassaggi che portano al paddock, con la netta demarcazione della zona pedonale e di quella destinata al passaggio dei mezzi di trasporto. Vi è inoltre l’intenzione di ristrutturare la tribuna centrale.
Le novità più succulente non riguardano però i lavori di miglioramento delle zone adiacenti il tracciato, bensì la configurazione stessa della pista. Secondo quanto riportato dalla rosea, è stata presa in considerazione la possibilità di cambiare il layout di Monza, le cui ultime modifiche risalgono al 2000, anno nel quale venne cambiata la Prima Variante.
Le indiscrezioni trapelate negli ultimi giorni hanno fatto emergere l’ipotesi di interventi nella zona di Lesmo, con l’intento di rendere la seconda curva di quel tratto di pista maggiormente veloce e più vicina alla configurazione precedente il 1994. In secondo luogo, è allo studio l’ipotesi di una modifica a una delle due varianti del primo settore, con la Roggia indiziata principale.
Immagine in evidenza: Racing Point Force India/Official Facebook
