Monza ai limiti della sopravvivenza: tasse arretrate e meno gare
30 Settembre 2014 - 17:54
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Come se non fossero bastate le minacce di Ecclestone circa l’abbandono di Monza dal 2016, ora arrivano altre pessime notizie per lo storico autodromo brianzolo. Notizie che giungono dal Comune di Monza, con il sindaco Roberto Scanagatti sempre più sul piede di guerra contro l’autodromo e chi lo gestisce. La questione è molto seria e riguarda sia il piano meramente economico/burocratico che quello sportivo. Infatti, nonostante a inizio mese, in occasione del Gran Premio d’Italia di Formula 1, ci fosse tutta la gran amministrazione lombarda e non, che proclamava parole di speranza per le sorti dell’autodromo, ora ci si scaglia direttamente contro di esso, rischiando di mandare al collasso più totale un tracciato storico dell’automobilismo mondiale.

La prima situazione critica riguarda un debito di circa un milione di euro su tasse dell’IMU sugli impianti sportivi non pagate, su cui ora il sindaco non transige. Peccato, però, che lo stesso Scanagatti avesse stipulato (con la vecchia amministrazione del tracciato) un accordo sull’esenzione del pagamento dell’IMU. Ma ora, ovviamente, cambiati i vertici della gestione della pista, cambiano anche i rapporti tra le amministrazioni, con il Comune di Monza che “rivuole” quei soldi che non aveva fatto pagare ai suoi amichetti precedentemente al comando dell’autodromo.

E non è tutto, purtroppo. Perché ora ci si mette anche il problema legato alle delibere per le gare sportive. Infatti, sempre il sindaco, vorrebbe vietare lo svolgimenti di troppe corse, non rendendosi forse conto che una pista automobilistica vive di gare per poter sopravvivere. E per quale motivo vorrebbe attuare ciò? Perché i cittadini si lamentano del troppo rumore derivante dalla pista. Cittadini che non sono nemmeno del comune di Monza, ma di Biassono, che hanno avuto il permesso di costruire delle abitazioni a pochi passi dal tracciato che risiede in quel punto da ormai 92 anni. Insomma, l’abusivismo edilizio che minaccia la sopravvivenza di una pista storica, considerata da tutti come il Tempo della Velocità, è veramente il colmo dei colmi.

Siamo arrivati a una situazione di puro sfascio, per la pessima gestione avuta dalla vecchia amministrazione del circuito e per il totale menefreghismo del Comune e del sindaco, che sembra che stia facendo di tutto pur di non far vivere la storia del tracciato brianzolo.
Le parole di un mese fa erano dette al vento. Un classico della classe politica.
E poi non lamentiamoci che è colpa di Ecclestone se la Formula 1 vuole abbandonare Monza…