Ayrton Senna e la Ferrari, un matrimonio che non è si è mai potuto consumare. Nonostante un grande avvicinamento nel periodo di gestione Fiorio, la Ferrari non è mai riuscita a convincere del tutto il campionissimo brasiliano. La rivalità con Prost, inoltre, cancellò ogni piccola possibilità di vedere Ayrton con una tuta della Rossa a cavallo degli anni ’90. Luca Cordero di Montezemolo, proprio in occasione del ventesimo anniversario della morte di Senna, ha raccontato di un suo incontro con Senna proprio in quel periodo, dove il brasiliano fece capire di voler terminare la propria carriera in Ferrari,
Ecco le parole di Montezemolo: “Avevo sempre apprezzato il modo di correre di Ayrton. Come in tutti i grandi campioni anche in lui c’era sempre un’enorme voglia di vincere, non si stancava mai di inseguire la perfezione e cercava di migliorarsi continuamente, era straordinario in qualifica ma anche un gran combattente in gara, sempre con il coltello fra i denti. Lui voleva la Ferrari e io lo volevo in squadra. Poiché era in Italia per il Gran Premio di San Marino, ci incontrammo nella mia casa di Bologna mercoledì 27 aprile. Mi disse che apprezzava molto la posizione che avevamo preso contro l’eccesso nell’utilizzo degli ausili elettronici per la guida che non facevano emergere il reale valore dei singoli piloti. Parlammo a lungo e mi disse in modo chiaro che voleva chiudere la sua carriera alla Ferrari dopo esserci andato vicino qualche anno prima”.
“Purtroppo il destino portò via a tutti gli sportivi Ayrton e Roland Ratzenberg in uno dei weekend più tristi della F1. Di Senna ricordo la gentilezza e la sua semplicità che sembrava quasi timidezza, in netto contrasto con il Senna pilota, un combattente sempre determinato ad ottenere il massimo” ha concluso il Presidente della Ferrari.