#MomentoStats F1 Austria 2015 – Hamilton e FIA da record
23 Giugno 2015 - 10:00
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Dopo circa un mese o poco più di assenza torna #MomentoStats, la rubrica dedicata ai numeri e alle statistiche che hanno caratterizzato l’evento appena trascorso. Questa settimana analizzeremo i numeri del Gran Premio d’Austria di Formula 1.

A far la differenza più di tutti è Lewis Hamilton che è sulla buona via per diventare il recordman di alcune particolari classifiche. Innanzitutto con la pole position conquistata sabato, il pilota inglese è quello ad aver conquistato almeno una pole nel maggior numero di paesi. Il portacolori della Mercedes ha imposto il suo record a 21 paesi colonizzati durante il sabato battendo il record di Alain Prost e Sebastian Vettel fermi a 20. La sua pole inoltre lo porta al terzo posto tra i piloti con il maggior numero di partenze al palo, ovvero 45. Condivide la posizione con il tedesco della Ferrari. Nella giornata di sabato ha raggiunto anche il terzo posto nella classifica di maggior numero di partenze in prima fila consecutive. Per ora è a 16 presenze così come Alain Prost e si trova a meno 1 dalla seconda posizione di Damon Hill.

Passando alla gara l’anglo-caraibico ha eguagliato il record di maggior numero di gare consecutive con almeno un giro al comando. Il record di 17 gare è ora condiviso da Lewis Hamilton e Jackie Stewart con quest’ultimo che lo ha conquistato tra il 1968 e 1970, quindi primato che resiste da ben 45 anni. Il suo secondo posto inoltre lo porta in seconda posizione nella classifica di maggior numero di podi consecutivi. Insieme a lui c’è Fernando Alonso che ha occupato questo posto 9 anni fa. L’inglese è a meno 4 dal record di Michael Schumacher di 13 anni fa.

Rimanendo in casa Mercedes ma lasciando il box di Hamilton, che ha intenzione di asfaltare molti record nelle prossime gare, passiamo a Nico Rosberg che con la vittoria di oggi è arrivato a 11 centri in carriera così come Jacques Villeneuve, Rubens Barrichello e Felipe Massa con cui ha condiviso il podio nella giornata di oggi, il quale ha raggiunto il 40° podio in Formula 1. Con questa posizione, inoltre, il brasiliano della Williams è il nono pilota nella storia della F1 a oltrepassare quota 1000 punti conquistati in carriera.

Due particolari statistiche vedono uniti il mondo della Formula 1 con quello dell’endurance e in particolare con la 24 Ore di Le Mans. Nico Hulkenberg, trionfatore del 2015, è stato il primo pilota a vincere la 24 Ore nello stesso anno in cui corre in F1 dopo 24 anni. Gli ultimi a riuscire nell’impresa furono Johnny Herbert e Bertrand Gachot nel 1991 quando vinsero con la Mazda 787B mentre in F1 correvano rispettivamente con Lotus e Jordan. La seconda è quella che vede il pilota della Force India conquistare i punti nel GP successivo alla vittoria a Le Mans, il che non succedeva da 46 anni, quando Jack Ickx trionfò a Le Mans e nel GP seguente, quello dei Paesi Bassi, concluse al 5° posto raccogliendo due punti.

Tra i record negativi ben due sono stati battuti nel corso di questo week-end di gara. Il primo è il record di posizioni di penalità in griglia inflitte a un singolo pilota. Il record vede Jenson Button e Fernando Alonso con 25 posizioni di penalità, più di quante ce ne siano sullo schieramento di partenza. Il secondo riguarda sempre le penalità ma complessivamente, ovvero le 70 posizioni di penalità totali inflitte, contando anche le 10 a Daniel Ricciardo e le 10 a Daniil Kvyat.

Non è ancora un diventato un record personale ma è pur sempre una statistica negativa, ovvero Fernando Alonso con il ritiro di oggi è arrivato a quota 5 nelle prime otto gare. Non è un record dato che ha ottenuto questa statistica negativa anche nell’anno dell’esordio con la Minardi. Il record personale è quello dei quattro ritiri consecutivi ottenuti dallo spagnolo. Nella sua carriera non gli era mai capitato di dover parcheggiare la propria vettura prima della fine per così tante gare consecutive.